Scorto Jacob nel mio ufficio. Lo vedo nervoso. So già di cosa parleremo, se ne vergogna un pò. Certamente lui non è venuto qui gratuitamente. Me ne ha parlato, ma è una cosa che non riesce a fare. Spero di rendergliela il piú facile possibile. Lo faccio entrare. Libero pure Zeus, che inizia a scandagliare il mio ufficio in lungo e largo.
"Non fare quella faccia." Lo canzono. Pare in pena.
"Sai che odio fare queste cose." Chiudo la porta dell'ufficio. Va davanti alla mia scrivania, non si siede, sta in piedi.
"Gli esseri umani non campano d'aria. Lo sai anche tu." Mi siedo alla mia sedia, lo guardo ridendo. Ormai è come un amico. Anche se è piú un salvatore per me.
"Io...non ci riesco, ok. Io lo farei gratis, però..." È proprio in pena. Non è una situazione che lo mette a suo agio.
"Non avere paura. Dimmi pure. Sarò piú che contento di aiutarti. Mi hai sempre salvato la vita." Lo guardo, indicando la sedia. Questa è la verità.
"Queste cose non andrebbero collegate ai soldi." Sconfitto sprofonda nella sedia. Zeus viene a salutarlo, gli lecca la mano e si fa accarezzare. Compare pure Ploppy che attacca giocosamente il lupo.
"Lo so." Mi guarda, poi abbassa lo sguardo.
"Ti ho parlato di casa nostra, quella che stiamo ristrutturando." Me ne ha parlato, qualche volta lo sentivo argomentare con sua moglie per i lavori. In quei momenti si vedeva chiaramente che sarebbe voluto starle accanto e non lasciarla sola con gli operai.
"Si, me ne hai parlato."
"La casa non è ancora finita, sono usciti problemi su problemi. Le tubature sono da rifare." Compatta le mani insieme, non mi guarda in faccia, si osserva le gambe. Almeno sta parlando.
"Continua." Lo devo spingere. I due duabus rotolano sul pavimento. Chiedo a Zeus di fare meno casino, e si calma.
"La banca ci ha bloccato i prestiti. Non sono piú disposti ad aiutarci. Mia moglie è piena di debiti. Io volevo chiederti se..." Lo ascolto. E come se gli stessi estirpando un dente.
"Mi chiedevo se potevi farci un prestito." Questo non me lo aspettavo. Cioè, si, ma perchè un prestito? Quando posso estinguere i sui debiti e aiutarlo a ristrutturare. Inclino la testa, lui mi guarda. Gli pesa, nell'anima. Compare pure Ploppy per dargli supporto.
"Un prestito quanto grande?" Prima di preparare l'assegno voglio vedere cosa dice.
"20 mila? Però non so quanto frequentemente potrò ridarteli. Li voglio sulle mie spalle, mia moglie ha già troppo peso. A me non li danno perchè giustamente non ho un lavoro. Capisci." Sbuffo, aprendo il cassetto della scrivania. Il blocco degli assegni e li che mi guarda. Lo sollevo e lo poso sul tavolo. Il suo ragionamento non torna, sarà che sono abituato a contrattare e firmare assegni. Ma fra tutto quello che poteva chiedermi, mi chiede un prestito di soli 20 mila? Sbuffo.
"Cosa?" Si muove malamente sulla sedia.
"Sei un pessimo imprenditore." Mi guarda accusando tutta l'ansia del momento.
"P-perchè?" Nego con la testa.
"Non ti darò un prestito." Lo guarda, mi guarda. Intanto scrivo la cifra.
"Che significa?" Firmo l'assegno, lo strappo e glielo metto in mano. 500 mila dovrebbero bastare?
"I debiti non sono buoni. Credo siano abbastanza per estinguerli e continuare i nuovi lavori e una bella vacanza." Prende il foglio fra le mani, continua a guardarmi con diffidenza. Lo legge. Sbianca. Posando immediatamente l'assegno sul tavolo.
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Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]
Fiksi Penggemar"A volte tutto non è come si crede, le persone nascondo piú di qualche ricordo, piú delle paure. C'è chi si nasconde bene, non lasciando trapelare nulla. Perchè ci sono realtà nella realtà, a volte anche le piú incredibili. È u problema cosí grande...