[dopo qualche ora e un "bagno"]
"Stanno per arrivare? Vero?" Sono davanti ad una finestra, da circa quindici minuti da quando mi hanno comunicato che sono vicini. Sono una molla, il bagno con Hoseok ha sortito il suo effetto, ma tutto si è vanificato alla notizia. Sono tutto un nervo. Ho paura e non so bene di cosa.
"Si, sono molto vicini, dovresti vederli a momenti." Hoseok si accosta a me, ha cambiato giacca, è diversa, sempre nera ma piú elegante, con sotto una camicia blu. Sta benissimo. Si è pettinato, si è agghindato per l'incontro. Io mi sono messo una camicia di flanella, con un pò di profumo rubato giustamente ad Hoseok. Passa una mano sul mio fianco.
"Eccoli?" La voce mi si spezza. Due macchine si stanno avvicinando all'entrata. Le guardie se ne stanno occupando.
"Si. Non aspetto nessun'altro." La presa sul mio fianco si fa piú forte.
"Cazzo." Lo dico proprio, bello forte. Lui mi bacia la testa.
"Già, cazzo." Le guardie fanno uscire dalla macchina varie persone. Vedo una donna.
"C'è mia madre..." Esclamo, inutilmente visto che era scontato, ma non posso farci niente visto che esce in automatico.
"Ector...Philip, Jungso...Sono tutti? Perchè?" Sibilo sorpreso. Sono venuti tutti? Per me? Davvero? Hoseok mi scompiglia i capelli.
"È un bene no?"
"Non lo so. Credo di si. La cosa mi mette ansia però." Mi mordo un labbro. Le guardie stanno controllando la macchina. Mio fratello Ector si mette dietro a mia madre.
"Anche a me. Un principino riesco a reggerlo, quattro? Non sono sicuro." Lo sento ridacchiare. Il suo fiato caldo arriva sotto al mio collo e mi bacia. Mi desta. Mi volto a guardarlo.
"Non mordiamo. Almeno credo." Gli butto le braccia intorno al collo e lo abbraccio. La situazione è stressante anche per uno come lui. Immagino sia strano avere cosí tante persone in casa, sopratutto di questa tipologia.
"Tu mordi. Non dire bugie."
"Io mordo? Ahhh. Forse io si." Scosta la camicia, si indica poco sopra la clavicola. Vedo un segno rosaceo. Colpa mia. Lo ammetto. Mi piace morderlo e a lui piace essere morso.
"Farò finta di niente. Andiamo? Stanno entrando?" Le macchine lo distraggono piú di me. È il momento di andare.
"S-si. Andiamo." La gola mi si chiude, a malapena deglutisco. Mi prende per mano, la stringo, faccio un bel sospiro. È il momento di riprendersi parte della mia vita, spero solo che questa non sia tanto corrotta o che mi sputi in faccia acido. La serie di domande che ha ronzato nella mia testa per tutto il giorno, troverà risposta.
Scendiamo la prima rampa di scale, li faremo entrare dalla porta principale, il che mi confonde visto che non ci passo quasi mai. Minho e i servienti ci hanno anticipato, il primo ci fa un cenno del capo e apre la porta. Ha fatto come Hoseok gli ha detto, è sparito per tutto il giorno facendo la sua comparsa adesso.
"Ci siamo. Pronti?" Chiede ai presenti, si sofferma con lo sguardo su di me. Annuisco poco convinto. Nel frattempo, fuori si sente un gran vociare. Minho esce, Hoseok allenta la presa. Lo guardo confuso, non volendolo lasciare.
"Non è un problema." Gli comunico.
"Sicuro?"
"Sicuro." Riprende la presa, accarezzomi le nocche. Lo verranno a sapere. Voglio dirli di Hoseok, meglio se vedranno coi loro occhi.
"È un piacere ricevervi, vostra altezza. Per di quà." L'ansia scavalca il mio stomaco e mi passa lungo tutta la schiena. Sono paralizzato. Hoseok stringerà una mano molto sudata.
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Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]
Fanfiction"A volte tutto non è come si crede, le persone nascondo piú di qualche ricordo, piú delle paure. C'è chi si nasconde bene, non lasciando trapelare nulla. Perchè ci sono realtà nella realtà, a volte anche le piú incredibili. È u problema cosí grande...