Secondo Tentativo

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La notte era trascorsa come al solito nelle grinfie del sogno, ancora identico, in ogni particolare, luogo, ragazzo, e odore che diventa sempre più intenso. E al solito sul più bello, mentre sta per girarsi, la sveglia mi riporta indietro nella realtà. Una volta svegliata, scendo giù dal letto, faccio 5 minuti di flessioni, 5 minuti di addominali e altri  5 minuti di squat jump, mi piace tenermi in forma. Subito dopo faccio una doccia, mi asciugo e indosso un jeans verde militare, una blusa bianca, le mie adorate converse bianche, faccio il solito trucco leggero, e lascio i capelli mossi. Prendo il cellulare e chiamo un secondo Elena. Squilla e dopo alcuni secondi risponde: "Ciao Giada, come stai?", "bene e tu?,"gli rispondo. "Giada ascoltami bene, i tuoi prodotti cosmetici sono tutti pronti, Lunedì mattina escono in tutte le profumerie e saranno acquistabili anche online, c'è l'hai fatta Giada", mi urla con entusiasmo dall'altra parte del telefono. Caspita se sono felice, ho lavorato per anni ha questo progetto, e ora le mie creme, i miei profumi e l'intera linea cosmetica sono sul mercato, non riesco a dire nulla, e intanto Elena urla al telefono, "pronto Giada ci sei?" "Si si ci sono scusami, sono troppo contenta," gli risposi, e poi aggiunsi: "grazie di tutto amica mia, devi ancora pensare tu a tutto, io sto uscendo, sto andando ai giardini del Frontone qui a Perugia il mio secondo tentativo, ti aggiornerò. Ti abbraccio forte forte amica mia." "Stai tranquilla e in bocca al lupo amica mia, ti abbraccio anche io a presto, " mi rispose, e concludemmo la telefonata. Chiusi la porta e scesi giù per le scale, i gradini erano ricoperti da piccoli tappetini blu, lo  scorrimano era molto spesso e di metallo color argento. C'era un po di gente nella saletta d'ingresso, un bimbo piangeva e la mamma lo teneva stretto a se per consarlo. Continuai a camminare e arrivai alla reception, consegnai la chiave della camera alla ragazza dietro al bancone, e uscì fuori. Mi trovavo in via dei Filosofi presi un taxi che mi portò direttamente ai giardini del Frontone, era distante solamente 2.1km, 7 minuti dopo ero già lì. Scesi dal taxi pagai il taxista e lo salutai. Davanti a me c'era un cancello di metallo, entrai, al lato c'erano delle panchine, e tantissimi alberi enormi, tanto verde e una splendida fontana al centro, ma ahimè, capì subito che ero di nuovo nel posto sbagliato, ma non mi sarei mai arresa, io l'avrei trovato ne ero certa. Tornai sulla strada e presi un'altro taxi, che mi riporto al B&B. Era già mezzogiorno, e avevo un certo appetito, mi fermai in un ristorante a due passi a piedi dal B&B, ordinai un insalata mista, e un bel piatto di pasta al pomodoro, e dell'acqua liscia. Mangiai era tutto molto buono, pagai il conto e andai via. Tornai subito in albergo, una volta salita in camera, rimisi nelle valigie quel poco che avevo usato, le chiusi e raccolsi tutte le mie cose. Mi buttai un oretta sul letto per riposarmi, ma non riuscì a dormire, mi alzai, presi tutto, controllai un'ultima volta e uscì. Chiusi la porta e scesi giù con l'ascensore, ogni volta era un incubo prenderlo, arrivata al piano terra si apri, uscì con le valigie, e andai a fare il check out, saldai il conto, salutai la ragazza e andai al parcheggio, misi le valigie nel portabagagli. Erano già le 17:00. Salgo in macchina, e prima di partire scrivo un messaggio a Elena. "Cara amica mia, ho fallito di nuovo, ora non mi resta solo che Roma, che il buon Dio me la mandi buona, sto per partire adesso, ci sentiamo appena arrivo. Tvb. Giada." Misi la cintura, girai la chiave e via verso la capitale.

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