La Sfida

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LUCA

Era già mattina, e mi svegliai abbracciato a Giada. Era bella da togliermi il fiato. La osservavo mentre dormiva, aveva un'espressione dolcissima sembrava un bimba. Mentre la guardavo mi venne in mente la scena che vidi in palestra il giorno prima, Juan che teneva Giada per un braccio, se solo la mia Giada non si fosse difesa, solo Dio può sapere quello che gli avrei fatto. Mi saliva una rabbia, doveva stare lontano dalla mia donna, ero pronto a tutto pur di proteggerla. Ad un tratto la mia Giada aprì gli occhi e mi disse: "Buongiorno amore mio." Gli risposi: "Buongiorno a te amore mio bello." Mi abbracciò forte.

GIADA

Abbracciai forte Luca, lo baciai e lo amai con tutta me stessa. Rimanemmo a letto un altro pó. Luca mi chiese se avessi fame, gli risposi che ne avevo tantissima, anche lui mi disse che aveva tanta fame, così andammo giù in cucina e insieme preparammo una buonissima colazione e la gustammo tutta. Una volta pulita la cucina, ci preparammo per andare in palestra, Luca aveva un altro incontro. Arrivati in palestra Luca si andò a preparare, io raggiunsi gli altri in tribuna. Sul ring c'era Juan che combatteva contro il turco
Tugay Can Dündar. Dündar sconfisse Juan e vinse l'incontro. Ero felicissima non meritava nulla quell'uomo.

Finalmente era arrivato il momento di Luca, il mio amore stava sfidando il russo Nikolay Petrov, dopo una grandissima gara, ricca di emozioni Luca mette ko Petrov, e l'arbitro dichiara il mio stupendo amore vincitore. Luca andò a cambiarsi, lo aspettai insieme agli altri all'ingresso. Per fortuna di Juan non si vedeva nemmeno l'ombra, sarà stato perché aveva perso l'incontro, o magari aveva capito che non c'era nulla che potesse separarmi dal mio Luca, l'importante che non c'era.

LUCA

Mi cambiai velocemente e corsi subito dalla mia Giada, avevo paura che Juan si potesse avvicinare di nuovo a lei. Una volta arrivato all'ingresso il mio amore stava con i nostri amici feci un sospiro di sollievo. Juan non c'era per sua fortuna. Abbracciai la mia Giada che insieme agli altri si congratularono con me per la vittoria. Dopo una mezz'oretta salutai tutti presi per mano Giada e la portai via. Passammo una giornata meravigliosa.

DUE SETTIMANE DOPO

GIADA

Mi svegliai come ogni mattina tra le braccia di Luca, non c'era cosa più bella che svegliarmi tra le braccia dell'uomo di cui ero follemente innamorata. Tra le sue braccia mi sentivo a casa, perché la mia vera casa era lui.

LUCA

Mi svegliai come ogni mattina abbracciato a Giada , non c'era cosa più bella che svegliarmi abbracciato alla donna di cui ero follemente innamorato. Con lei tra le mie braccia mi sentivo a casa, perché la mia vera casa era lei.

GIADA

Ci guardammo intensamente negli occhi, unimmo le nostre fronti e ci sfiorammo la punta del naso a vicenda, e poi unimmo le nostre labbra che ci trasportartarono in un lungo e bellissimo momento di pura magia. Finita la meravigliosa magia, ci preparammo per andare in palestra, nel pomeriggio si disputava la finale, Luca si sarebbe sfidato con l'inglese Mark Sugar per il titolo di campione mondiale.

LUCA

Eccoci di nuovo in palestra, per l'ultima sfida di questo torneo. Era tutto tranquillo, Juan non si vedeva da due settimane, da quando aveva perso contro il turco Tugay Can Dündar ed era stato eliminato dal torneo. Ero felicissimo. Andai a cambiarmi e lasciai come al solito Giada con gli altri in tribuna. Mi andai a cambiare e raggiunsi il Ring. Vi salì sopra e con me salirono anche il mio avversario, l'inglese Mark Sugar e l'arbitro, che dopo alcuni minuti fischió l'inizio. L'incontro duró tantissimo, il mio avversario era davvero molto forte, dopo una lunga lotta, mi tirò un gancio colpendomi il viso e caddì a terra, stavo per mollare, quando sentì la voce meravigliosa della mia Giada, che nel frattempo aveva raggiunto il bordo ring: "Luca amore mio, non mollare a un passo dalla vittoria, alzati e vinci per me, so che c'è la puoi fare sei il migliore. Forza amore mio, fa vedere a tutti chi è Luca Albatros. Ti amo amore, forza su torna in piedi." L'arbitro era arrivato già a 8, quando grazie alle stupende parole di Giada mi alzai, riprendemmo la gara, e un colpo dietro l'altro mandai a tappeto l'avversario. L'arbitro contó e arrivò a 10. Non ci potevo credere ero campione del mondo di kickboxing, e tutto questo grazie alla mia preziosissima Giada. Mi diedero il premio che dedicai alla donna della mia vita. Giada insieme a tutti gli altri mi raggiunsero e si congratularono con me. Giada mi abbracciò forte e mi bació. Diedi il mio premio a lei. Raggiunsi lo spogliatoio e mi cambiai, ero rimasto da solo, mi sistemai i capelli, e stavo per andare dagli altri e dalla mia amata Giada, quando mi ritrovai faccia a faccia con Juan, che mi disse: "Ciao campione, hai vinto la sfida sportiva, ma la sfida più importante la vincerò io, Giada presto sarà mia, pensavate di esservi liberati di me, ma io non mi arrenderó finché Giada starà con me." Ero talmente furioso, non ci vedevo più dalla rabbia, gli saltai addosso e incominciai a riempirlo di pugni e gli dissi: '' Stai alla larga da Giada, guai a te se la sfiori anche con un solo dito. Giada è la mia donna e lei ama solo me." Continuai a riempirlo di botte.

GIADA

Stavo aspettando con gli altri che Luca ci raggiungesse, ma era già passato troppo tempo e Luca non arrivava quando ha un certo punto mi sentì mancare l'aria e una fortissima fitta raggiunse il mio cuore, misi entrambe le mani al petto e con un filo di voce dissi: "Luca amore mio, Lucaaaa." E persi conoscenza.

ALBERTO

Giada si era sentita male, si portò le mani al cuore e prima di svenire con un filo di voce disse: "Luca amore mio, Lucaaaa." Mentre Laura la soccorreva Marco chiamò l'ambulanza, e io corsi giù negli spogliatoi, per avvertire Luca che Giada si era sentita male, e per vedere come mai non ci avesse ancora raggiunti. Una volta arrivato negli spogliatoi quello che vidi mi lasciò completamente senza parole.

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