La verità di Alyda

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LUCA

Chiamai Alberto e Marco in viedeochiamata di gruppo, e gli raccontai tutta la storia di Alyda, a loro non era mai piaciuta. Chiesi loro se potevano ritirare a nome mio i risultati. Non mi andava di uscire, volevo essere a casa in caso sarebbe tornata. Mi dissero che sarebbero andati subito e chiusi. Abbracciai forte la mia Giada e la coccolai con dolcezza, era la cosa più bella e preziosa che mi era capitata. Dopo un'ora circa Alberto salì veloce con il documento, ci salutó e andò via.

ALYDA

Era già mattina, mi preparai, e preparai anche i gemelli. Li misi nell'ovetto, e mi diressi al parcheggio, misi in moto e andai da Luca. Ieri era molto preoccupato e spaventato all'idea di essere il padre di Cindy e Noah, per fortuna stavo ancora con lui quando rimasi incinta, altrimenti non avrei potuto mentirgli. Era la mia ultima speranza per riprendermi Luca, ho sbagliato a lasciarlo. Arrivai al B&B, parcheggiai l'auto e scesi  presi i gemelli e citofonai a Luca, mi rispose con tono molto tranquillo e mi aprì. Presi l'ascensore e salì fino al settimo piano, bussai alla porta e mi aprì Giada, era ancora una volta a casa di Luca, era sempre tra i piedi.

GIADA

Alyda era arrivata insieme ai gemelli, gli aprì io la porta, Luca l'aspettava in salotto, rimase sorpresa nel vedermi a
casa di Luca, chissà quale altro piano diabolico aveva in mente, ma non immaginava minimamente che l'avevamo smascherata. Entrò in casa con atteggiamento da gatta morta, e corse da Luca, gli avvicinò i gemelli e disse loro: "guardate quanto è bello il vostro papà, da oggi starete sempre insieme a lui." Non credevo a quello che le mie orecchie avevano appena udito. Stavo per dirgliene quattro, quando Luca l'afferró con forza per un braccio, e guardandola con uno sguardo infuriato, gli disse con un tono molto arrabbiato: "finiscila Alyda, con questo teatrino che hai montato, e gli sbatte in faccia i risultati del DNA. Lei non capì subito quello che Luca gli volesse dire, così Luca gli spiegò tutto: "ieri Giada ha prelevato, della saliva ai gemelli, e quando siete andati via, ha prelevato anche la mia, ho richiesto il test del DNA, Adyla non sono io il padre. Ma questo lo sai già vero? E se è vero che hanno quattro mesi, mi hai anche tradito quando stavamo insieme. Voglio tutta la verità Adyla tutta." Luca era furioso. E Adyla finalmente incominció a raccontare tutto.

ADYLA

Per colpa di quella Giada, Luca scoprì, il mio piano, e mi mise alle strette, così gli raccontai tutta la verità. "Luca stavamo insieme da due anni, e tra noi era tutto bello. Ti ricordi quando ti stavi allenando per i campionati olimpionici, eri così concentrato sugli allenamenti, che per noi avevi poco tempo, e due settimane dopo, andai a fare quel servizio fotografico per la riviste di moda, ero una modella affermata. A un serata di gala conobbi un uomo, molto importante in quell'ambiente, mi corteggió tutta la sera. Riuscì a sapere notizie su di me. E mi corteggió per due settimane, e alla fine cedetti a lui, e dopo tre mesi che stavo con lui, me ne ero innamorata, così decisi di lasciarti. Quando lo dissi a lui, non la prese tanto bene. Gli dissi  che eravamo liberi di amarci alla luce del sole, ma lui mi rispose che era impossibile, perché era già sposato e aveva tre figli. E mi disse che era finita, quello stesso giorno persi te per colpa mia, e persi lui perché volevo di più, in più mi aveva preso in giro nascondendomi che aveva moglie e figli, andai via piangendo. I giorni successivi, avevo sempre nausee e stanchezza. Feci il test di gravidanza ed ero incinta. Successivamente feci tutti gli accertamenti dal ginecologo, che mi confermó la gravidanza. Lo chiamai subito dicendogli, che gli dovevo parlare, che era molto urgente. Mi diede appuntamento  in un parco vicino a Tivoli, una volta lì, gli raccontai della gravidanza, gli dissi che erano due, ma non gli importava nulla, anzi mi lasciò dicendomi che erano di sicuro i tuoi, gli dissi che ero certa al 100 % che erano figli suoi. Se ne andò urlando, dicendomi di non cercarlo mai più. Affrontai la gravidanza da sola, e pensavo ogni giorno all'errore che avevo commesso lasciandoti. Appena i gemelli sono nati, ero triste nel sapere che sarebbero cresciuti senza il padre, così pensai di tornare da te, facendoti credere che erano tuoi. Perdonami Luca." Gli raccontai tutta la verità e scoppiai a piangere.

LUCA

Alyda ci raccontó tutto, questa volta era stata sincera, piangeva a dirotto, e incominció a tremare, Giada si avvicinò a lei, prendendogli le mani, e gli disse: "sì sbaglia nella vita, ma dai propri errori si può imparare. Hai tradito e mentito a Luca. Ma credo che hai imparato la lezione. Se hai difficoltà a crescere da sola i gemelli, io ti posso aiutare. Mia madre è cofondatrice di un associazione che aiuta le donne, e le giovani madre in difficoltà, a conoscenze in tutta Europa, posso chiedere a lei di aiutarti."
Oh, la mia Giada mi lascia sempre senza parole, e una ragazza unica.

Alyda, guardò Giada, e si buttó tra le sue braccia, e gli chiese scusa, scusa per tutto, e poi gli disse: "ora ho capito, perché Luca ti ama, sei una ragazza davvero speciale." Giada gli rispose: "Lo faccio sopratutto per i gemelli, loro non hanno colpe, e perché sei in difficoltà, ma ti avverto devi stare lontana da Luca." Alyda, gli disse di stare tranquilla, ci avrebbe lasciato in pace, e riabbracció Giada.

GIADA

Alyda era in una situazione difficile, non mi andava di lasciare lei e in gemelli nei guai, così chiamai mamma, e gli raccontai tutto, mamma mi disse che adesso se ne sarebbe occupata lei e poi aggiunse: "Giada figlia mia, sono orgogliosa e fiera di te, nessun altra donna al tuo posto, avrebbe reagito come te. Sei unica tesoro mio." Gli risposi semplicemente che amavo Luca con tutta me stessa. Ci salutammo e chiusi.

Informai Alyda, che da adesso in poi, si occupava mia madre di loro, presi i suoi dati, e andarono via.
Luca mi si avvicinó, mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, mi sussurró ti amo mia preziosa Giada nell'orecchio e mi baciò con passione, mi poggió con delicatezza sul letto, e mi strinse a se con molta passione.

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