Stanchezza

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[Il giorno dopo]

Guardo la fila di pacchi. Sono tutti libri, visti e spediti immediatamente a Jimin.

"I vostri corrieri sono molto efficienti." Mi ha chiamato, appena sono arrivati.

"Ho usato la parola urgenza. Funziona. Tieni." Mi viene lanciato contro il petto un vecchio libro. Lo prendo con delicatezza. Pare cosí delicato, da squagliarsi nelle mie mani. Jimin ha già iniziato a leggere.

"Lascerò una piccola parte a Minho, se non è un problema." È incinta e dannatamente determinato, dovrei dire. Lo guardo, intento a leggere un libro. Poi lo riassetta, era al contrario. Trattengo a stento una risata.

Mi ha visto, quando sono impazzito, gli sono pure andato in contro. Lui non sa quanto ha rischiato. Non lo sa. Oppure non lo accetta. Io sono una bestia che va oltre al suo pensiero. Non sono una cosa normale. Il demone lo ha pure caricato, e niente. Anche se, immagino che la bestia non gli avrebbe mai fatto niente, visto che nella pancia ha il suo erede.

"Reincarnati giusto? E...come si chiamavano gli altri?"

"Maledetti?" La gioia del bambino; o dovrei dire bambina, visto che il demone mi ha già detto il sesso del feto, è stata distrutta dalla parte di me che piú odio. Io veramente mi sento felice, non vedo l'ora di stringere mia figlia, il problema...sono io. Non riesco ad essere molto positivo in ambito.

"Che bel nome. Qua non c'è niente." Scruta bene le parole davanti a se, strizza gli occhi. Non avrà mica bisogno degli occhiali? Io apro il mio libro, vado all'indice. Le parole si leggono veramente male, il libro ormai si è ossidato, le parole risultano un tutt'uno con il colore della pagina. Sono costretto a scorrere e leggere direttamente i capitoli. Uno ad uno. Fra le mie mani non emerge niente che si avvicini minimamente al demone. Lo poso vicino all'altro libro, rigettato da Jimin.

"Scusate? Eccomi, e quà che ritiro il mio pacco premio?" Sbuca anche lui, il grande e vecchio Minho. Tutti molto veloci quà. Jimin non lo ferma nessuno. Gli sono grato, veramente. Quel ragazzo, dalla faccia cosí innocente e bambinesca, ha una determinazione addosso. È proprio questa la sensazione che mi ha dato quando l'ho incontrato la prima volta e continua a darmela.

"Si, venga." Questi due continuano a darsi del lei, mi fa strano ogni volta che li sento. Smetteranno mai? Si conoscono, porca miseria. Jimin indica uno scatolone.

"D'accordo. Piega le gambe, bravo Minho. Preso, ci vediamo appena ho trovato qualcosa." Si gira, dondola per il peso della scatola.

"Vuoi una mano?" Chiedo, lui nega con la testa e continua la sua traversata. Chiude la porta con il gomito e sparisce.

"Ma perchè continuate a darvi del lei?" Domando, giustamente per l'ennesima volta. Non riesco a comprendere. Jimin sorride, scartando un altro libro.

"Non lo so, mi piace cosí." Mi guarda, faccio spallucce. Come vuole. Prendo un nuovo libro. Questa volta l'indice si legge perfettamente, visto che è piú recente. Scorro con le dita i vari capitoli. Niente di interessante, almeno cosí sembra. La maggiorparte parla di divinità nordiche e leggende di quelle parti.

"Niente. Sono stati veloci, ma ho paura che non abbiano mandato i libri giusti." Ripone anche il terzo. Io vado avanti, aumentando la pila di libri vicino a Jimin. Lui si alza, e va a sistemarli sul tavolo. Nel mentre, forse scorgo qualcosa di interessante. Un capitolo sui demoni. Molto interessante.

"Trovato qualcosa?" Annuisco. Per adesso il paragrafo parla in generale, suo vari tipi che si possono trovare. Mi si secca la gola, leggendo le varie tipologie. Se esisto anche io, anche alcune di queste esisteranno. Come il demone a due teste, che vive e parla nel corpo dell'ospite e talora si trasforma in una specie di mezza chimera.

Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora