Direzione Savona (Liguria)

568 72 26
                                    

Era quasi buio, l'orologio segnava le 20:00, avevo impostato sul navigatore l'indirizzo di un B&B a Savona per passarvi la notte, una volta arrivata a destinazione. Da Penzia a Savona ci volevano 400km, se tutto sarebbe andato bene in 4ore e 43 minuti sarei arrivata. Era passata già un'ora da quando ero partita ero emozionata e agitata allo stesso momento. Accesi la radio stavano trasmettendo certe notti di Ligabue incominciai a canticchiarla era uno dei miei pezzi preferiti amavo le canzoni di Ligabue, appena finì, partì subito una canzone che mi blocco il respiro, rimasi scioccata appena sentì pronunciare queste parole:

"Ti cercherò
Nei giorni di vento
Ti sentirò
Parlarmi del sogno
Ti troverò
Io ti troverò"

Era la canzone di Matteo Beccucci "Ti troverò", era come se il destino mi avesse avvertito che avevo preso la giusta decisione. In fondo ero andata in cerca di un sogno, il mio in poche parole era un viaggio al buio. Intanto la musica continuava senza sosta, ma io pensavo a quelle parole "ti troverò". Era quasi mezzanotte, ancora un pò e sarei arrivata. Proseguì dritta sull'autostrada, circolavano pochissime macchine a quell'ora, dopo un po finalmente il navigatore mi indico l'uscita svoltai a destra e dopo qualche minuto, ecco Savona illuminata dai lampioni e lo splendore della luna, prosegui dritta girai a sinistra e la voce del navigatore disse: "destinazione raggiunta" si era fatta 00.43 minuti, ero stanchissima ma serena allo stesso tempo. Parcheggio l'auto all'ingresso del B&B, scendo, apro il portabagagli e tiro fuori le valigie, chiudo il Suv e mi inncammino verso l'ingresso, apro quell'enorme portone di legno massiccio con maniglie di ferro color oro che mi ritrovai davanti. Entrai alla reception mi accolse una signora sulla cinquantina di media statura esile di corpo, capelli corti color rame. "Buonasera signorina Giada, la stavo aspettando benvenuta" mi disse con una voce accogliente. La salutai a mia volta, "buonasera signora, mi scusi l'ora ma sono partita tardi da Penzia." "Stia tranquilla signorina Giada, e il mio lavoro attendere le persone a qualsiasi ora sia di giorno che di notte, e comunque io sono Adele piacere,"rispose con voce rassicurante e dicendomi il suo nome. " Piacere di fare la sua conoscenza signora Adele," le dissi. Il mio viso per un'attimo si incupì e i miei occhi divennero lucidi, la signora Adele se ne accorse e mi domandò,"signorina Giada tutto bene?" "Si signora Adele e tutto apposto, e che lei ha lo stesso nome della mia cara nonna che è venuta a mancare tre mesi fa, e sentendo il suo nome ho pensato alla nonna e mi sono commossa," risposi con un filo di voce. Diedi i miei documenti alla signora Adele che fece il check in, mi diede la chiave, "salga su per le scale la stanza Nr. 17 l'attende. Se le serve qualsiasi cosa mi può chiamare, in camera sulla scrivania c'è il telefono, e accanto i nostri numeri, buonanotte signorina." Presi la chiave e la ringraziai, gli augurai la buona notte, e salì le scale che portavano alla mia stanza, aprì la porta, la camera era meravigliosa.

Alla ricerca di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora