Il parto

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SEI SETTIMANE DOPO

LUCA

Mi ero appena svegliato, Giada stava ancora dormendo, nell' ultima settimana, si sentiva più stanca del solito, la osservai per qualche minuto e poi lentamente mi alzai dal letto. Gli rimboccai le coperte e scesi al piano di sotto. Andai un cucina a preparare la colazione, mentre stavo sistemando tutto sul tavolo, sentì la voce di Giada: "Buon giorno amore mio, ti sei alzato presto, e già tutto pronto, sei proprio un tesoro maritino mio.'' E mi diede un bacio sulle labbra, io la strinsi forte a me e gli risposi: "buongiorno anche a te amore mio, ben svegliata, sì mi sono alzato presto e già tutto pronto mia dolce mogliettina.'' La baciai con dolcezza e ci sedemmo per fare colazione. Una volta finito e pulito la cucina, andammo al piano di sopra a prepararci, Giada indossò un vestito colorato, e delle comodissime scarpe da ginnastica, io dei jeans scuri e maglietta verde militare, e delle scarpe sportive. Una volta pronti uscimmo di casa, salimmo in auto, verso l'ospedale, oggi avremmo scoperto il sesso dei gemelli.

GIADA

Eravamo arrivati da 10 minuti, e aspettavamo la dottoressa Angeli nel suo studio, quando finalmente arrivò, mi fece alcune domande, e dopo avermi fatto accomodare sul lettino da visita, mi scoprì la pancia è iniziò, con l'ecografia. Per fare in modo, che si vedesse tutto in maniera più approfondita e perfetta, facemmo la morfologica, così avremmo visto i bimbi in 3D, ci mostró le manine e le gambine, uno di loro si nascondeva il viso con le braccia, poi ci guardò sorridendo e domandò: "Volete conoscere il sesso dei gemelli?"
Rispondemmo in coro: "Si." Mentre la dottoressa Angeli, controllava disse: "Congratulazioni sono un maschietto e una femminuccia. Volete sentire i battiti dei loro cuoricini." Rispondemmo di nuovo in coro: "Si." La dottoressa alzò il volume del macchinario, che mi avevano appoggiato sulla pancia, e si sentì "boom, boom, boom, boom, boom, boom, boom."
Guardai subito Luca che era super emozionato, le lacrime gli rigavano il volto, e io ero messa peggio di lui. Sentire il battito del loro cuoricino, era qualcosa di unico e indimenticabile. Luca mi strinse forte la mano e mentre sentivamo ancora boom, boom, boom, boom, boom, boom, boom, la dottoressa parlò: "Signori, Albatros i gemelli crescono, bene, tutto procede perfettamente, ci vediamo intorno alla trentesima settimana, all'incirca tra due mesi e mezzo. Ci diede le foto della morfologica, e un piccolo video. E dopo esserci salutati andammo via.

LUCA

Appena arrivammo a casa, la prima cosa che facemmo, dopo esserci messi comodi, collegammo la chiavetta USB al televisore e riguardammo i nostri due piccoli miracoli, cercavamo di capire, chi somigliasse a chi, ma era quasi impossibile.
Fattasi sera, dopo una cena a lume di candela, andammo a dormire.
La notte trascorse tranquillamente, e là mattina seguente, andammo a scegliere le cullette, il fasciatoio, e tutto l'arredamento necessario per la cameretta, essendo gemelli, avevamo deciso di fare una sola cameretta per i primi annetti di vita, così sarebbero stati sempre insieme. Optammo per un colore chiaro il giallo che era il colore preferito di entrambi.
Passarono alcune settimane e nel frattempo Giada, aveva disegnato sulle pareti, alcuni animaletti: delle farfalle, coniglietti, scoiattolini, gattini, cagnolini, uccellini e pesciolini, creò un dipinto straordinario, era molto portata nella pittura. Io ero più bravo nella fotografia, e scattavo di continuo foto di Giada con il pancino, che cresceva sempre di più, ero molto orgoglioso di quel pancione, lo amavo follemente, nello stesso identico modo, che amavo mia moglie Giada.

SETTIMO MESE DI GRAVIDANZA

GIADA

Ero già al settimo mese di gravidanza, tutto procedeva perfettamente. Verso le 14:00, uscimmo per andare a comprare tutto l'occorrente, per i gemelli, comprammo un corredino, rosa e uno azzurro, alcuni giochi con la musica addatti ai dei neonati. Biberon, ciucci, pannolini e tutto l'occorrente necessario.
Tornati a casa, lavai tutti i vestitini e sistemai tutto l'occorrente nei mobiletti. E per sicurezza visto che ero al settimo mese, preparai anche la valigia con tutto il necessario per la nascita.
Dopo aver sistemato tutto, mi sdraiai sul divano, Luca si distese accanto a me, e mi teneva stretta a sé, accarezzandomi la pancia, all'improvviso sentì i gemelli, calciare dentro di me, era una sensazione unica e meravigliosa. Luca riuscì a percepirli con le mani, ogni volta che calciavano e riusciva a sentirli era super emozionato.
Mi guardò con occhi lucidi e commossi e disse: "Oh, amore mio, vi amo infinitamente, follemente, siete la mia unica ragione di vita il mio mondo, non vedo l'ora di stringerli forte tra le mie braccia. Grazie di esistere mogliettina mia." Mi abbracciò con tanto amore e mi baciò con una dolcezza unica.

UN MESE E MEZZO DOPO

LUCA

Mancavano due settimane alla conclusione di 9 mesi dopo aver trascorso una bellissima giornata andammo a letto è verso l'una di notte Giada si svegliò urlando e mi disse: " amore mio, svegliati mi sa che ci siamo, mi si sono appena rotte le acque, ero in preda al panico, ma Giada nonostante qualche piccolo dolore riuscì a calmarmi.
Lei indossò un vestito premamma, e io un jeans e una maglietta, mi vestì talmente veloce, che misi la maglia all'incontrario, la rimisi correttamente, e presa la valigia, abbracciai Giada per farla appoggiare a me, e la portai in auto, abbassai il sedile per farla distendere, e una volta distesa, misi la valigia nel portabagagli, e sali anch'io, allacciai la cintura e misi in moto.,
Durante il tragitto in auto verso l'ospedale, i dolori di Giada aumentavamo, le contrazioni erano sempre più forti.
Era notte fonda e la strade erano libere, così ne approfittai, e guidai un po' più veloce.

GIADA

Finalmente eravamo arrivati in ospedale, i dolori erano sempre più forti e allucinanti. Luca mi accompagnò dentro, e fece cenno con la mano a un infermiera, che ci venne incontro, con una sedia a rotelle appena ci vide, mi fece sedere sopra e mi portarono, in una stanza per visitarmi, una volta effettuata la visita, mi portarono in sala parto, Luca era lì al mio fianco, a ogni mio urló, gli stringevo forte le mani, diventava sempre più doloroso, ero stremata, quando l'ostretica mi disse: "Spinga più forte, ci siamo ormai, forza ancora un'altra spinta, brava. È nato." Luca con grande coraggio tagliò il cordone ombelicale. L'ostretica Diede il piccolo all'infermiera, e mi disse: "Forza, continui a spingere, non molli, ci siamo di nuovo, bravissima spinga più forte.. Brava è nata." Luca tagliò di nuovo il cordone ombelicale, e l'ostretica Diede la piccola all'infermiera, e subito dopo mi appoggiarono i gemelli al seno, sentivo i loro respiri per la prima volta, erano così belli, dolcissimi. Luca ci abbracciò tutti e tre e ci diede un bacio ciascuno. Subito dopo, due infermiere presero i gemelli, e li lavarano, gli misero la camicia della fortuna e le tutine e li riportarono da noi.

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