Una bella gita

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LUCA

Dopo averla salutata andai al mio appartamento, mi sdraiai sul divano, e pensavo solo a lei, come era possibile che la conoscevo da solo due giorni, e mi sembrava di conoscerla da sempre. Era bella come l'aurora boreale, splendente come un cielo pieno di stelle, radiosa come il sole, magica come la luna, candida e pia pura magia per l'anima mia. Non la vedevo da cinque minuti e già mi mancava come l'aria. Capì che da lì in poi non avrei più potuto stare senza la mia dolce e preziosa Giada Fenice.

GIADA

Mi salutò con un bacio sulla guancia e mi disse che più tardi sarebbe venuto a prendermi, entrai e chiusi la porta. Saltellai e ballai per tutta la stanza, ero così felice come mai prima d'ora. Mi lanciai a bomba sul letto e pensavo a lui, al suo dolce sorriso che mi illuminava il viso, al suo sguardo profondo in cui mi perdevo, la dolce sua voce che il cuore mi riscaldava, il suo profumo inebriante che l'anima mi rubava. Non lo vedevo da cinque minuti e già mi mancava come l'aria. Capì che da lì in poi non avrei più potuto stare senza il mio campione Luca Albatros.

Mi alzai e feci una doccia veloce, mi asciugai e indossai, un jeans e una maglietta, lasciai i capelli mossi, e feci un trucco delicato, misi le converse, presi la giacca di pelle nera e lo zainetto, misi gli occhiali da sole sulla testa e andai da lui, non c'è la facevo più ad aspettare. Uscì dalla stanza e salì le scale arrivai davanti alla sua porta e bussai. Mi aprì la porta e notai una dolce espressione sul suo viso. Gli dissi "io sarei pronta, tu sei pronto? andiamo." Mi guardò con stupore e rispose: "prontissimo andiamo". Chiuse la porta, e prendemmo l'ascensore, mi prese la mano e la baciò dolcemente, poi alzò il mio viso con la sua mano e mi guardò negli occhi, stava per baciarmi quando la porta dell'ascensore si aprì, eravamo arrivati giù. Mi diede un bacio a stampo e uscimmo. Appena aperto il portone era colmo di ragazze, concesse loro foto e autografi, poi mi prese la mano e mi portò alla macchina, aprì la portiera e mi fece salire, salì anche lui e mise in moto, accelleró e andammo via. Caspita mi ero leggermente incupita un'onda di gelosia mi invase la mente, lui se ne accorse, mi prese la mano e disse: "non ti devi preoccupare Giada, io ho occhi solo per te, mia dolce preziosa Giada." All'udire delle sue parole la serenità torno in me. Mi voltai verso di lui e gli chiesi "dove stiamo andando di bello?" Mi rispose: "è una sorpresa." Dopo venti minuti circa arrivammo, parcheggió l'auto, scese per primo, e come al solito mi aprì la portiera e mi fece scendere tenendomi per mano, chiuse l'auto e incominciammo a camminare, e dopo qualche passò davanti a me c'era lo Zoo,mi girai verso di lui e mi gettati con le braccia intorno al suo collo, e felice come una bimba dell'asilo gli dissi: "Io amo gli animali, grazie mille Luca, e gli stampai un bacio sulle labbra.

LUCA

La portai allo Zoo, era cosi felice che mi si gettò con le mani al collo, e mi disse che amava gli animali, e ringraziandomi mi stampó un bacio sulle labbra, ogni volta che mi sfiorava il mio corpo si riempiva di brividi. Non avevo mai provato simili sensazioni per una donna, lei nella sua semplicità mi stravolse la vita. Entrammo nell'enorme parco dinanzi a noi, e subito a sinistra c'era la gabbia con le scimmiette, lei si appoggiò accanto e ironicamente disse: "mi somigliano vero?" e scoppiò a ridere e io appresso a lei, caspita è pure autoironica pensai. Continuammo e subito dopo c'erano le giraffe, si fermò accanto a loro, "guarda Luca quanto sono belle," urlò.  Qualche metro più avanti in un enorme gabbia c'era la tana del Leone, mi guardò ridendo, si giró verso la gabbia e gridò: "ed ecco sua maestà Re Luca in tutto il suo incanto." Mi si avvicinò, mi abbracciò dolcemente, e mi baciò.

GIADA

Mi stavo divertendo un mondo, mi sembrava di vivere un sogno ad occhi aperti, girammo tutto lo Zoo, e scattammo un sacco di selfie, non avrei mai e poi mai dimenticato quella bellissima giornata. Mentre stavamo per andare via, mi squilló il cellulare, era Elena. "Oddio", gridai, Luca si spaventò, e tutta la gente li vicina si giró verso di me. Luca mi si avvicinò e chiese: "Giada, cosa è successo, tutto ok?" risposi "si tutto ok, mi sta chiamando la mia migliore amica Elena, in questi due giorni mi sono dimenticata di chiamarla, scusami ma devo rispondergli." "tranquilla rispondi pure" mi disse. "Pronto Elena" non mi diede il tempo di parlare, che mi urlò nell'orecchio. "Giada, ma che fine hai fatto, son due giorni che non ti fai sentire?" "Elena scusami mi sono completamente dimenticata." Gli raccontai dell'incidente, di Luca e di tutto quello che mi era successo, rimase senza parole dallo shock. Dopo un minuto parlò: "come stai ora?" "da Dio" risposi, e lei continuó. "Quindi lo hai davvero trovato? esiste veramente?" "Si l'ho trovato, esiste veramente", gli risposi, e lei aggiunse, "lo voglio fare anche io un sogno così. Dimmi com'è?" "Elena e bellissimo e dolcissimo, lo conosci anche tu, anche se è cambiato molto." gli dissi e lei, "dimmi chi è dai," "va bene, e Luca Albatros" gli dissi, rimase scioccata. "si proprio lui" gli dissi. "Ma se ti piaceva solo come atleta!" esclamò. Gli risposi: "Si ma, lo devi vedere ora, quanto è bello, ti mando una foto, che abbiamo fatto poco fa". Mandai la foto, e lei urlò fortissimo, "caspita Giada." Parlammo un'altro po, e la salutai.

Tornai da Luca, e gli chiesi scusa per averlo fatto aspettare. Mi prese la mano e ci diressemo alla auto. Galante come sempre mi aprì la portiera e mi fece salire la richiuse e salì anche lui, accese il motore e partì.
Tornammo al B&B, fuori non c'era nessuno, entrammo di corsa e andammo da lui, cucinó, dell'ottima pasta integrale al sugo, e dopo aver finito lo aiuti a ripulire la cucina. Parlammo tanto, poi ci salutammo con un dolce bacio, e andai via dicendogli: "mi raccomando domani mattina indossa una tuta e delle scarpe da ginnastica comode, buona notte Luca, a domani." Lui rispose "d'accordo come lei desidera principessa, buona notte mia dolce Giada, a domani,"e chiuse la porta.

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