Capitolo 4

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Dopo l'uscita del dottore, nessuno parla. Dopo un lungo silenzio imbarazzante, Carola per fortuna interviene

"Ora usciamo tutti fuori che Mattia deve riposare"

Christian fa per andarsene, ma una mano sul polso lo blocca.

"Chris, io..."

"Ne parliamo dopo riposati ora"

Sta per uscire dalla stanza, ma la voce di Mattia lo ferma.

"Mi aiuti a lavarmi per favore?
Mi tremano ancora le braccia e le gambe. Da solo non riesco"

Christian si gira e non riesce a resistere a quegli occhi da cucciolo.

"Va bene. Andiamo"

Il biondo prova ad alzarsi in piedi ma non ha la forza per farlo.

"Aspetta ti aiuto io"

Lo prende in braccia a mo di sposa e lo porta verso il bagno per poi appoggiarlo delicatamente sulla sediolina posta nella stanza.

Apre il rubinetto della vasca e prende anche qualche candela profumata.

Poi si avvicina a Mattia e inizia a spogliarlo.

"C-cosa stai f-facendo?" chiede il biondo imbarazzato.

"Ti sto spogliando" dice con molta nochalance mentre gli sta togliendo i pantaloni.

Arrivato all'ultimo indumento ovvero le mutante si blocca.

"Queste le posso togliere io" dice Mattia con la faccia ancora più rossa di prima.
"Girati"

"Ma sei serio?! Hai vergogna di me?"

"Si. Qualche problema?! GIRATI" dice con un broncio sul viso.

"QUANTO CAZZO È ADORABILE!"pensa Christian.

"H-ho fatto"

Quando il moro si gira vede Mattia che lo guarda da basso con ancora il broncio seduto nella vasca con le gambe piegate verso il petto.

"Non pensare a cose sconce.Non farlo Christian. Non cedere"

Si siede dietro Mattia sulla piccola sedia, prende lo shampoo e inizia a massaggiare la cute del ragazzo che fa versi che ascoltati ad occhi chiusi sono tutt'altro che innocenti.

"Mamma mia questo mi vuole proprio portare al limite. Gesù dammi la forza"
pensa disperato Christian.

Dopo aver tolto lo shampoo dai capelli, prende il bagnoschiuma tra le mani e le appoggia sui pettorali.

Mattia a quel contatto si irrigidisce.
Tutte le parti del corpo toccate da quelle mani sembrano andare a fuoco.
Era andato in tilt. Non riusciva più a capire niente. Non si accorge nemmeno di esser uscito dalla vasca e di aver indossato l'accappatoio.

Christian prende un asciugamano e lo strofina sui capelli fradici per asciugarli un po' mentre Mattia osserva tutti i suoi movimenti.
Osserva il suo viso allungato. L'espressione concentrata.
Le lentiggini che coprono il naso e parte delle guance.
Gli occhi marrone chiaro . Le labbra sottili e rosee.

"Perché mi stai fissando?" chiede il maggiore a bassa voce per non spezzare quella bolla di tranquillità creatasi attorno a loro.

"Non ti sto fissando . Ti osservo"dice Mattia come se fosse una cosa ovvia.

"E perchè lo fai?"richiede il moro divertito dalla risposta precedente del piú piccolo.

"Perchè sei bello"

Quelle parole fanno rimanere di sasso per la seconda volta Christian che arresta tutti i suoi movimenti.

"Anche tu sei bello "risponde fissandolo negli occhi .
Quegli occhi grandi e di un bellissimo color blu mare dove sembra esserci una calamita.
Non riuscirebbe a smettere di guardarli neanche se volesse.

I ragazzi senza rendersene conto avvicinano i loro visi fino ad arrivare a 3 centimetri di distanza.
Lo sguardo di Mattia alterna tra gli occhi e le labbra di Christian.
E la stessa cosa fa il maggiore.

"RAGAZZI È PRONTOOO"

La voce di Flaza interrompe il momento bruscamente facendoli sobbalzare dallo spavento

"Chris forse è meglio che tu..."

"Sisi ora...ora vado a dopo" e in imbarazzo se ne va.

"Che cavolo stavo per fare" pensano entrambi allo stesso momento.

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Appena Mattia entra in cucina, tutti gli occhi sono puntati su di lui.

"Ragazzi non mi guardate così.
Non sono mica morto"

"Oggi siamo tutti al suo servizio sig. Zenzola" dice Carola fingendosi una cameriera.

"Oh ma che onore" risponde sarcastico il biondo.

"Basta scherzare. Ora mangia questa buonissima e succulenta fetta di carne e non lasciare neanche un pezzo" dice Christian con rimprovero.

"Va bene, papà" risponde Mattia prendendolo in giro

"Coglione" dice il moro per poi dargli uno scappellotto dietro la nuca.

Dopo aver finito di mangiare i due ragazzi tornano in camera.
L'espressione di Mattia diventa subito più cupa e preoccupata.

"Chris?"

"Mh?"

"Dobbiamo parlare...di quello che è successo oggi"

"OK allora perché non hai mangiato in questi giorni?" chiede il ragazzo addolcendo da subito la voce.

"L'ansia mi faceva vomitare tutti quello che ingerivo quindi mi sono limitato a cose secche e leggere"

"Matty perché non me ne hai parlato?
Lo sai a me puoi dire tutto"

"Io non......non volevo sembrare il debole della situazione che chiede sempre aiuto. Volevo farcela da solo ma come sempre non ci riesco"

"Matty non è da deboli chiedere aiuto.
Siamo essere umani non siamo indistruttibili.
Quando avrai problemi di ogni tipo anche le cose più stupide, non farti problemi a chiamarmi"

"Guardami negli occhi.
Ricorda io ci saró sempre per te.
Sono stato chiaro?"

"Chiarissimo" risponde Mattia con un sorriso a 72 denti sulle labbra.

"Christian volevo chiederti..."

"Dimmi"

"Non sei arrabbiato con me vero?" chiede il ragazzo dondolando sui talloni.

"No certo che no"

"Allora se ti chiedo di dormire insieme tu dici sì?"

Dopo quelle parole il moro scoppia a ridere facendo preoccupare Mattia.

"Ho detto qualcosa che non va?"

"Tu ci hai messo tutto questo tempo tempo per chiedermi se volevo dormire con te?"

"Si?" dice il minore ancora più confuso.

"Certo che puoi non hai bisogno di chiedermelo"

Una volta sotto le coperte, si sistemano come avevano fatto la notte precedente per poi addormentarsi.

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Questo è il quarto capito spero vi sia piaciuto.

💙

FIRST LOVE//zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora