Legato

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"Cazzo." L'unica parola che il mio cervello riesce ad elaborare. Jimin sembra essere d'accordo. Minho sta andando su e giú per il corridoio, tutto attento alla chiamata.

"Segnatevi, Edward Colle. Prendi il telefono." Accorre verso di me, faccio come dice, digitando le lettere su una nuova nota. Quel colosso, quel quadro, sono esseri umani quei lupi? Non erano solo i cani di mio nonno? Perchè mio padre non mi ha mai detto niente a riguardo.

"Ok, lo contatteremo il prima possibile, vi ringraziamo." La chiamata si chiude.

"Non avevano i contatti, solo il nome. Dovremmo cercarlo in irlanda. Non so nemmeno da dove cominciare? Da dove comincio? Perchè guardate tutti e due là." Jimin mostra la foto del quadro all'altro, questo si aggiusta gli occhiali.

"Sono uguali?" Chiede. Annuisco.

"Quello non era mio nonno?" Domando.

"Dovrebbe." Solo lui aveva queste manie di protagonismo, per farsi fare un quadro cosí grosso.

"Mio nonno era la mia stessa cosa, un duabus? E quei cani? Sono cani o Duabus." Gli occhi di Minho si strizzano, pensa. Lo vedo che il suo cervello è occupato a pensare ad altro. Lui è già a ricercare questo uomo.

"Non so figliolo, tuo nonno non l'ho mai conosciuto."

"Morto per infarto...cosí dicono. Come sarà morto veramente? Ma cosa avrà detto a mio padre." Due manine mi passano sulla pancia e si acchiocciano. È jimin che mi abbraccia da dietro.

"Non lo so, non lo so. Troppe cose Hoseok. Intanto occupiamoci di quell'Edward...a proposito, so chi chiamare. Aspettatemi qui." Si aggiusta velocemente gli occhiali e scappa. Tutto troppo veloce, tutto troppo in fretta. Jimin stringe l'abbraccio dietro di me. Mi volto, ruoto fra le sue braccia. I suoi occhi sono puntati su di me, si aspetta una reazione.

"Il mio cervello sta esplodendo, non so se si nota." Sbuffa e mi abbraccia.

"Penso che sia una motivazione piú che giusta. Ci servono giusto un paio informazioni in piú." Interrotto l'abbraccio mi guarda preoccupato. Tiro un sorriso.

"Dobbiamo sopratutto...capire se è la stradra giusta." Veramente, è come se mi avessero resettato il cervello. Mi sento stupido, per un certo verso. Perchè siamo finiti in una strada inutile. Perchè non c'è niente in questa famiglia che testimoni nulla? Di mio padre sono solo rimasti i segni degli artigli sui corpi, che la scentifica non è riuscita a spiegarsi. Di mio nonno non mi è mai pervenuto nulla. Figuriamoci. Tutto nascosto, come se non fosse mai esistito. Nemmeno delle vecchie famiglie. Dopo la morte di mio padre, tutto quello che è rimasto era il sapere di alcuni servienti e di Minho. Fonti non molto attendibili. Ma perchè non lasciare nulla a me?

Io e Jimin torniamo nella sua stanza, riprendiamo i libri già visti, questa volta con qualcosa di nuovo da cercare. Una nuova strada.

"Sei sicuro di non voler fare una pausa? Decente?" Ha già un nuovo libro in mano, nemmeno mi ha sentito. Tutto concentrato sulle parole, salta di pagina in pagna. È curioso, forse non gli serve nemmeno una pausa. Mangiamo i libri, trovando molte piú informazioni di quanto ci si aspettasse. O forse è cosí perchè di questo esse non ne sappiamo proprio niente? Io leggo le righe, sentendomi completamente discostato da questo essere. Sono saltato da un fronte all'altro. Da un demone che fa il parassita per godersi la tua anima, a un Duabus che non è nient'altro che un compagno di guerra, se non compagno di vita quando questa è finita. Un essere neutrale...quasi come un animale domestico, ma molto di piú, perchè è dentro di te. Minho torna e rimane affascinato dai nostri racconti, borbotta qualche parola a destra e sinistra. Io sono quà, leggo, ma in realtà vorrei sbattere la testa in un muro.

Less Than Anybody Pt 2 [Omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora