Capitolo 63

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I giorni passano e arriva finalmente il giorno di Natale.
Sono le 9 del mattino e quattro figure si aggirano nella cucina della casetta ancora buia mentre tutti gli altri ragazzi.

Sono Carola, Mattia ed Lda armati di pentole, padelle e mattarelli e Alex seduto sulla sedia che li guarda scocciato mentre prende il suo amato caffè.

"Ragazzi siete pronti ?"dice Carola sottovoce 

"Prontissimi" dice Mattia con le due padelle in mano

"Non ce la fate proprio a fare non fare gli stupidi? Anzi mi correggo ad essere stupidi" dice Alex serio in volto con tono quasi di rimprovero.

"Ja Alè ,non fare il guastafeste" dice Luca con il solito accento napoletano

"Sei sicuro che non vuoi unirti anche tu?" chiede Mattia

"Si dai sarà molto divertente" lo supplica la ballerina 

"Sono troppo intelligente per queste cose e poi non voglio trovarmi un decina di ragazzi pronti ad uccidermi per averli svegliati in modo così rude e barbarico" risponde Alex posando la tazzina sul tavolo.

"Mamma mia come sei antipatico. Bastava un no" dice indispettita Carola.

"OK al mio via iniziamo" continua riferendosi agli altri due ragazzi.

Si avvicinano al corridoio che portano alle camere e...

"ORA.È NATALE GENTE SVEGLIAAA" Carola seguita dai due.

"BUON NATALEEEE" dice Mattia facendo rumore con le due pentole.

"SVEGLIATEVI FORZAAAA" urla Luca battendo il mattarello sulle porte.

Mattia si dirige verso la camera verde pronto a svegliare Christian nel peggiore dei modi.
Ma una volta arrivato rimane deluso trovando il letto del maggiore vuoto.

"Cosa volevi fare di preciso con ste cose?" chiede Christian uscendo dal bagno strofinando un asciugamano sui capelli bagnati.

"Volevo svegliarti a suon di padelle ma non ti ho trovato nel letto" dice triste Mattia

"Mi sono svegliato appena te ne sei andato, la tua parte del letto era ancora calda" spiega il moro

" E menomale se no ti avrei parlato per tutto il giorno" continua incrociando le braccia al petto.

"Ma davvero? E io dovrei crederti? " dice Mattia divertito

"Vuoi scommettere?"

"È inutile farlo. Non riusciamo a stare lontano per 10 minuti, figurati un'ora"

Christian mette le mani sulla sua vita stretta portando più vicino il suo corpo al proprio.

Si avvicina pericolosamente al suo viso facendolo arrossire e mormora con voce roca "Hai ragione"

Il suo sguardo alterna tra i suoi occhi blu e le sue labbra carnose.

"E-ecco v-visto lo a-ammetti anche t-tu" balbetta il biondo

Per fortuna la voce di Luigi lo salva da quella scomoda situazione.

"CAROLA HAI ROTTO I COGLIONI.
PODA QUELLE CAZZO DI PADELLE E LASCIAMI IN PACE CHE VOGLIO DORMIRE"

"Forza Luigino è Natale non puoi rimanere a poltrire nel letto"

"È iniziata proprio bene la giornata" dice Christian con un sorrisetto sul volto.

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La giornata continua tra la preparazione del pranzo e lo scambio dei regali.
Mattia picchietta sulla spalla del moro per farlo girare verso di sé.

FIRST LOVE//zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora