Il Compleanno Di Luca

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GIADA

Il commissario ci salutò, è lascio la stanza, dopo qualche minuto andarono via anche i miei genitori, i miei fratelli, Alberto e Marco. I genitori di Luca rimasero un altro pó. Luca guardò i suoi e disse: "Mamma, papà cosa stavate per dirmi prima?" Carmen si stava avvicinando a lui, quando sentimmo aprire la porta, ed entró il dottore, e disse: "Scusatemi, ma devo visitare Luca, dopo quello che è successo poco fa, e meglio controllare che sia tutto apposto. Si è svegliato solo oggi dal coma. Vi chiedo cortesemente di uscire e aspettare fuori." Uscimmo fuori dalla stanza, mi rivolsi verso Carmen e Stefano e dissi: "Luca si è svegliato oggi dal coma, e dopo quello che è successo oggi, non mi sembra il caso di dargli altre notizie forti. Lasciamolo riposare per ora. Inoltre domani è il suo compleanno facciamogli vivere un giorno speciale, penserò a tutto io. Vi terrò informati. Adesso trovate una scusa è andate via, e dopo il compleanno gli racconterete tutta la verità." I suoi genitori mi diedero ragione. Dopo una decina di minuti il dottore uscì e disse che Luca stava bene, ma che avesse bisogno di tanto riposo, e di non sottoporlo allo stress. Io gli dissi che non si doveva preoccupare, che avremmo fatto di tutto per tenerlo tranquillo e sereno, poi aggiunsi: "Dottore domani è il compleanno di Luca, posso organizzargli una sorpresa, e fargli vivere una bella giornata?"
Il dottore mi guardò con viso sorpreso e mi rispose: "Va bene signorina, ma Luca non può lasciare la sua stanza, dovrete festeggiare in camera." Gli risposi che per me andava bene, lo ringraziai e dopo averlo salutato, entrammo in camera, Carmen e Stefano andarono vicino a Luca, Carmen lo abbracciò forte e gli disse: "Amore mio, noi dobbiamo andare via purtroppo, ma ti promettiamo che domani mattina torneremo tesoro mio." Gli diede un bacio sulla guancia e lo abbracciò forte, anche il padre fece lo stesso. Salutarono Luca e anche me è andarono via. Rimasi da sola con Luca, mi sedetti accanto a lui, Luca mi prese la mano e la strinse forte nella sua e mi disse: "Oh mia preziosissima Giada, mi hai salvato la vita per la seconda volta oggi, ti amo immensamente amore mio." Mi portò vicino a lui e mi bació. Sentimmo aprire la porta, era l'infermiera era venuta a dirmi che ora che Luca stava meglio, potevo tornare a casa, e che l'orario delle visite era finito. Gli risposi a malincuore che sarei andata via entro cinque minuti. L'infermiera uscì dalla stanza, Luca mi disse: "Amore mio, ma io non voglio che tu vada via." Gli risposi: "Amore mio, nemmeno io vorrei andare via, ma visto che non mi fanno rimanere, e tu stai meglio, ne approfitto per andare a casa a cambiarmi e fare una doccia e dal giorno che Juan ti ha sparato che sono qui in ospedale. Ma sta tranquillo amore mio domattina appena mi faranno entrare sarò qui." Ci salutammo e con il cuore triste lasciai la stanza. Uscì fuori dall'ospedale, presi un taxi e andai in palestra a recuperare l'auto di Luca che era rimasta lì, la riportai a casa e la parcheggiai in garage. Entrai a casa, mi sembrava così vuota senza il mio Luca, andai al piano di sopra e feci una doccia calda ne avevo proprio bisogno. Mi asciugai e indossai una tuta comoda, scesi al piano terra e andai in cucina, a preparare una torta di compleanno per Luca, la feci a forma di cuore, e la farcì con crema di cioccolato fondente, Luca ama il cioccolato fondente è il suo preferito, la ricoprì con panna montata e la decorai con dei cioccolatini fondenti a forma di cuorino con ripieno di crema fondente che avevo preparato io, e conclusi con la scritta "Buon compleanno Amore mio," fatta sempre con il cioccolato fondente, aggiunsi qualche fragola per dargli un tocco di colore. Misi la torta nel frigorifero. Preparai delle candeline, presi il regalo che gli avevo preparato di nascosto quando lui non c'era e li misi in una busta. Misi apposto la cucina e andai a dormire, non vedevo l'ora che arrivasse domani per andare all'ospedale dal mio Luca e festeggiare con il mio Luca il suo primo compleanno insieme a me.
Mi coricai, abbracciai il cuscino di Luca e mi addormentai. Fu subito giorno, mi svegliai, mi preparai, presi tutto quello che mi serviva, caricai la macchina e andai subito in ospedale, una volta arrivata, parcheggiai l'auto, presi tutto e entrai dentro. Andai subito in camera di Luca.

LUCA

Era già mattina, non vedevo l'ora che arrivasse la mia Giada, mi era mancata tantissimo. Erano le 08:00 del mattino quando sentì bussare alla porta, e entrò nella mia stanza la mia Giàda con dei pacchetti in mano appoggiò tutto su un tavolino, si avvicinò a me, mi diede un bació, e mi bendó gli occhi con una bandana colorata. Dopo cinque minuti, me la tolse, e quello che videró i miei occhi era qualcosa di meraviglioso, sul tavolino c'era una bellissima torta, i piatti, i cucchiaini, il thermos con il nostro the, cannella zenzero e cardamomo, né potevo sentire il profumo. Posizionato al muro c'era un cartellone con delle mie foto, raccontavano tutta la mia vita dal il mio primo compleanno a oggi. Giada incominciò a cantare tanti auguri, e la stanza si riempi di tutte le persone a me care, c'erano proprio tutti, persino i nipotini di Giada, Noemi e Gianpaul, e cantarono insieme a Giada. Una volta terminata la canzone uno a uno mi fecero gli auguri e mi diedero i regali, erano tutti regali meravigliosi, ma il regalo di Giada era decisamente il migliore. Giada mi diede una scatolina con dentro una bellissima pietra verde, gli chiesi il significato di quella pietra, la sua risposta fu sorprendente, mi prese la mano e disse: "Questa amore mio e la pietra dello scorpione.
La pietra guida dello scorpione è la Malachite, che riesce a scacciare le energie negative intorno a te. Ti permette di entrare in contatto con il tuo inconscio, sbloccando utili intuizioni.
La malachite ha la capacità di far luce sul nostro mondo interiore. Libera da vecchie ferite e da antichi traumi." Poi gli chiesi dove avesse trovato tutte le mie foto, e mi rispose che gliel'aveva date mia madre. Poi Giada accese le candeline sulla torta e la portó vicino a me, mi disse di esprimere un desiderio, lo espressi e soffiai le candeline. Nel frattempo Alberto scattò un sacco di foto. Anche se mi trovavo in una stanza di ospedale, grazie alla mia preziosissima Giada, passai il compleanno più bello di sempre.
Trascorsi una bellissima giornata. Però mi chiedevo ancora se i miei genitori stessero bene, così appena rimaseró solo i miei con Giada, chiesi loro: "Mamma papà state bene?" Si sedettero tutti e tre al mio fianco sul letto, e mamma con le lacrime agli occhi incominciò a raccontarmi una storia incredibile, che li per li mi lasciò senza parole.

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