Leggero

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[La mattina dopo]

"Buongiorno, è sveglio?" Chiedo a Minho, che sta passando per il corridoio. Stanotte ho dormito benissimo, ho dovuto accudire Melanie un paio di volte, ma è rimasta tranquilla e io sono caduto nel sonno molto facilmente. Ho lasciato Suga a dormire. È presto, non ho voluto svegliarlo.

"Guarda come dorme. Si, papà è sveglio, eh." Osserva la piccola nella culla, si, dorme, come un sasso. Non la porterò dentro. Ieri Hoseok mi sembrava molto confuso. Se vorrà vederla, basta che io vada fuori. Arrivo alla stanza, parcheggio il bolide vicino alla porta, gli metto i freni.

"Siamo qui dentro, non scappare." Le accarezzo la guancia molto velocemente. Cosí morbida è tonda, devo trattenermi dal morderla. Apro la porta, fortunatamente non c'è piú il suono di quel macchinario diabolico. Grazie a quel sogno, credo di averne sviluppato una fobia.
Appena entro lo vedo seduto, hanno alzato il materasso per farlo stare su. Catturo subito il suo sguardo, assieme a quello dell'infermiera.

"Buongiorno."

"Giorno." Annuncio col capo. La mia voce è ancora gracchiante per il sonno.

"Ciao." Dice Hoseok, completamente accasciato sul materasso. I suoi occhi però sono piú svegli oggi.

"Ciao." Mi avvicino al letto, al solito posto, alla sua destra. Allunga subito una mano, non perdo tempo a stringerla. È un miracolo. Il suo calore, i suoi occhi ed ogni respiro, seppur pesante che sia. Vederlo sveglio, capace di comprendere, è una liberazione. Non darò piú per scontata la sua presenza. Non che prima lo facessi, ma adesso so, quanto sia volatile il tutto.

"Mi puzza l'alito, ma un bacio? Che ne pensi?" Dopo che è morto, è risorto, con quattro proiettili nel corpo, è rimasto sempre lo stesso. Non c'è bisogno di chiedere. Poso le mie labbra sulle sue.

"Vi lascio soli." Dice l'infermiera, uscendo dalla stanza. La guardo un pò imbarazzato.

"Dove scappi." Hoseok mi prende per la maglia e per finire il bacio, a stampo. Non va oltre.

"Stavo aspettando la colazione, ma a quanto pare sei tu il mio snack." Fa un sorriso sgangherato, accasciandosi nel letto stanco.

"Sempre il solito." Mi metto a sedere sulla poltrona. Quanto è bello, quando è vivo.

"Certo, non ti aspettare che qualche proiettile mi faccia migliorare." Inizia a tossire.

"Con calma." Lo rimprovero.

"Ricordi qualcosa?" Gli servo il bicchiere d'acqua, che qualcuno aveva abbandonato sul tavolo. Lo beve piano. Fa ancora fatica a respirare.

"Qualcosa, ma è tutto molto confuso. Ricordo solo che dovevo portarti in ospedale, perchè si erano rotte le acque." Allunga una mano verso la mia pancia.

"Ed era cosí, poi tutto è cambiato in un secondo. Pensavo mi fossi morto davanti agli occhi, credevo di aver perso pure lei." Mi tocco il lato ferito, scopro la pancia, perchè se no, non capisce. Sgrana gli occhi.

"Allora non li ho presi tutti." Vuole delle manate? Nego con la testa.

"Un proiettile in piú, e non saresti stato qui, Hoseok." Lo rimprovero il giusto.

"Non posso prenderli tutti io?" Scuote la testa, cercando di fare un sorriso sornione, ma ne viene fuori uno mezzo suonato.

"No e non ci provare mai piú, veramente."

"Lo farei altre dieci volte." Ed è serio.

"E io ti prenderei a schiaffi tutte e quante le volte." Mi mordo un labbro, so che lo rifarebbe, anche io lo farei con lui. Ma non voglio perderlo. Adesso è qui, non può giocare con la sua vita, per me.

Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora