Verso la capitale (Roma/Lazio)

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Impostai sul navi il percorso Perugia Roma, erano solo 171km, in 2 ore e 09 minuti sarei arrivata. Finalmente ero partita per Roma, era l'ultima tappa, e pensavo tra me e me, dopodiché, se non avrei trovato il luogo giusto non mi sarebbe rimasta alcuna possibilità di trovare il ragazzo del sogno, dato che non avrei saputo dove andare a cercare. Accontonati i brutti pensieri, continuai a guidare, era passata mezz'oretta, quando all'improvviso un brutto temporale si presenta davanti a me, piove a dirotto, tuoni e lampi si alternano tra di loro, per fortuna a 200 metri c'è un parcheggio, accendo la freccia destra della macchina e prendo l'uscita, finalmente parcheggio l'auto e la spengo, appena in tempo, una forte grandinata scende dal cielo e il rumore che si sente quando cade sulla macchina è allucinante. Accendo lo sterio e come per magia c'è la meravigliosa canzone dei Clandall (l'ultimo dei mohaicani)
I will find you (ti troverò)

Hope is your survival
(La speranza è la tua sopravvivenza)

A captive path I lead
(Percorro un sentiero incantato)

No matter where you go
(Non importa dove vai)

I will find you
(Ti troverò)

If it takes a long long time
(Anche se ci volesse molto tempo)

No matter where you go
(Non importa dove vai)

I will find you
(Ti troverò)

If it takes a thousand years
(Anche se ci volessero mille anni).


Incredibile un'altra coincidenza o un segno del destino. Non capivo più nulla, ormai ero ossessionata da quel sogno, ci doveva essere per forza una spiegazione. Dopo 35 minuti il temporale terminò per fortuna, così ripartì, dopo neanche 15 minuti, restai bloccata nel traffico, più avanti c'era stato un incidente causato dal maltempo, ci volle un ora piena finché , la strada si liberò. Finalmente proseguo il mio viaggio e neanche a farlo apposta, sento un grosso botto dietro di me, metto le 4 frecce e mi sposto piano piano sulla corsia di emergenza, spengo l'auto e scendo, controllo cosa possa essere successo, e mi accorgo che la ruota posteriore del lato sinistro era a terra, non ci potevo credere avevo bucato. Per fortuna avevo la ruota di scorta con me, e sapevo come cambiarla, appena finì ripartì. Caspita erano già le 18:00 e avevo fatto solo 30km, "speriamo non accade più nulla, filó tutto liscio grazie a Dio, così prosegui verso la capitale. Erano le 20:39 quando giunsi a Roma, e proprio bella questa città. Guidai fino a quando non arrivai al B&B dove avevo preso una stanza, era vicino al Colosseo. Una volta arrivata a destinazione parcheggiai l'auto spensi il motore e scesi, aprì il portabagagli presi le valigie chiusi l'auto e mi diressi verso il B&B. C'era un gruppetto di ragazze e signore di ogni età che urlavano a sguarciagola, "Luca, Luca, Luca, Luca, Luca, Luca, Luca scendi, scendi, scendi." "Oddio, sono arrivata a casa di un casanova o in un B&B, " dissi tra me e me. Mi avvicinai al portone marrone scuro a arco per entrare, mi guardavano tutte in modo strano, quando una ragazza mi afferró il braccio destro e mi chiese: "perché entri con le valigie a casa di Luca, lo conosci per caso?" Mi staccai subito da lei e con tono alto gli risposi, "non conosco nessun casanova" mi lanciarono delle frecciatine con gli occhi, come se mi volessero massacrare, entrai velocemente nel palazzo e chiusi il portone. Appena entrai un forte odore di benzonino, incenso e legni pregiati mi inondarono le narici, rimasi stordita per quanto era forte , "cavolo" dissi adesso sento l'odore anche da sveglia, era più intenso del sogno. Feci subito il check in, diedi i documenti alla ragazza della reception, mi diede la chiave della stanza che si trovava al sesto piano. Le augurai buonanotte e presi l'ascensore, era così stretto diamine entrai a malapena insieme alle mie due valigie, ad occhio ci sarebbe entrata un altra persona soltanto, per fortuna ero da sola. Li dentro sentivo l'odore ancora più intensamente ero completamente innebriata da esso. Finalmente l'ascensore si apre uscì e andai davanti alla porta, aprì e entrai, lasciai le valigie a terra e osservai la stanza era un incanto. Le pareti erano bianche e molto particolari. Al centro c'era posizionato un letto matrimoniale con la testiera marroncino chiarissimo, cuscini lenzuola e piùmone bianco. Ai piedi del letto una fascia blu notte con ai lati delle fascette marrone scuro con sopra un vassoio con un bicchiere e un prosecco. A lato un comodino grigio scuro lucido molto particolare, con sopra un paralume meraviglioso e un enorme vaso di vetro con dei bellissimi fiori bianchi, dall'altro lato della parete, sotto la finestra abbellita da tende blu e marroni c'era una bellissima vasca da bagno antica, con l'interno bianco l'esterno blu scuro. Ai suoi piedi un mobiletto scuro con un lavandino bianco. Mi lavai velocemente e misi il pigiama. Sentì delle urla, aprì un attimo la finestra, erano quelle ragazze che urlavano ancora e ancora "Luca, Luca, Luca scendi scendi", chiusi rapidamente la finestra e mi buttai sul letto dicendo ad alta voce, "ma dove caspita sono finita. Mandai un messaggio ad Elena. E mi rigiravo nel letto, erano già le 02:00 non riuscivo a dormire per il chiasso che quelle donne facevano e pensai," ma si può stare sotto l'albergo di qualcuno e fare sto casino, ma chi sarà mai questo Luca". Dopo un po finalmente mi addormentai, ed eccomi di nuovo nel sogno.

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