Capitolo 29

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Luigi è appena tornato da lezione e entra nel giardino della casetta fischiettando .

Dei leggeri singulti provenienti da dietro l'albero principale bloccano il suo gioioso fischiettare.

Incuriosito si avvicina ritrovandosi la figura di Mattia a terra ,rannicchiato su stesso .
Quando il biondo nota il cantante cerca di ricomporsi nel modo più veloce possibile ,strofinando le mani sulla faccia per togliere le prove incriminanti del suo pianto.

Si schiarisce la voce e dice
"Ciao Luigi ,che ci fai qui?"

"Questa domanda dovrei farla io a te ,non credi?" risponde dolcemente Luigi ,sedendosi a terra a fianco al ragazzo.

"Volevo solo schiarirmi le idee e non pensare a nient'altro" mormora il minore guardando fisso davanti a sé.

Il cantante gli circonda le spalle con il braccio facendogli appoggiare la testa sulla propria spalla.

"Ne vuoi parlare? Sono a tua completa disposizione ,piccoletto" fa scherzoso nell'ultima parte ,pizzicandogli il naso .

A quel gesto a Mattia scappa un sorrisetto che rincuora l'animo di Luigi.

"Non penso di esserne in grado in questo momento" dice il biondo abbassando la testa.

"Tranquillo. Fai ciò che ti senti di fare"

I due rimangono cosi, in silenzio con un leggere venticello autunnale che muove il loro capelli.

Quell'atmosfera tranquilla da un senso di pace al ballerino per la prima volta in quella giornata.

"Gigi.."

"Mh?"

"Perché deve esserci sempre qualcosa che irrompe nella felicità che tanto desideriamo?"

Quella domanda spiazza il cantante che ,però ,non si fa trovare impreparato.

"In tante occasioni nella mia vita mi sono posto questa domanda cui non ho mai trovato risposta. Sai perché? 

Semplicemente non c'è. Per ognuno di noi è diverso . Tutti la pensiamo in maniera differente .
Per fortuna aggiungo. Io ho trovato la risposta che per me è giusta .Tu sei ancora piccolo e devi maturare però ..."

" Ma se hai solo 3 anni in più a me !"

"Stai zitto .Sto entrando nel personaggio del vecchio saggio e mi devo concentrare"

" Va bene .Continua"

"Stavo dicendo che tu sei ancora piccolo ma piano piano ,crescendo troverai anche la tua.

Io credo che se non ci fossero le sofferenze , le delusioni ,i sacrifici, l'amarezza , la vita non avrebbe più senso di esistere. Tutto quello che facciamo ,perderebbe tutto il suo significato.

Vivere diventerebbe noioso e monotono più di quanto a molte persone già sembra.
Tutto sarebbe uguale .

Cosa significa essere felice se poi non si può essere triste?

Che senso ha ridere se poi non si può piangere?

Da cosa devo rialzarmi ed essere più forte se non ho niente che mi butta giù?

Di cosa devo gioire se non ho niente per cui combattere?

Nella vita non deve mancare niente né gioie né dolori né felicità né tristezza né sacrificio né vittoria. Questo è il significato della vita per me"

Mattia lo guarda ammaliato da quel discorso che non credeva di poter mai sentire quel ragazzo pronunciare parole così profonde fino a questo momento.

"Grazie ,Zio Gigi"

Nel frattempo Carola li guarda orgogliosa seduta su uno dei divanetti all'esterno .

"Eh bravo il mio Luigino"

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Christian rimane in camera con lo sguardo fisso nel vuoto mentre la mente è inondata di domande.

"Cosa è successo ?
E' grave ?
Chi è la persona che ha chiamato?
Perché ha reagito così?
Cosa devo fare ora?
Devo raggiungerlo ?
Devo lasciargli i suoi spazi e lasciarlo sfogare?"

Questo è quello che continua a chiedersi il moro fino a far scoppiare la testa.

"Fra tutto bene? Ci sei?" dice Guido scuotendolo per le spalle.

Ma Christian sembra essere in un altro mondo.

"CHRISTIAN !OH!" esclama il ballerino per poi dargli uno schiaffo potente sul viso.

Il moro finalmente ritorna alla realtà.

"Finalmente, fra. Allora ci hai parlato? Ho visto che usciva fuori come un pazzo"

"Guido io non capisco più niente
Non so che fare " esclama con la voce incrinata.

Si butta sul letto nascondendo il viso nel cuscino.

Guido rimane incredulo al comportamento del moro che ha visto sempre composto e serio.

Si siede sul letto poggia la mano sulla schiena per accarezzarla e dice" Ehi tranquillo si sistemerà tutto"

"NO NO NON È VERO. VA SEMPRE TUTTO UN SCHIFO"

L'altro ballerino continua ad accarezzarlo cercando di dargli conforto.

"Ora però non ti abbattere così.
Vedi come vanno le cose fino a stasera. Poi deciderai come procedere.

Ricordi? NON SI MOLLA"

Quel espressione fa ridere il moro che dice "Grazie grande maestro"

"OH ma che onore" dice sarcastico Guido sorridendo.

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E' ora di cena e i due ballerini si siedono come sempre vicini ma tra di loro sembra esserci una barriera invisibile a dividerli. Non si fiorano neanche per sbaglio.

Non si guardano negli occhi neanche per un millisecondo.

Sul tavolo cala un silenzio imbarazzante e tutti gli occhi sono puntati su di loro.

Mattia per puro caso cerca di prendere una fetta di pane proprio nel momento in cui Christian fa la stessa cosa.

Quando le due mani si toccano, il biondo si ritrae come se si fosse scottato.

"Scusami" mormora il minore con lo sguardo basso.

Il moro ferito da quel gesto, finisce di mangiare velocemente per poi alzarsi di scatto e andare in camera.

Mattia continua a mangiare tranquillo come se nulla fosse successo.

Nessuno fiata. Si sente solo il rumore delle posate nei piatti. La cena continua così fino a quando tutti non si alzano dal tavolo.

"Buona notte" dice Mattia riferito a tutti per poi andare nella propria stanza.

Carola, Luigi e Albe lo guardano pietrificati.

"Ragazzi sapete cosa è successo?Fino a ieri sera scopavano e ora non si parlano?" chiede Albe

"Prima ho parlato con Mattia ma non ho capito precisamente cosa è successo ma quel che so è che è grave" dice Luigi mentre lava i piatti.

"Ho un brutto presentimento. Spero vivamente che sia errato" mormora Carola preoccupata per i due ragazzi.

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Questo è il 29esimo capitolo e spero che vi sia piaciuto.
Sinceramente non sono molto sicura di come abbia scritto ma vabbè fatemi sapere.

💙


FIRST LOVE//zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora