Siamo nella sala da pranzo, le pizze sono già arrivate e disposte sul tavolo, io ho preso una semplice margherita, Jimin la sua triplo formaggio, o qualcosa del genere. Gli do un leggero paffetto sul sedere prima di sedermi. Invece, Minho, ha la sua pizza, si, ma non la degna di uno sguardo. Fra le mani ha il mio portatile, con tanto di tablet e telefono. Sta cercando, ancora. Io ho disconnesso il cervello da quella storia, giusto per riprendermi, lui non pare volerla mollare.
"Buon appetito." Bofonchia non alzando gli occhi dallo schermo. Sospiro prendendo una fetta. Jimin l'ha ordinata anche per il personale presente, stasera si prenderanno una serata libera.
"Buon appetito." Jimin afferra la sua prima fetta e la divora, io vado con calma.
"Non è facile..." Mormora Minho, provando ad afferrare una fetta di pizza senza guardare. Sposta la mano finendo nella mozzarella, con i funghi.
"Piú a destra, ancora...ecco." Gli do indicazioni. Finalmente arriva alla sua prima fetta, e si unisce a noi. Anche se il computer è piú interessante di tutto. Scambio un'occhiata veloce con Jimin, ma non mi guarda, anche lui è attento a Minho. Io sono un pò stanco, mentalmente, voglio solo mangiare. Ma non posso, nè ho il coraggio di lamentarmi, se non fosse per loro, forse sarei ancora nella serra a morire dentro. Sposto la scatola della pizza a Jimin, per dargli fastidio. Lui mi guarda stranito con le guance piene. Si vendica dando un colpetto alla mia scatola.
"È un problema se faccio una chiamata?" Nego con la testa. La pizza è cosí buona. Anche Jimin sembra apprezzare.
"Vai pure." Lo incalzo. Ha già il telefono in mano. Avvia la chiamata. Usa il suo nome, non il mio questa volta. Non pare convinto delle sue parole, né entusiasta della chiamata. Però scrive comunque qualcosa sul ipad.
"Ho capito, la ringrazio." Pigia il tasto col mignolo, visto che ha in mano la pizza.
"Come si trovano le persone comuni? Sono abituato ad aziende, avvocati, dirigenti. Non un esperto di Duabus o come diamine si chiama." Sospira sconfitto. Ha ragione. Parliamo sempre di quello, o comunque abbiamo contatti o nomi di aziende.
"Social media? Cosa ne pensate?" Mormora il nanerottolo con le gote piene. Adesso si beve della Coca-Cola, scrupolosamente senza caffeina. Me ne servo un pò pure io.
"Ottima idea. Facebook? Andrà bene? Mi hanno detto che è un uomo intorno ai sessant'anni anni." La pizza viene rigettata al suo posto, mentre controlla la sua nuova ricerca.
"Buona fortuna, ce ne saranno un migliaio con il suo nome." Forse dovrei aiutarlo anche io, ma adesso? Ho fame.
"Eh infatti. Allora, località irlanda. Bhe, molto generale come ricerca, ma almeno un pò di persone se ne vanno. Questo troppo giovane, questo pure. Forse questo. Gli invio un messaggio. Bene." Digita i tasti velocemente, scandendo un ticchettare bene intonato. Io guardo la mia pizza. Con tutto questo movimento da parte sua, mi sento incredibilmente inutile.
"Mi farò un pò di nuovi amici su facebook." Bofonchia Minho, che armeggia come un disperato sul suo pc.
"Com'era?" Chiedo dopo qualche minuto, quando nella scatola di Jimin è rimasta solo una fetta.
"Molto buona." Si tocca la pancia soddisfatto. C'è anche la bimba lí dentro.
"Comunque, posso chiederti una cosa?" Annuisce afferrando la fetta finale.
"Se in qualche modo, si potesse sapere il sesso del bambino. Lo vorresti sapere adesso?" I suoi occhi si spalancano, ci pensa un pò, poi fa una faccia strana come a dire "ah già".
"Forse me lo hai già detto, ma non ne ho conferma...però." Alza un dito, se lo mette sopra la bocca.
"Capisco e comprendo."
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Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]
Fanfic"A volte tutto non è come si crede, le persone nascondo piú di qualche ricordo, piú delle paure. C'è chi si nasconde bene, non lasciando trapelare nulla. Perchè ci sono realtà nella realtà, a volte anche le piú incredibili. È u problema cosí grande...