Guida Spericolata

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GIADA

Dopo aver brindato al mio successo. Rimamdai lo staff a lavorare. Restai da sola con Luca e Carmen. Luca mi abbracciò e mi disse che era orgoglioso di me, poi si voltó verso Carmen e gli disse: "perché non mi hai mai detto che conoscevi un'angelo? Non mi hai mai parlato di Giada, ma per fortuna il destino ci ha uniti." Carmen gli rispose: "figlio mio tu chiami raramente, e per pochi minuti, perché mai dovrei parlare di lavoro quando chiami. Ma alla fine la cosa importante è che vi siete trovati e ora state insieme, Giada è una bellissima ragazza, una grande lavoratrice ma soprattutto una brava persona, e molto dolce. Non potevo desiderare di meglio per te figlio mio." All'udire di quelle parole, Luca abbracció forte sua madre, io mi commuovvi, e delle lacrime rigarono il mio viso. Luca se ne accorse e torno da me, e con le sue bellissime e calorose mani, mi asciugó le lacrime, e mi disse: "tutto ok amore mio?" Gli dissi, che era tutto ok, che mi ero commossa alle parole di sua madre. Carmen mi si avvicinò e mi chiese se poteva abbracciarmi, gli risposi di sì e l'abbracciai io. Parlammo ancora un pó, e poi ci salutó dicendo: "vi aspetto a Firenze, così passiamo del tempo insieme e presenti Giada a papà." È andó via.

LUCA

Finalmente rimasi solo con la mia Giada, la strinsi forte a me e la baciai. Giada mi guardò con dolcezza e mi disse: "vieni amore mio, andiamo alla villa." Mi prese per mano e uscimmo dal suo ufficio. Salutammo tutte e andammo via. Attraversammo la strada e ci diressemo alla villa. Una volta arrivati mi portò in garage, ci avviccinammo davanti a qualcosa ricoperto con un telo scuro, Giada tolse il telo e sotto vi era una meravigliosa Harley Davidson Trike Motorbike uno degli amori della mia vita. Guardai Giada e dissi: "adoro cavalcare questa moto, come facevi a saperlo amore mio?" Mi rispose: "Anche io adoro andare su questa moto, ero sicura ti piacesse, appartiene al mio gemello Davide, io gliela custodisco soltanto. Così appena torna ci facciamo un giro. Davide è sempre in giro per il mondo, é uno spirito libero, e molto spericolato, e con lui che ho viaggiato tanto e imparato tutti gli sport estremi, le arrampicate sulle montagne, lui e il mio idolo. Io però quattro anni fa smisi di viaggiare con lui, dopo il viaggio in Lituania e Albania, decisi di comprare casa a Penzia, e aprire il centro estetico, Davide invece continua a viaggiare da solo, ma adesso basta chiacchiere, ti va di fare un giro?" Prese due caschi e mi diede le chiavi dicendomi: ''tieni amore mio a te l'onore." Indossammo i caschi, e salì in sella alla moto, e lei salì dietro di me, e mi strinse forte. Misi in moto e partì. Era una meraviglia guidare la moto con Giada che mi stringeva forte a sé.

GIADA

Luca guidava la Harley Davidson Trike Motorbike di Davide, era bello andare in moto con lui. Arrivati in una strada per niente trafficata, Luca acceleró e incominciò a guidare in modo spericolato. Io lo adoravo. Dopo alcuni km, si fermò. Scendemmo,  dalla mota e ci godemmo quel meraviglioso panorama. "Dissi a Luca, adesso guidò io." Mi guardò sorpreso e disse: " Tu sai guidarla?" Gli risposi: "Si amore, mi ha insegnato Davide." Mi disse: "da quando ti conosco, con te e sempre una sorpresa." Salimmo in moto accesi il motore e via, per le strade di Penzia. Andavo velocissima, amavo l'alta velocità, accellerai sempre di più. Luca mi teneva stretta stretta a sé. Dopo alcuni km incontrammo un parcheggio. Guidai fino al parcheggio. Parcheggiai la moto e restituì le chiavi a Luca. Luca ritornó alla guida, felice più che mai. Accese il motore e incominciò a guidare in modo spericolato. Correva veloce come il vento. Guidó a lungo. Si era fatto tardi e decidemmo di tornare alla villa. Luca acceleró sempre di più, sembrava stesse gareggiando per il motomondiale. Andava talmente veloce, che per miracolo non perse il controllo della moto, e ci saremmo ritrovati a terra, ma fu talmente bravo a riprendere il controllo della moto. Rallentó la velocità e tornammo alla villa, rimettemmo la moto al suo posto, e la ricoprì con il suo telo.

LUCA

Cavalcare la Harley Davidson Trike Motorbike insieme a Giada era stato poco più che magico. La rimettemmo al suo posto e entrammo in casa. Giada mi chiese se avessi fame, e gli risposi tantissima fame. Ci recammo in cucina e si mise ai fornelli, adoravo guardarla qualsiasi cosa facesse era una fuoriclasse. Gli chiesi se la potessi aiutare e mi disse: "Certo amore mio, io mi occupo della pasta e tu dell'insalata." Giada preparò della semplice ma buonissima pasta al sugo è io un ottima insalata. Mangiammo tutto, e ripulimmo la cucina. Eravamo stanchi, così decidemmo di fare un riposino. Andammo in camera e ci butttammo sul letto, sotto le coperte, strinsi Giada forte forte con un solo braccio, e con l'altra mano gli accarezzai i capelli e arrivai al viso, lo accarezzai con dolcezza alzai il suo voltó e lo avvicinai al mio, unì la mia fronte alla sua, e la guardai intensamente negli occhi e sulle labbra in alternazione, poi avvicinai le mie labbra alle sue e la baciai con tutto l'amore che avevo nel cuore. Ci coccolammo per ore. Si era già fatta sera e per la forte stanchezza ci addormentammo uno tra le braccia dell'altro. La notte trascorse ed era già l'alba, aprì gli occhi e la mia Giada dormiva ancora tra le mie braccia, "e così che mi vorrei svegliare ogni mattina. Aprire gli occhi e vedere lei e il regalo piu bello che la vita potesse farmi." Dissi tra me e me.

GIADA

Aprì gli occhi e mi trovai tra le braccia del mio amore, non c'era cosa più bella che svegliarmi abbracciata a lui. "Il regalo più bello che la vita potesse farmi, non c'è cosa che desidero di più al mondo," pensai dentro di me.
Lo abbracciai forte, e rimasi appoggiata sul suo petto per molto tempo.

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