I giorni vanno avanti cosí, dentro di me avvengono cambiamenti che per adesso non vedo. Dirlo a mia madre è stato sia un peso, che una liberazione. E, alla fine avevo ragione, Wang ci aveva adunato per comunicarci che suo marito era incinta. Dopo qualche perizia, e l'essermi accordato con lui, l'ho detto insieme a lui. Ector inizialmente ha storto di poco il naso, leggermente deluso, mentre mia madre ci ha messo un pò prima di elaborare un "sono contenta per voi". Sincero, ma che sicuramente sarebbe stato preceduto da una romanzina, se non fossimo stati tutti lí. A me va bene cosí, stanno allentando la stretta su di me. A volte è un bene, a volte meno. Ho ritrovato la mia famiglia e voglio farne parte. Il principe piú profondo che è in me, è stranito.
Le leggi del castello sono chiare, prima ci si sposa, poi si può avere un figlio. Beh, io sono ancora sposato, in effetti, legalmente. Quindi, non vale piú? Scommetto che tutta la storia che mi ruota intorno, li ha fatti alleggerire. Per fortuna non sarò l'unico a portare avanti una gravidanza. Mio figlio avrà un cuginetto della stessa età con cui scorrazzare.
Non ho piú avuto nausea dal giorno dell'intossicazione, ma la fame è aumentata. Sopratutto le voglie di cibo che sbucano da un momento all'altro, lasciandomi spiazzato. È divertente riferirle a Hoseok, che subito scatta sull'attenti, pronto a reperire qualsiasi cibo io voglia. L'ultima volta gli ho chiesto un frutto della passione è riuscito a farlo arrivare nelle cucine. È sempre sull'attenti, si prende cura di me, come io con lui. Non lo vuole dare a vedere, ma qualcosa, nella sua testolina sta lentamente cedendo. Vuole fare il duro, vuole darmi tutto il suo supporto, ma ultimamente si spegne, a fissare il vuoto. Oltre ad un amore smisurato, per me e la nuova vita, c'è anche una profonda preoccupazione per il demone. Lo so. Glielo leggo dentro, non me ne vuole parlare, a volte tira in mezzo il discorso e poi scappa, diramando su altro. Io lo invoglio a parlare. Può dirmi tutto, eppure preferisce infilarsi nel suo bunker. Questa settimana è la terza volta che sparisce nella serra.
Sono davanti al suo ufficio, busso, ma nessuno risponde. In camera non c'è, Minho, tornato trionfalmente dalle ferie forzate, mi ha detto di non averlo visto. So che è il suo spazio, so che non dovrei invaderlo, ma esce da là e non puzza nè di fumo, nè di alcol. Non capisco cosa faccia. Vorrei solo aiutarlo e condividere quel peso. Apro la porta. Niente. Cosa mi aspettavo. La scrivania è vuota e il pc chiuso. Chiudo la porta. Ho già rimandato la mia curiosita, ma non posso lasciare che la mia coscienza sia ignorata. Voglio parlargli e chiedergli veramente come sta. Mi muovo velocemente fra i corridoi.
La luce penetra a valanga nei corridoi, d'inverno pare buio, mentre d'estate tutto si irrora di luce. Per non parlare del caldo. Solo le camere principali hanno il condizionatore, molto efficente. Nonostante stia per arrivare l'autunno, fa sempre un certo caldo...piacevole. Esco sul retro. Mi sono messo un piccolo cardigan, ma sto muorendo dal caldo. Spero che Hoseok mi apra, cosí mi infilo là dentro.
Indeciso se disturbare o meno, arrivato alla serra, carico un pugno a metà strada. Fisso il ferro satinato di nero e poi lo faccio. Perchè non dovrei? Busso e ascolto in silenzio, stringendo i due lembi del cardigan. Non per il freddo, ma per la preoccupazione. Nessuna risposta. Che fa? Mi ignora? Mi chino e sollevo il tappetino, la chiave non c'è, è chiuso dentro. Busso di nuovo, piú forte.
"Sono Jimin." Provo ad aggiungere. Se mi ignora, non so come potrei prenderla. Mi guardo le nocche, ho colpito troppo forte. La serratura schiocca, la porta si apre di poco. Aspetto che sbuchi nello spiraglio della porta, ma non si fa vedere.
"Hoseok?" Domando. Ora inizio a preoccuparmi. Cosa sta facendo.
"Si?" Risponde, questo sprazzo di voce non mi permette di capire nulla, nè se sta male, o se sta bene.
"Sono venuto a vedere come stavi, tutto bene?" La porta rimane cosí, aperta il giusto per sentirci. Sono tentato di spalancarla, ma lui ha i suoi spazi...anche se quali sono i limiti? Lui è troppo bravo a fare il riccio e a nascondere le proprie paure. Ho paura che ci affoghi dentro da solo.
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Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]
Fanfic"A volte tutto non è come si crede, le persone nascondo piú di qualche ricordo, piú delle paure. C'è chi si nasconde bene, non lasciando trapelare nulla. Perchè ci sono realtà nella realtà, a volte anche le piú incredibili. È u problema cosí grande...