Luca é ancora in coma

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GIADA

Finalmente era mattina, aspettavo con fervore che i dottori passassero a visitare Luca. Presi il telefono in mano, e su internet tutti parlavano dell'attentato a Luca. Un articolo catturó la mia attenzione, c'era scritto: "Il grande campione di kickboxing Luca Albatros, dopo aver vinto il titolo mondiale, è stato colpito con un'arma da fuoco, il colpevole e fuggito via, la polizia lo sta cercando, i sospetti cadono su un altro campione lo spagnolo Juan Garcia, che nello stesso torneo era stato eliminato dal turco Tugay Can Dündar, si sospetta non abbia accettato la sconfitta, ma c'è chi dice che centri una donna..." Non lessi tutto l'articolo, ero arrabbiata, molto arrabbiata. Misi il cellulare in tasca e mi alzai, e guardai Luca attraverso il vetro, era lì immobile, mi sentivo tremendamente in colpa, se non sarei venuta a cercarlo, e sarei apparsa nella sua vita, Luca non si troverebbe in un letto di ospedale a lottare tra la vita e la morte. Delle lacrime incominciarono a scendere sul mio viso. Qualche attimo dopo arriravarono i dottori. Tutti insieme dissero "buongiorno" è entrarono nella stanza di Luca, per visitarlo. L'infermiera tirò la grande tenda per coprire il grande vetro. Non si vedeva più nulla, mi sedetti sulla sedia, e aspettai che i dottori uscissero dalla stanza, per avere informazioni sulla salute del mio amato Luca. Una decina di minuti dopo, finalmente aprirono la porta, uscì un infermiera che mi disse che sarei potuta entrare nella stanza, così mi alzai di fretta e in furia, e entrai in camera, una volta dentro, il primario del reparto incominciò a parlare, mi guardò dritta negli occhi e mi disse: "Signorina, Luca sta bene, il suo corpo ha accettato il suo sangue, le analisi sono tutti perfetti, Luca è fuori pericolo. Ora dobbiamo aspettare solo che si svegli. Può rimanere qui con lui tutto il tempo che vuole." Io ero così felice per la notizia che corsi dal dottore e lo abracciai, e dissi: "Grazie dottore, grazie a tutti voi per aver salvato la vita del mio Luca." Il dottore rispose: "Non è stato tutto merito nostro, noi abbiamo fatto tutto il possibile, ma è stata lei a sarvargli la vita, donandogli il suo sangue." Risposi: ''Non ho fatto nulla di speciale, gli avrei dato anche il cuore se era necessario, per Luca darei la mia vita in cambio della sua, lo amo più di me stessa." Alle mie parole si commossero tutti. Si congedarano da me e lasciarono la stanza, io mi avvicinai a Luca ormai libero da ogni tubo. Gli baciai la fronte e mi sedetti su una poltrona accanto al letto. Presi un libro tra le mani, raccontava la storia dell'Albatros e della Fenice. Mentre lo leggevo feci una pausa, tenni il libro con una mano e con l'altra presi la mano del mio amore, lo guardai e gli dissi: "Amore mio, i protagonisti di questo romanzo, hanno affrontato anche mille battaglie, e le hanno superate tutte. Poi appoggiai il libro sulla poltrona, e continuai a parlargli, gesticolando con entrambe le mani, come se lui mi potesse vedere. "Sai amore mio, il titolo ha i nostri cognomi se ci fai caso Albatros il tuo è Fenice il mio. Questo libro un giorno lo leggeremo ai nostri figli. Si Luca nostri perché solo tu potrai essere il padre dei miei figli e nessun altro, e con te che voglio invecchiare vita mia. Quindi cerca di tornare presto da me, perché mi manchi da morire anima mia." Ripresi la sua mano, e appoggiai la testa sulla sua pancia e mi addormentai.

LUCA E GIADA NELLO STESSO SOGNO

GIADA: ''Mi ritrovai su una collina dalla vista meravigliosa, il prato era di un verde meraviglioso e ricoperto da tantissimi fiorellini colorati. Intorno a me volavano tantissime farfalle bianche, c'era persino un bellissimo arcobaleno nel cielo, all'improvviso qualcosa volava verso di me, man mano che si avvicinava riconobbi Luca era lui che volava nel cielo su una nuvola gigante, e stava arrivando da me.''

Luca: "Mi svegliai su una grandissima e sofficcisima nuvola bianca, situata sotto un enorme arco, guardai meglio e mi resi conto, che non era un semplicissimo arco, ma bensì un bellissimo arcobaleno. La nuvola incominciò a spostarsi, stavo volando, quando vidi una bellissima collina, la nuvola mi stava portando su quella collina, man mano che ci avvicinavamo vidi una ragazza, era la mia preziosissima Giada."

Giada: "Finalmente Luca mi raggiunse, fece un'enorme salto dalla nuvola, ci abbracciamo forte, e mi bació con amore, ricambiai il bacio con altrettanto amore."

Luca: "La raggiunsi su quella collina meravigliosa. Saltai giù dalla nuvola, l'abbracciai forte e la baciai con amore lei ricambió con altrettanto amore. La tenni stretta a me per alcuni minuti.
Giada si mise a correre veloce e io gli corsi subito dietro, e neanche dopo un minuto la presi, gli afferai la pancia da dietro e la avvolsi tra le mie braccia, e ridevamo entrambi, a crepapelle. La girai verso di me, stavo per accarezzarle il viso, quando tentò di correre via, riuscì a fermarla con un braccio ma lei tirava forte per liberarsi, io tirai più forte di lei e ci ritrovammo a terra, io sdraiato sull'erba e Giada sopra di me, le nostre labbra a 1cm di distanza. L'abbracciai forte e la baciai con passione, le nostre anime si fusero in una sola, e i nostri corpi si plasmararono in uno solo, ci coccolammo con tutto l'amore che era nei nostri cuori."

Giada: "Dopo tante coccole ci rotollammo nell'erba, poi Luca si alzò mi prese tra le sue possenti braccia, e salì sulla sua nuvola bianca, ci sedettemo su di essa, Luca mi teneva abbracciata a lui, stavo volando insieme al mio Albatros in un cielo bellissimo, quando sotto di noi vidi il mare, amavo il mare mi trasmetteva pace e tranquillità. La nuvola ci portò sulla spiaggia, saltammo giù. Tenevo Luca per mano e iniziammo a correre a piedi nudi in riva al mare, ad un certo punto arrivò un onda che ci buttò in acqua, Luca mi strinse a sé e mi teneva forte per proteggermi. Ci ritrovammo di nuovo uniti in un solo corpo e una sola anima."

GIADA

All'improvviso mi ritrovai di nuovo nella stanza di ospedale, stringevo ancora la sua mano nella mia, mi ero addormentata con la testa appoggiata sull'addome di Luca, avevo sognato tutto, era stato solo un bellissimo sogno. Ad un tratto sentì le dita di Luca muoversi dentro la mia mano, alzai la testa, rivolsi lo sguardo verso di lui, e vi trovai una bellissima sorpresa. Ero felice più che mai.

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