Incontri

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"Mah. Perchè?" Tutto buio, troppo buio. Dove cazzo sono finito? Vado in avanti. Mi volto. Non sento il mio corpo. Sono cosí leggero, cosí vuoto.
Mi guardo intorno, non vedo nulla, proprio nulla. Niente di niente. Sono nella mia anima? Provo a far luce, ma cosí rimane. Buio. Provo nuovamente a modificare l'ambiente, ma non funziona. Non ho potere su questo poso.

"Zeus?" Non c'è, non lo sento. Provo a camminare. Una luce c'è in realtà, molto lontana, vado verso quella. Cammino per una buona quantità di tempo. Muovendomi molto lentamente.

"Non fare scherzi, dove sei?" Perchè non lo sento in alcun modo? Mi sento vuoto. Solo. Questa sensazione è stranissima. Non l'ho mai provata in vita mia. Sono veramente solo? Davvero Zeus non è con me? Avanzo. Come sono finito qui? Per caso sono saltato nell'anima di Zeus? O quella di qualcun'altro? 

"Non cosí in fretta." Un uomo, mi prega di fermarmi, nello stesso momento qualcosa mi tocca la schiena.

"Chiudi gli occhi tesoro, ti portiamo da un'altra parte." Questa è la voce di mia madre. Io gli chiudo gli occhi. Se sono con loro, significa che sono morto, per davvero.

"Adesso aprili." Mi trovo mia madre davanti, c'è pure mio padre, lo so, era la sua voce quella di qualche momento fa. Non lo vedo. Dov'è finito? Però c'è mia madre. La abbraccio di getto. Sento il suo corpo contro il mio. Non dovrei essere con loro.

"Sono morto vero? Non ce l'ho fatta? Ora come farà Jimin?" Lei mi sostiene. Non ero alto quanto lei quando se ne è andata. Mi scompare fra le braccia.

"Non è vero niente di tutto questo tesoro." Riprende l'abbraccio. È forte. Sta bene. Sono contento di rivederla. Non è cambiata di una virgola. Io si. Sono un'altra persona. Sono un uomo adesso, non piú un ragazzino.

"Vieni, parliamone con calma." Mi porta via tenendomi per mano. Siamo davanti alla serra, però è diversa, non è come la mia. Non è quella della villa. Dove siamo?

"L'abbiamo solo presa in prestito, non è la tua Hoseok. Tuo padre è dentro. Non sa se può parlarti." Mi faccio trascinare. La bambina e Jimin come stanno? Dove sono? Perchè non ricordo qualcosa? Mi sento confuso.

"Siediti." Mi siedo, solo dopo vedo le piante. Sono bellissime, in fiore, non ci sono solo rose. Una è un rampicante. Passa dai muri al soffitto sopra di noi. Scommetto che non serve a molto, l'effetto della serra ne sarà intaccato se copre cosí tanto. Si sono fatti un piccolo spazio. Però non fa caldo. Come funziona?

"Hoseok? Vuoi un pò di the?" Stordito la guardo, dietro di lei c'è lui. Sono ancora come mi hanno lasciato. Cosí giovani come ricordavo. Mio padre mi guarda, in piedi, impalato, rigido come il cemento. Incastro lo sguardo nel suo. Mia madre prova a farlo svegliare, lui le tocca la spalla. Non ricordo la domanda che mi ha fatto.

"Non lo so." Sospiro.

"Bevi, ti farà bene." Posa comunque il the fra le mie mani, non è freddo. Nè caldo. Non ho voglia di berlo però.

"Avremmo tante cose da dirti, ma meno tempo passi quà, meglio è." Mio padre  continua ad essere silenzioso, non parla. Chissà quanto pesa la colpa di aver ucciso sua moglie. Chissà cosa sta provando, davanti al figlio che ha lasciato solo.

"Devo tornare a casa, non ricordo nemmeno perchè." La guardo, risulta preoccupata. Ha i capelli castani luminosi, gli scendono perfettamente sul collo. Indossa un bel vestito bianco con i fiori viola. Leggero. Invece mio padre indossa una golfino marrone, sopra la camicia bianca e Jeans. Ha un chè di hippie. Continua a fissarmi. A volte ricordo, gli ultimi giorni che abbiamo passato insieme. Non sembrava sulla strada della pazzia. Le cene a tavola. Dove lui scherzava, rideva, a capotavola. Il natale che era passato, con tutti i parenti e i regali. Gli scherzi che gli facevo, o facevamo a mia madre e lei che si inviperiva solo con lui. Le sue battute. Gli abbracci. Perchè non abbracciavo solo mia madre, ma anche lui, con lo stesso piacere. Lui è lo stesso uomo che mi ha chiamato burrito, quando ero appena nato. Lo odio? Cosí tanto?

Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora