Vero

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Alla fine finiamo sempre senza vestiti, ma questa volta è stato diverso. Questa volta è stato molto piú intenso, piú profondo. Anche se con lui non oserei dire di aver mai fatto del semplice sesso. La nostra è piú una danza di piacere, ci siamo aggrovigliati l'un l'altro, traballanti sui materassini.

Adesso siamo un pò brilli, abbiamo appena finito di cenare e siamo all'interno della tenda. Si sta benissimo quà dentro. L'abbiamo riscaldata per bene con tutto quel movimenti. Siamo a petto nudo, entrambi, giusto i pantaloni abbiamo avuto la decenza di metterci. Lui vuole giocare a carte, io voglio solo baciarlo, però ci sto provando a giocare a carte.

"Sono dello stesso segno. Concentrati." Ride, tira la testa all'indietro e rispedisce il mio tris di sette indietro. Me lo lancia contro il petto. Il vino era buono, ma adesso gira la testa ad entrambi, soprattutto a Jimin. Ha le gote rosse, si dondola avanti e indietro, semi ubriaco. È bellissimo. Non è abituato a bere, immagino. Dopo qualche coccola, sarò contento di farlo dormire.

"Come faccio a concentrarmi con te davanti? A petto nudo?" Protesto. Lui continua a ridere e si accascia sul materassino. È stanco. Anche io lo sono. Questa tenda ci ha fatto dannare.

"Io cosa dovrei dire?" Torna su con un guizzo. Punta il dito contro di me. Provo ad addentarlo per gioco, ma lo ritira.

"Non lo so cosa dovresti dire."

"Non lo so nemmeno io." Dondola un pò, poi singhiozza. Cerca la sua tazza, ma è vuota, la versata prima, fortunatamente non c'era nulla dentro.

"Mi passi l'acqua? Sono un pò ubriaco. Giusto un pò." Gli passo la bottiglietta. Ora si butta a braccia aperte sul materassino, fissando il soffitto. Il suo corpo è bellissimo. Mi mordo il labbro.

"L'acqua...al volo." Dopo l'avvertimento gliela tiro sulla pancia. Scatta e l'afferra, tira su il collo e beve. Poi me la restituisce. Io lascio perdere le carte e mi avvicino a lui, toccandogli la pancia. Non ho intenzioni losche, lo sto solo accarezzando, anche perchè è ubriaco, non me la sentirei mai di fare qualcosa.

"Vuoi dormire? Per me possiamo portare il cibo fuori e farci una bella dormita." Soffio l'aria sulla sua pancia, facendo le classiche pernacchie. Il ragazzo si arriccia, pieno di risate. Mi tira una pacca amichevole sulla spalla.

"Smettila, Hoseok." Ride, pronvando a scappare dal mio solletico. Quando mi minaccia di poter rimettere tutto, lo lascio scappare sulla punta del materassino, purtroppo va piú avanti e sprofonda dietro, fra la tenda e il nostro giaciglio per la notte. È andato. Completamente.

"Tutto bene?" Jimin alza il pollice all'insù e poi risorge da dietro al materassino, accasciandosi di nuovo, a stella marina.

"Porto le ultime cose in casa, poi torno, ok?" Annuisce copiosamente. Io raggruppo tutto il cibo presente, il padre di Namjoon ci ha consigliato di non lasciarlo nella tenda. Prendo la mia giacca, me la tiro sopra alla bell'e meglio e porto tutto in casa, bottiglia di vino vuota inclusa. Prendo una torcia e provo ad illuminare il tragitto. Il freddo mi da uno schiaffo, nella tenda si è reato un ecosistema con un clima sicuramente piú caldo. Che freddo. Zampettp via nelle mie ciabatte, in mezzo al buio e gli alberi. Mi infilo in casa alla velocità della luce e adagio tutto sul tavolo. Molto piú leggero scappo di nuovo fuori. Fa freddo cazzo. Eccome se fa freddo. Apro la zip, mi butto dentro, Jimin si sta aprendo i sacchi a pelo. Ne ha già steso uno sul materasso. Mi ci butto sopra, a peso morto, facendo rimbalzare pure lui che ride. Adoro questa risata. Si sta lasciando proprio andare. Mi tira l'altro sacco a pelo, lo apro. Stasera dormiremo insieme. Cosí, se fa freddo, dormiremo al caldo.

"Posso dormire in mutande?" Chiede, slacciandosi i pantaloni e rimanendo in boxer.

"Ormai, hai fatto tutto da solo. Per adesso rimango in pantaloni."

Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora