Primo giorno di scuola

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CINQUE ANNI DOPO

GIADA

Erano trascorsi 5 anni, i gemelli avrebbero compiuto a breve 6 anni, e oggi era il loro primo giorno di scuola, erano super emozionati, insieme a loro, lo eravamo anche io e Luca.
Erano già così grandi.
Preparammo gli zainetti, e misi loro i grembiulini, uscimmo di casa, e andammo a scuola in auto, appena arrivati scendemmo dall'auto, e accompagnammo Gianluca e Demi, fino in classe, la maestra accolse tutti i bambini, e li fece andare ai loro posti, i gemelli si sedettero vicini, erano così dolci. La maestra dopo aver fatto sistemare i bambini disse: "Benvenuti bambini al vostro primo anno scolastico, io mi chiamo Rachele e sono la vostra insegnante di italiano, storia, arte e Musica, lei invece e Caterina la maestra di scienze, matematica e tecnologia, e lei è Claudia la maestra di inglese."
Ci fu un grande applauso, e lasciammo i bambini alla loro prima lezione. Luca e io andammo in centro a fare colazione.

LUCA

I gemelli erano a scuola, era il loro primo giorno, io ne approfittai, per portare Giada, in centro a fare colazione, da quando sono nati i gemelli, ogni opportunità per stare da soli, la coglievo al volo. La portai in un locale, molto carino e romantico, avevo fatto allestire un tavolino per due, e fatto decorare con delle candele, a centrotavola vi era una pianta di orchidee, avevo già scelto il tipo di colazione, quando ero venuto il giorno prima, per prenotare. Tirai la sedia per Giada e la feci sedere, feci cenno con una mano alla cameriera , di portare la colazione, e dopo neanche 7 minuti portò di tutto, c'era sia la parte dolce che quella salata. Osservavo Giada, che sorrideva, ai miei occhi era la donna più bella al mondo.

GIADA

Il mio bel maritino, aveva organizzato, una colazione per due, in un posto molto carino e romantico. L'elegante sala tinta di bianco e profumata dai fiori garantisce una certa intimità per la distanza tra i tavoli. Gli ambienti sono classico-contemporanei, mentre le molte finestre mostrano il bel contorno verdeggiante del giardino.
I mobili su misura sono rivestiti in velluto color rosa, che riprende la monocromia scelta per tutto lo spazio. Tutto è immerso in un ambiente romantico e surreale, estremamente piacevole.
Luca mi guardò sorridendo e disse: "Allora amore mio, ti piace questo Cafebar?"
Ero talmente incantata, che non avevo parole per descrivere quel posto magico. Ma dopo un minuto risposi: "È bellissimo, amore mio. È un posto incantevole. Lo adoro. Grazie vita mia, per avermi portata qui. Ti amo tanto Luca." Luca si alzò e venne vicino a me, mi prese le mani, mi fece alzare, mi abbracciò forte e mi baciò con tanto amore. E subito dopo disse: "Sono molto contento, che ti sia piaciuto. Non devi ringraziarmi anima mia, ti porterei anche sulla luna, se me lo chiedessi. Ti amo immensamente, mia preziosissima Giada." E poi aggiunse: "Ne hai fame mogliettina mia?" Gli risposi: "Sì, ho tantissima fame maritino mio."
La colazione era già sistemata sulla tavola, la cameriera l'aveva portata poco prima, c'era proprio di tutto, avevo l'imbarazzo della scelta:
Cioccolata calda, tè, succhi di frutta e spremute. Pane di vario tipo: panini assortiti di vari gusti e formati, di segale, ai cereali, e integrali. Fette biscottate, gallette e cracker, biscotti almeno tre o quattro tipologie. Brioche vuote, crema, cioccolata e confetture. Frutta fresca di stagione a fette già pulita: ananas, fragole, frutti di bosco, kiwi, arance e pompelmo rosa. Miele monodose, confetture di vari gusti, creme spalmabili al cacao. Burrini, philadelphia e creme al formaggio spalmabili, affettati misti.
Tagliere di formaggi. Era tutto perfetto. Mangiammo di tutto, e parlammo e ridemmo tanto. Dopo aver finito la colazione, tornammo a scuola a prendere i gemelli.

LUCA

Dopo aver trascorso, un paio di ore con mia moglie, è fatto colazione in quel posto meraviglioso, si era già fatta ora di andare a prendere i gemelli a scuola.
Arrivati a scuola, attendemmo qualche minuto e Gianluca e Demi uscirono. I loro visi, erano raggianti e felici. Sono corsi subito incontro a noi, e ci abbracciarono forte. Demi incominciò a parlare, aveva una parlantina incredibile, quando partiva non smetteva più, in questo era identica alla madre. Gianluca era, un po' più riservato come me, ma era talmente euforico, che parlò tanto anche lui, parlavano insieme, e non riuscivamo a capire nulla, di quello che dicevano. Così dissi: "Amori belli di papà, se parlate insieme non riusciamo a capire niente, io e vostra madre, parlate uno alla volta." I bambini mi guardarono perplessi. Non riuscivano a decidere, chi dovesse iniziare è così continuarono a parlare insieme. E poi Giada ebbe una bellissima idea e intervenne: "Che ne dite bambini, se andiamo tutti insieme al luna park?"
Dimenticarono subito, quello che stavano facendo e risposero in coro: "Siii." Prendemmo i gemelli per mano, e andammo, verso l'auto. Misi gli zaini in portabagaglio, Giada fece sedere Gianluca e Demi, dietro sui seggiolini e gli legò. Lei si sedette davanti, accanto a me, e dopo esserci allacciati le cinture anche noi, misi in moto e andammo al luna park. Dopo un bel po' di strada, finalmente eravamo arrivati.
Scendemmo dall'auto e i gemelli saltellavano, dalla forte gioia. Ci diressemo all'ingresso, feci i biglietti è entrammo. Per prima cosa comprammo da mangiare ai gemelli. Appena finirono,di mangiare, iniziammo il nostro giro al Luna Park. I bambini insistettero tanto, per entrare nella casa stregata. Ma una volta entrati urlarono di paura. Uscimmo di là di tutta corsa.
Fecero alcuni giri, su diverse giostrine adatte alla loro età. Comprammo lo zucchero filato, e Giada me ne imboccò un pezzettino, ma io gli e ne chiesi un'altro pezzettino, poi la baciai.
Camminammo un po', e davanti a noi, c'era la ruota panoramica, salimmo tutti e quattro sopra, e facemmo un giro, dall'alto si vedeva tutta Roma, era favolosa.

GIADA

Appena scesi dalla ruota panoramica, i gemelli videro una bancarella con tanti peluche, per vincere bisognava fare canestro, Luca era molto bravo in questo, la pallacanestro era uno dei suoi hobby, e anche se di professione era campione di kickboxing, nel suo tempo libero giocava a pallacanestro. Fece centro, uno dopo l'altro, aveva vinto già sette peluche, quando il proprietario della bancarella intervenne e disse: "Signore, se continua a giocare mi svuota la bancarella, lei è un campione, ma la prego abbi pietà di me." Luca fu comprensivo e smise di giocare. I gemelli ebbero tre peluche a testa, uno lo scelse Luca, era un cuore rosso con scritto sopra " TI AMO" , lo avvicinò prima sul suo petto e poi lo diede a me, e mi baciò. Riusciva ad essere romantico in tutto ciò che faceva. Presi il cuore e lo strinsi forte a me, e mi presi un'altro bacio di mio marito.
Passammo l'intera giornata, al luna park e i gemelli si divertirono un sacco, ma anche noi due. Erano le sei di sera quando tornammo a casa. Preparai una piccola cena, dopo aver finito e ripulito tutto, preparammo i gemelli per la notte e li mettemmo a letto. Appena si addormentarono, andammo in camera nostra, Luca mi abbracciò forte e mi distese sul letto, ci coccollammo, fino a diventare un solo corpo e una sola anima, finché non ci addormentammo uno tra le braccia dell'altro.




















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