L'ultimo respiro

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MOLTISSIMI ANNI DOPO

GIADA

Mi alzai presto stamattina, lasciai Luca dormire e andai in cucina a preparare la colazione. Ero vecchietta, ma riuscivo ancora a mantenermi in forma grazie a Dio. Mi avviai in cucina e preparai una piccola colazione per noi due. Nel frattempo Luca si era svegliato è mi raggiunse. Mi abbracciò forte e mi disse: "Buongiorno amore mio, che buon profumino che c'è. Hai preparato anche il nostro thè preferito allo zenzero, cannella è cardamomo. Adoro il thè e solo tu, lo sai preparare cosi buono vita mia. È mi baciò con dolcezza, Luca, nonostante l'età avanzata, aveva mantenuto il suo fascino intatto. Era ancora molto affascinante è bello.
Ci sedettemo a tavola è iniziammo a fare colazione, tra un boccone è l'altro parlammo e ridemmo tantissimo.

LUCA

Erano già le tre del pomeriggio stavo, seduto comodamente in giardino, sulla mia insostituibile amaca, quante notti passammo abbracciati a guardare le stelle, con la mia preziosissima Giada sdraiati su di essa, coperti da un plaid caldo è il nostro grande amore.
Socchiusi gli occhi e mi persi nei ricordi.
A volte mi capitava di pensare a com'era la mia vita, prima di conoscere la mia preziosissima Giada. Non potevo lamentarmi, avevo avuto una vita tranquilla, ed ero un campione di kickboxing affermato, ma il giorno in cui conobbi lei, la mia vita finalmente fu completata, avevo trovato tutto ciò di cui avevo veramente bisogno. Mi sentivo così fortunato, per aver passato tutta una vita accanto alla donna, più dolce, meravigliosa e unica al mondo. Giada aveva stravolto la mia vita, riempiendola di amore e dolcezza.

GIADA

Gli anni passavano velocemente, ormai Luca e io eravamo diventati vecchietti.
Luca aveva già 97 anni e io 95 anni, avevamo trascorso già 65 anni insieme.
Mi sentivo così fortunata, per aver passato tutta una vita accanto all'uomo, più dolce, meraviglioso e unico al mondo. Luca aveva stravolto la mia vita riempiendola di amore e dolcezza.
Erano le quattro del pomeriggio, il mio Luca era già da un bel po' che era fuori in giardino. Io avevo preparato un buon thè caldo e dei biscottini d'avena, li portai in giardino da Luca, che stava sdraiato sulla nostra adorata amaca. Poggiai il vassoio sul tavolino. Luca appena mi vide arrivare si alzò, mi salutò con un abbraccio e un dolce bacio. Ci sedemmo a tavola e sorseggiammo e gustammo il nostro thè caldo, accompagnato dai biscottini, una volta finita la merenda, Luca si alzò, si avvicinò a me, mi tese la mano è mi aiuto ad alzarmi, ci avvicinammo all'amaca e mi disse: "Amore mio, sediamoci insieme al mio tre, un, due, tre." È ci sedettemo, poi mi disse: "Adesso cuore mio, di nuovo al mio tre ci corichiamo, un, due, tre." È ci sdraiammo uno accanto all'altro.

LUCA

Ero sdraiato sull'amaca, insieme alla mia meravigliosa Giada, l'abbracciai e la strinsi forte a me, poggiò la sua testa sulla mia spalla, gli accarezzavo i capelli dolcemente. Iniziammo a parlare e a ricordare, come le nostre strade si sono incrociate, e di come la nostra stupenda storia d'amore prese vita. Giada mi guardò sorridendo e con gli occhi lucidi dall'emozione disse: "È iniziato tutto grazie a un sogno, che puntualmente ogni sera veniva a farmi compagnia.
Era così frequente, che diventai ossessionata, finché non presi la decisione di partire e venirti a cercare, con la speranza che esistessi davvero.
Ma quando finalmente, ti avevo trovato Marco ti aveva chiamato e andasti via...." La Interruppi e continuai io: "È se Alberto, non ti avesse investito, forse non ci saremmo mai incontrati, almeno non subito. Quando ti vidi lì a terra, priva di sensi, ti confesso che ero leggermente spaventato, ma controllai che stessi bene e ti presi tra le mie braccia, una volta saliti in macchina, durante la corsa verso l'ospedale, sentì un profumo meraviglioso che emanavi tu, lo stesso profumo che sentivo in un sogno frequente. Ti guardai eri così bella, che me ne innamorai perdutamente all'istante...." Giada mi interruppe e continuò lei: "Mi svegliai in una camera d'ospedale c'erano i tuoi amici, Alberto si scusava con me continuamente. Poi voltai lo sguardo verso la finestra, girato di spalle c'eri tu, e pensai subito, quelle spalle e i capelli lunghi erano suoi del ragazzo dei miei sogni, ne ero convinta al 100%, poi quando finalmente ti sei girato, rimasi incantata per quanto eri bello, mi innamorai perdutamente di te all'istante..." La Interruppi di nuovo: "Ti ricordi amore mio, il giorno dopo ti venni a prendere all'ospedale e ti portai a fare un picnic. E dopo una bella passeggiata ci dammo il primo bacio, che non ho mai dimenticato, è impresso ancora nella mia mente, come se fosse successo oggi. Ricordo ogni singola emozione..." Giada mi interruppe ancora una volta e disse: "Lo ricordo benissimo, ricordo ogni giorno, ogni attimo, ogni secondo della nostra vita passata insieme. Le nostre pazze avventure, il salto con il Bungee Jumping e' il nostro bacio a testa in giù. L'indimenticabile giorno al laghetto di Subiaco...." Ricordammo tutto quello che avevamo passato insieme, sia i momenti belli, che i momenti brutti.

GIADA

Tutti i nostri ricordi, erano affiorati nelle nostre menti, ricordammo tutto, e nel ricordare ci emozionammo entrambi tantissimo, Luca asciugò con le sue mani le mie lacrime, io asciugai con le mie mani le sue di lacrime. Ci abbracciammo forte forte, guardandoci negli occhi e insieme pronunciammo le stesse parole: "Io e te per sempre insieme, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, in salute e malattia, e neanche la morte potrà mai separarci. Luca mi prese entrambi le mani e le strinse forte con le sue, unì la sua fronte alla mia e mi baciò con la stessa passione del nostro primo bacio, che io ricambiai allo stesso modo. Rimanemmo con le nostre fronti unite, e le punte dei nostri nasi che si toccavano. Ci guardammo intensamente fino all'ultimo respiro.

UN ANGELO DI DIO

Giada e Luca ormai ultra novantenni, sdraiati sulla loro insostituibile amaca, si addormentarono serenamente per sempre, abbracciati strettamente, dopo aver passato tutta una vita insieme ad amarsi e sostenersi a vicenda, e a esserci sempre l'un per l'altro, salvandosi la vita reciprocamente, inalarono il loro ultimo respiro, per risvegliarsi poi insieme nel Paradiso di Dio.

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