Sirene

125 10 0
                                    

[piccola premessa, non sono nemmeno una poliziotta, quindi ho cercato di fare del mio meglio 😅]

"È il momento?" Domanda Jimin. Annuisco insieme a Minhyuk. Abbiamo ripetuto quello che dobbiamo fare, siamo davanti al commissariato. È tardi, ma ci ascolteranno comunque.

"Andiamo." Esce prima Minhyuk, lo seguiamo. Io so bene cosa devo fare, l'ho già fatto e mi fido tremendamente del fratello di Namjoon, abbiamo passato questa strada già una volta. Ormai sappiamo il copione. Mi dispiace per Jimin, non credo sia abituato a queste cose, proprio lui mi da la mano, mentre Minhyuk fa da aprifila, andando poi a bussare alla porta. Io e Jimin ci guardiamo. È preoccupato, provo a dargli un paffetto sotto al mento. In risposta stringe la presa.

"Si?" Arriva un poliziotto, apre la porta con una mano, squadrandoci dall'alto al basso.

"Avremmo bisogno di parlare con un ufficiale...è una questione urgente." Minhyuk tira fuori il suo tono pacato, portandosi la valigetta su una mano.

"Il commissariato è chiuso, lo sa vero?" Alzo gli occhi al cielo.

"La nostra è un urgenza." L'uomo prova a dissentire, ma ci pensa due volte dopo aver squadrato per bene il ragazzo che mi sta tenendo la mano. Lo ha riconosciuto. Scommetto che hanno allarmato mezzo mondo.

"Avanti." Borbotta l'uomo, poi mi lancia uno strano sguardo. Perchè ho la vaga sensazione che non finirà bene per me? È sempre cosí.

"Posso sapere di quale urgenza parlate?" L'uomo chiude la porta dietro di se, a seguire si sente un sonoro clack magnetico. L'unica cosa di cui ho paura è il demone dentro di me. Sono giorni che non lo sento, non vorrei che uscisse adesso e mi facesse una bella sorpresa.

"Dovete comunicare che il mio cliente, Jimin Leopold Park è vivo, sta bene è non è piú disperso." L'uomo ci porta verso ad una specie di scrivania, poi guarda di nuovo Jimin. Si vede che ha capito, perchè fa tanto il tonto? Parla nella sua radiolina e due agenti arrivano. Osservano la situazione diffidenti. Minhyuk si palesa, spiega la situazione a tutti. I poliziotti si accendono, come se davanti a se avessero dell'oro. Chissà che fortuna chiudere un caso enorme come quello di un principe.

"Voi, dovete venire con noi." Indicano me, e poi Jimin. Un uomo sbucato chissà dove si frappone fra me e lui, interrompendo il nostro contatto. Jimin mi lancia uno sguardo preoccupato. Subito dopo sento qualcuno piegarmi le braccia dietro la schiena e del metallo famigliare compare attorno ai miei polsi.

"Hey, no. Perchè?" Jimin prova a fermarli. Sbuffo. Lo sapevo. Mi vogliono in custodia? Non sono io il cattivo di questa storia.

"Posso sapere perchè avete ammanettato il mio cliente?"

"Dobbiamo prenderlo in custodia, dobbiamo assicurarci che non sia un problema." Mi viene da ridere. Io un problema per Jimin? Min ferma Jimin, che viene allontanato.

"Riesco a camminare da solo. Toglietemi le mani di dosso." Con uno scossone si toglie di dosso le mani degli agenti, questi lo lasciano stare immediatamente. Quel tono di voce...quel fottuto tono di voce. Amo quel caratterino e in questo momento ha una fottuta ragione.

"Ascoltate il signorino. Non interrogherete nessuno dei due senza di me." Sta perdendo la pazienza pure Min. Jimin viene portato via, mi guarda preoccupato, io gli faccio un occhiolino.

"Vai con lui Min, mi farò interrogare dopo. Ci siamo capiti?" Urlo per farmi capire.

"Dove mi portate? Signori?" Dico sornione.

"In una stanza, finchè non abbiamo nuove direttive." Cosí fanno, sono di parola, mi portano in una stanza, ni perquesiscono, molto probabilmente per cercare armi, ma sfortunatamente per loro ho solo il telefono e un portafoglio. Chiudono la porta ed escono chiudendo. Che bello. Una stanza con un neon freddo, una panca e il nulla cosmico. Spero non mi facciano aspettare piú di tanto.Mi sdraio sulla panca. Perchè non mi hanno tolto le manette? Cosí sono scomodo. Cazzo. Mi metto di lato, in attesa.

Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora