Lascio Savona

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Sognai ancora una volta, lo stesso posto, lo stesso intenso odore, la stessa scena, ancora una volta lo raggiungevo, e appena poggiavo la mia mano sulla sua spalla, mentre si stava per girare, puntuale come sempre la sveglia mi riportava nel mondo reale. Mi svegliai, mi strofinai gli occhi con le mani, mi sedetti sul letto in posizione di yoga, e feci una breve meditazione, per rilassare la mia mente, e smettere per un attimo, di pensare a quel sogno, si quel sogno, che per me ormai era diventato un obbiettivo da raggiungere. Finita la meditazione, mi alzai dal letto, andai in bagno, misi sullo sgabello i vestiti che avrei indossato, feci una doccia veloce, mi asciugai il corpo, e fonai i capelli, indossai un jeans bianco, con vari strappi quà e là, una felpa nera con cappuccio con degli strassini, e le converse bianconere, adoravo abbinare il bianco e il nero. Feci un trucco leggero, di solo mascara e lucidalabbra trasparente, lasciai i capelli mossi naturali. Raccolsi e sistemai le ultime cose in valigia, diedi una sistematina alla camera, presi tutto e uscì dalla stanza. Presi l'ascensore, anche se non amavo prenderlo, ma avevo troppe cose per scendere le scale, una volta entrata schiacciai il pulsante che portava al Piano terra, uscì dall'ascensore e mi dirigo alla reception. "Buongiorno signorina Giada, come sta stamattina?" Mi domandó la signora Adele. "Ieri sera mi sembrava che lei non stesse molto bene," continuó. "Buongiorno" gli risposi a mia volta e continuai: "Si in effetti ero un po giù ieri, signora Adele, ma oggi sto molto meglio." Gli sorrisi, gli restituì la chiave della camera, e saldai il conto. Una volta fatto il check out, la signora Adele, uscì da dietro la reception e si avvicino a me, e con mia grande sorpresa mi abbracciò forte a se."Buona fortuna signorina Giada, gli auguro di trovare quello che tanto cerca", mi disse con le lacrime che gli rigavano il viso. L'abbracciai a mia volta e la ringraziai tanto. Mi diede alcuni sacchetti con dei panini dentro, e due bottiglie di acqua e mi disse: "prenda signorina Giada, durante il viaggio le verrà sicuramente fame e sete." li presi con piacere, e la ringraziai con un altro abbraccio, in questi due giorni la signora Adele è stata molto gentile e premurosa con me, non la dimenticherò mai, gli lascio il mio nr. di cellulare la saluto e mi giro di spalle. Mi guardai intorno e con le valigie in mano, esco dal B&B e vado al parcheggio dove mi aspetta il mio Suv bianco, apro il portabagagli e metto dentro le valigie, lo chiudo. Appoggio per un attimo le mani sulla tettoia dell'auto, e osservo per qualche istante il mare che si intravede da lontano, e avvolta dai miei pensieri, penso al ragazzo misterioso, chissà se esisti per davvero. Ritorno in me, salgo in auto,accendo il navigatore, inserisco l'indirizzo di un B&B a Perugia. Metto la cintura, inserisco la chiave e la giro, faccio marcia indietro e riporto l'auto in direzione per uscire dal parcheggio, mi metto sulla strada, e sono pronta per la seconda tappa di questa strana caccia al sogno.

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