Per sempre Roma

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GIADA

Non avevo proprio voglia di alzarmi dal letto, avrei voluto rimanere per sempre abbracciata a Luca, ma mi dovevo alzare. Elena mi aspettava al centro estetico, gli avevo dato appuntamento, gli dovevo comunicare una decisione molto importante che avevo preso. Quindi mi alzai dal letto, ma Luca mi afferrò la schiena e mi buttò tra le sue braccia e mi disse: "Dove credi di andare principessa?" Mi abbracciò forte e mi rotoló nel letto, gli stampai un bacio sulle labbra, e mi liberai dalle sue possenti braccia. Con tono dispiaciuto gli dissi: "Mi dispiace amore mio, ma ho una cosa molto urgente da comunicare ad Elena, e non posso farla aspettare, gli ho dato appuntamento alle 9:00, e se non mi sbrigo arrivo tardi, tu aspettami qui, vedrai che torno subito." Lo baciai e mi alzai. Feci una doccia veloce, mi asciugai, stavo per vestirmi, quando Luca mi disse: "Amore sei sicura di volere andare via?" Gli risposi: "Sarei rimasta volentieri amore mio, ma devo proprio andare, e davvero molto importante quello che devo fare credimi."

LUCA

Mi alzai dal letto, lasciai Giada a vestirsi in santa pace, e andai a fare un doccia super veloce, mi asciugai e tornai in camera. Giada era già vestita e andò ad asciugare i capelli, io nel frattempo mi vestì velocemente, e mentre lei si truccava, mi sistemai barba e capelli, non ero mai stato così veloce nel prepararmi. Giada mi guardó e mi disse: "Ma dove stai andando Luca? Potevi fare con calma, mentre sono via." La guardai e sorridendo gli dissi: "Vengo con te amore mio, mi secco ad aspettare da solo." Scoppiò a ridere e disse: "Non sai proprio stare lontano da me." Gli risposi: "Mi hai sgamato amore mio, voglio stare sempre con te." La baciai con amore. Mi prese per mano e andammo subito al centro estetico. Appena arrivati salutammo Lisa alla reception, e Lisa disse: "Giada l'avvocato e il notaio ti aspettano nel tuo ufficio insieme a Elena." Giada disse: "perfetto vado subito da loro, amore puoi aspettarmi in sala Relax, appena finisco ti raggiungo." Risposi: "ma come sono venuto qui, per stare in sala relax, ma amore." Giada mi interruppe e disse: "Si tratta di lavoro amore mio, mi dispiace ma devi aspettarmi di la.'' Mi baciò e andò via. Chiesi a Lisa se sapeva qualcosa di quell'incontro, e mi rispose che sapeva solo che si trattasse di lavoro. Andai in sala relax, e tra me e me dissi: "Mannaggia Luca e alla tua curiosità, cosa c'era di così importante da rinunciare alle mie coccole." Mi accomodai sul divano, ma ero talmente agitato che non riuscivo a stare seduto, mi alzai e passeggiai avanti e indietro nella stanza.

GIADA

Arrivai in ufficio, salutai Elena, l'avvocato e il notaio, mi sedetti al mio posto, e iniziammo a parlare, spiegai ad Elena la decisione che avevo preso, il notaio gli lesse un protocollo e un contratto e gli spiegò come bisognava procedere. Elena non riusciva a capire, quello che stava succedendo in quella stanza. Parlai con lei e gli spiegai il vero motivo, per cui lo facevo, lei come sempre, appoggiò la mia decisione e accettó la mia proposta, l'avvocato gli fece firmare dei fogli sotto supervisione del notaio, firmai anch'io. Salutai l'avvocato e il notaio, e andarono via. Abbracciai forte Elena e gli dissi: "Grazie amica mia, su di te posso sempre contare, non sai quanto sia importante per me, che hai accettato la mia proposta. Sei l'amica migliore che potessi avere, sei come una sorella per me, ti voglio un bene dell'anima." Lei mi rispose: "Oh Giada, avresti fatto la stessa cosa per me, anche tu sei l'amica migliore che potessi avere, siamo come sorelle, ti voglio un bene dell'anima anche io." Ci abbracciammo forte.

Lasciai Elena al suo lavoro e andai da Luca. Entrai in sala relax e vi trovai Luca che passeggiava irrequieto avanti e indietro per la stanza, restai in silenzio ad osservarlo. Dopo alcuni minuti si accorse di me. Mi raggiunse e disse: "allora com'è andato l'incontro? Di cosa avete parlato? Cosa c'era di più importante delle mie coccole? Dai racconta sono molto curioso, sempre se puoi e soprattutto se vuoi." Gli dissi: "caspita Luca che curiosone che sei. Dai sei pronto ti racconto tutto." Iniziai a raccontare tutto a Luca, e lui mi ascoltó con molta attenzione.

Giada: "Allora amore mio, ho convocato Elena insieme all'avvocato e al notaio, per comunicare a Elena una decisione importante che ho preso. Ho deciso di affidare legalmente il centro estetico come mia vice delegata a Elena, e in mia assenza sarà il capo assoluto, e per mia fortuna lei ha accettato. Amore mio io mi trasferisco per sempre a Roma, e aprirò un centro estetico nella capitale, e se vuoi prendiamo casa insieme, un nido d'amore tutto nostro. Voglio starti sempre accanto. Scusa se non ti ho detto nulla, ma volevo farti una sorpresa. Luca ti amo tantissimo."

Luca rimase senza parole e poi disse: "Amore mio non potevi farmi sorpresa migliore, sono così felice che potrei gridare al mondo intero quanto ti amo. Appena torniamo a Roma andiamo subito a cercare il nostro nido d'amore." Mi abbracciò forte e mi diede un lunghissimo bacio.

LUCA

Finalmente capì cosa c'era di più importante delle mie coccole il quel momento, ed era la sorpresa migliore al mondo, Giada era unica e speciale e io l'amavo con tutto me stesso più della mia vita. Non vedevo l'ora di tornare a Roma per andare a cercare casa nostra. Non c'era cosa che desideravo di più al mondo, che vivere con la donna della mia vita l'unica è sola, che mi trasmette emozioni uniche e speciali. Con lei e tutto magico e pieno d'amore vero e sincero, puro come l'amore innocente di un bambino.

Abbracciai forte la mia Giada, la baciai con tutto l'amore che avevo nel cuore. Alcuni minuti dopo Giada chiamò Lisa e gli disse di radunare tutto lo staff e raggiungerci in sala relax, una volta arrivate Giada comunicò tutto al suo staff. Una a una l'abbracciarono tutte, il bene che si volevano era evidente, d'altronde come si può non voler bene alla mia preziosissima Giada. Alla fine Giada e Elena si abbracciarono fortissimo e delle lacrime rigarono i loro visi, erano proprio molto legate. Salutammo tutte e andammo alla villa a fare le valigie, si tornava a Roma per sempre.

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