LUCAFinalmente Alyda era andata via, e la mia Giada aveva avuto un'idea geniale, fare il test del DNA. Prese un campione della mia saliva, e qualche ciocca di capelli per essere più sicuri. Conservò tutto, e finalmente ci sedettemo per fare colazione, il the ormai era freddo, Giada lo rifece, amavamo entrambi troppo il the per farne a meno, una volta pronto fecemo colazione. Appena terminato, ripulimmo tutto, ero girato di spalle quando ad un tratto Giada mi saltò sulle spalle, non me n'ero reso conto, che col suo forte salto, stavo quasi per cadere, per fortuna era molto agile e saltò subito giù, mi girai di scatto verso di lei e senza accorgermene me la ritrovai in braccio, con la fronte unita alla mia, e i suoi dolcissimi occhi castano che guardavano con amore dentro i miei, le sue labbra rosso fragola vicino le mie, non resistì e la baciai con molta passione. Dopo alcuni minuti scese, e mi strinse forte e con voce dolce mi disse: "Ti amo, amore mio, ora risolviamo questo problema di nome Alyda." La guardai e gli chiesi: "Ti amo anche io amore mio, ma come pensi di farlo? Che piano hai in mente?" Si stacco da me, prese il telefono e fece una chiamata.
GIADA
Mi staccai dal mio Luca, presi il cellulare e feci una telefonata, il telefono squilló per un bel pó, quando finalmente mi rispose: "Ciao piccola Giadina, allora sei ancora viva?" Odiavo quando mi chiamava Giadina, ma adesso avevo bisogno del suo aiuto, quindi lasciai perdere e gli dissi: "Ciao Diego, ho bisogno di un grande favore, sei ancora in contatto con l'ospedale di Roma?"
Rimase in silenzio alcuni secondi e poi mi disse: "sorellina mia in che guaio ti sei cacciata? O per caso stai male?" Gli risposi: "tranquillo fratellone, non mi sono cacciata in nessun guaio, e sto benissimo. "Fece un sospiro di sollievo il mio fratellone, e con calma gli raccontai: "ascolta fratellone, mi devi aiutare, l'ex ragazza del mio ragazzo si è rifatta viva dopo un anno, con due gemelli di quattro mesi dicendogli che lui é il padre, ma a me questa storia puzza di bruciato, ho prelevato dei campioni di saliva ai gemelli di nascosto dalla madre, e a Luca ho prelevato saliva e capelli, ho bisogno dei risultati il prima possibile mi puoi aiutare
Diego." Mio fratello era scioccato dal mio racconto e mi disse: "Da quando hai un ragazzo? E la storia dei gemelli? E se risulta lui il padre? Giada..." lo interruppi subito: "calma fratello, tu aiutami, sono sicura che non è il padre, ma mi servono le prove per sbarazzarmi di lei, e se è lui il padre, gli starò accanto e affronterò tutto con lui, perché lo amo nel bene e nel male." Diego mi rispose: "sei la solita testa dura, ti aiuterò. Andate al policlinico di Roma, e chiedi della direttrice di laboratorio Lidia Strazzi, e quando la incontri gli dici che ti mando io, e gli dai i campioni, intanto io gli telefono e l'avverto, ti mando un bacio sorellina." Lo ringraziai e lo salutai anche io con un bacio, e chiusi la chiamata. Luca era rimasto in silenzio tutto il tempo, lo guardai sorridendo e gli dissi: " mio fratello ci aiuterà, è primario nel reparto di pediatria a Siena, conosce la direttrice del laboratorio qui a Roma dobbiamo andare subito da lei, l'avrà già chiamata .LUCA
Giada prese le prove, io mi cambiai velocemente, andammo giù da lei e si cambiò veloce anche lei, prendemmo l'auto e via verso l'ospedale, una volta arrivati, entrammo dentro, all'ufficio di informazioni, Giada chiese della direttrice di laboratorio Lidia Strazzi. Ci indicarano la stanza e andammo da lei, bussai alla porta e ci fece entrare, si rivolse a noi dicendo: "benvenuti, siete Giada e Luca, vi stavo aspettando accomodatevi, Diego mi ha spiegato tutto, lasciatemi le prove, li porto subito in laboratorio, domani mattina avremo i risultati." Giada la ringraziò, e anche io lo feci, la salutammo e andammo a casa.
GIADA
Eravamo tornati al B&B, andammo nell'appartamento di Luca, cucinó lui, preparò un ottima pasta al sugo, la mangiai tutta era troppo buona, visto che aveva cucinato lui, mi proposi di lavare i piatti ma me lo impedì, fece tutto da solo.
Passamo l'intero pomeriggio a parlare, ridere e scherzare, ed era già sera. Luca mi abbracciò forte e guardandomi negli occhi con tanto amore mi disse: "resta a dormire qui stasera amore mio, non andare via mia preziosa Giada."
Mi perdevo tutte le volte in quegli occhi così dolci e profondi. Gli risposi:
"va bene amore mio resto." Era già mezzanotte. Andammo a letto. Dormì tutta la notte stretta a lui.LUCA
Era già mattina, e la prima cosa che vidi al mio risveglio fu il volto della mia dolce e preziosa Giada. I primi raggi del sole, riflettevano attraverso la finestra sul suo meraviglioso viso. Mi perdevo nella sua bellezza.
Si sveglió e mi diede il buongiorno con un dolce bacio, che ricambiai con tutto l'amore che avevo dentro al cuore. La lasciai a letto, e gli dissi di aspettarmi la, che sarei tornato subito, andai in cucina e dopo cinque minuti, tornai da lei con la colazione. Mangiamo a letto, e ci riempivamo di coccole, quando il telefono di Giada squilló.
Giada
Luca mi aveva portato la colazione a letto, era così dolce e premuroso. Ci stavamo riempiendo di coccole, quando il mio telefono squilló. Era Diego, risposi subito: "Dimmi Diego, ti ha chiamato Lidia? Ha i risultati? Cosa ti ha detto?" Mi interuppe: "calmati sorellina, si mi ha dato i risultati, potete già andare a ritirarli," stavolta lo interruppi io: "li sai? Allora cosa stai aspettando a dirmi i risultati, sbrigati Diego."
Dopo alcuni secondi di sofferenza, finalmente mi rispose, mi diede i risultati, lo salutai mandandogli un bacio, e chiusi la chiamata.
LUCA
Giada era al telefono con Diego, ero in preda all'ansia, e per il nervoso mi morsi tutto il tempo le labbra, fino a farle sanguinare. Finalmente Giada, finì di parlare con il fratello. Mise il telefono sul comodino, e mi si lanciò addosso con la velocità di un missile, mi abbracciò forte e mi disse: "Lo sapevo amore mio, non sei tu il padre, quella strega di Alyda, ha mentito. E non solo, ma ti ha anche tradito, perché se ti fai due conti, stava ancora con te quando rimase incinta."
O la mia dolce Giada, era così bella, determinata è intelligente, grazie a lei, avevo risolto il problema Alyda, sul nascere. Ora non mi restava che liberarmi per sempre di lei.
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Alla ricerca di te
ChickLitGiada e una ragazza di 30 anni, che vive in provincia di Siena, gestisce il suo centro estetico e si vuole espandere sul mercato della cosmetica. Una notte però fa un sogno che gli cambia la vita, sogna tutte le notti da circa un mese un ragazzo mi...