[10 ore dopo]
"Ancora una volta ragazzo, un bel respiro, spinga." Sto fissando il soffito da non so quante ore. Ormai ho polverizzato la mano di Suga, ma lui non sta mollando. Mi aiuta con le spinte, come se fosse lui l'altro padre e sta pure riprendendo con il telefono. Hoseok è stabile. Sono le uniche parole che mi hanno detto, eppure non riesco a credergli. Lui non è qui con me, ma darò comunque alla luce nostra figlia.
"Spingi, ancora l'ultima." Suga è il mio coach. Faccio come dicono, sto spingendo con tutta l'anima. Credo sia il dolore piú grande che io abbia mai provato. È come se mi stessi aprendo in due. Sono esausto. Sto spingendo ormai da un ora, vorrei solo dormire. Invece non riesco. Spingo ancora una volta, tremante, finchè non sento la liberazione. La tenzione diminuisce.
"Eccola." L'ho sentito bene, è uscita. La vedo, in mano al dottore, tutta sporca di sangue e roba bianca.
"È nata, è nata." Replica Suga, ballando sui piedi. La piccola piange, questo suono è cosí...liberatorio. È viva, è fuori, quà con me. Finalmente. I piccoli strilli aumentano. Le infermiere mi aprono la vestaglia per adagiarla contro di me. Ha gli occhi leggermente aperti, sono neri come la pece. Scommetto che li cambierà. Piange, forte, mi fa vibrare il petto. Le poso una mano sulla testa, gliela copro quanto è piccola. Non riesco a contenermi, non adesso. Piango insieme a lei, mostrandola a Suga che non perde un minuto per filmare. Se Hoseok non è morto, almeno avrà i video e spero per lui che non sia cosí, o lo vado a prendere nell'aldilà. Preferirei morire.
"Melanie, shh, è tutto apposto."
"Dovremo metterle dei punti, sentirà un pò di fastidio." Mi avvisano i dottori, annuisco. A Suga sta il taglio del cordone. Mi guarda, quasi a chiedere il permesso, io, ormai un tutt'uno col lettino annuisco. Sono sudato, stanco, sfinito, ma ne è valsa la pena. Tutta ne è valsa. Pulisco alla meglio mia figlia. Si è calmata. Ha la faccia gonfia e biancastra. Muove a malapena le piccole dita. I capelli, li ha presi da Hoseok senza ombra di dubbio, sono castani. Sono molto scuri.
"Quanto sei piccola eh." Le lacrime mi lasciano vedere ben poco.
"È bellissima. È una bella pagnottina." Replica Suga, lo zio ormai fiero della nuova arrivata.
"Già."
(Piccola parentesi, so che è cringe, non ho letto molto a riguardo nell'omegaverse. Ma se un omega rimane incinta, mi pareva scontato che avesse pure il colostro. Insomma. Almeno quello, quindi, nel caso l'ho aggiunto)
"Adesso la prendiamo noi, poi potrà dargli il colostro se lo ha." Mi tocco il petto, sono ore che i capezzoli fanno malissimo. Sono sicuro di averne un pò, da darle. La piccoletta mi viene sollevata dalle braccia. Vorrei dissentire, ma la devono lavare. Voglio mia figlia. Ho aspettato per nove mesi, voglio tenerla, voglio farla vedere al mondo.
"Chissà cosa dirà Hoseok quando vedrà i capelli castani." Suga continua a riprendere, si mette a sedere sulla poltrona accanto a me.
"Riposa adesso, hai fatto un lavoro stupendo."
"È brutto se dico che lo vorrei qui?" Non vorrei essere offensivo, ma vorrei Hoseok quà, per godersi la nascita di sua figlia.
"No, non mi offendo...rilassati adesso." Mette da parte il telefono, viene a sistemarmi i capelli.
"Un abbraccio?" Dico coi lacrimoni. Sono sfinito, vorrei essere abbastanza tranquillo da riuscire a dormire.
"Certo." Mi stringe a se, mi accoccolo contro di lui.
"Adesso posso sapere come sta veramente? Se è vivo o morto?"
"Lo sai, è stabile." Continuo l'abbraccio, ne ho bisogno, come non mai.
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Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]
Fanfic"A volte tutto non è come si crede, le persone nascondo piú di qualche ricordo, piú delle paure. C'è chi si nasconde bene, non lasciando trapelare nulla. Perchè ci sono realtà nella realtà, a volte anche le piú incredibili. È u problema cosí grande...