Capitolo 24

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"CHRISTIAN,ASPETTA " 

Mattia lancia il telefono sul letto senza chiudere la chiamata e si precipita di corsa fuori la stanza. Quando si trova nel corridoio del moro non c'è più traccia.

Corre da una parte a l'altra della casetta cercando il maggiore. Sembra svanito nel nulla .

Ad un certo punto mentre si fionda in cucina, va a sbattere contro qualcosa e cade a terra come una pera cotta.

"Matti, scusami non ti avevo visto. Stai bene?" chiede Luigi preoccupato porgendogli la mano per aiutarlo a rialzarsi .
Il biondo si alza, scostando la mano del cantante e se ne va tutto agitato, spingendo di lato l'altro ragazzo , che lo guarda stranito.

Neanche due minuti passano che Mattia ,dopo  aver fatto di nuovo tutto il giro della casa, ripassa davanti Luigi. Quest'ultimo lo prende per le spalle, fermandolo dinanzi a sé.

Quasi riesce a sentire il battito accelerato del suo cuore .Il biondo non respira così affannosamente manco quando finisce di ballare un pezzo.

Non riesce a calmare il respiro irregolare. Gocce di sudore scorrono dalla sua fronte. 

"Matti, calmati .Respira con me" sussurra Luigi con il viso del biondo tra le mani .

Lentamente l'agitazione lascia il corpo di Mattia

"Bravo ,continua così" lo incoraggia il cantante.

Quando il minore si calma del tutto, dimenticando per un momento il motivo di quella sua irrequietezza ,sorride al più grande.

"Grazie, Gigi"

"Di niente ragazzino" dice Luigi ,dandogli un veloce abbraccio.

"Allora, perché sembravi un cavallo impazzito ?"

"Stavo cercando Christian ma non lo trovo da nessuno parte e io devo parlargli subito"

"E' fuori ,sui divanetti. Non hai controllato li ,vero?"

Mattia si schiaffeggia da solo nel momento in cui realizza di essere un coglione.

"Grazie , Gigino" e se ne va

"Aish, questi ragazzini" mormora il cantante, sorridendo teneramente

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Christian si trova seduto su uno dei divanetti arancione con una copertina addosso per riscaldarsi dalle temperate dell'autunno.

Il suo sguardo è fisso nel vuoto. Si riesce quasi a sentire i rumore degli incranaggi che si muovono nel suo cervelletto.

Mattia apre di botto la porta, riportando alla realtà Christian.

Il moro gira la testa verso il biondo, osservandolo con indifferenza, per poi ritornare con lo sguardo perso nel vuoto.

Il minore lo guarda cercando di capire cosa frulla in quella testolina per poi muoversi di conseguenza.

"Puoi sederti, ti assicuro che non mordo" dice con un sorrisetto il maggiore.

Mattia si affretta a sedersi, risollevato da quel sorriso.

"Chris, non so cosa tu abbia sentito o se tu abbia ascoltato tutta la conversazione ma non non saltare a conclusioni affrettate" dice Mattia.

"Ho chiamato mia madre appena ho preso il telefono. Volevo parlarle di noi e di quel che c'è ma lei già aveva capito tutto.
Ha detto che se io sono felice non le interessa con chi.
Con mio padre, invece, è tutto un altro discorso.
Mia mamma prima di passarmelo mi ha chiesto di non dirglielo ancora. Non mi ha manco detto ciao che subito mi ha chiesto di te" un sorriso amaro si palesa sul viso dolce del minore.

"Ero terrorizzato ma dovevo sembrare sicuro. Ti giuro che non è così per me, l'ho detto solo per non avere problemi adesso e per non mettere mia madre nei guai.

TI ho già detto cosa sei per me e cosa provo per te ma se vuoi te lo ripeterò altre mille volte finché non si stamperà nel tuo cervellino. Quindi perfavore, credimi."finisce Mattia speranzoso, aspettando una reazione dal moro.

L'ansia di una risposta gli sta prosciugando anche l'anima.

" Ti credo, tranquillo. Ora puoi respirare "

Il biondo non si era neanche accorto di aver trattenuto il respiro per tutto quel tempo.

"Scusami...."

La voce di Christian arriva lieve all'orecchio del biondo.

"Di cosa?" chiede confuso.

"Non dovevo reagire così, ho esagerato e ti ho fatto spaventare così tanto per nulla. Sono stato immaturo e infantile, lo so. Ma quando ti ho sentito pronunciare quelle parole mi è cascato il mondo addosso.
Non credevo che quelle parole riuscissero a colpire così nel profondo. Questo, peró, non giustifica il mio comportamento, mi dispiace"

Una lacrima solitaria riga il viso del moro, illuminato dalla luce lunare.

Mattia con il pollice pulisce la guancia del maggiore.

Si siede sulle sue gambe e lo abbraccia amorevolmente, seppelendo il viso nel suo petto.

"Non devi scusarti di niente, anche io avrei agito allo stesso modo. Non sentirti in colpa"

Strofina lievemente il naso sulla base del suo collo, beandosi dell'odore al cioccolato di Christian.

Alza il viso per dargli un dolce e bagnato bacio a stampo.

Assapora per bene quelle labbra piccole ma invitanti.
Prima di staccarsi morde il labbro inferiore del maggiore ricevendo delle lamentele da quest'ultimo.

"Sai mia mamma ti ha fatto i complimenti. Mi ha detto che me lo so scelto bene" sussurra malizioso il biondo.

"Se tua mamma è bella come te, dille che ci faró un pensierino"  dice Christian con un sorriso sghembo sul viso che fa sciogliere Mattia solo alla vista.

"Sei proprio stupido" gli dice sulle labbra per poi ribarciarlo con più passione e desiderio.

Un flash arriva diretto sulle loro facce e li fa irrigidire.
Terrorizzati ma consapevoli si allontanano e vedono Carola con un telefono in mano e Albe, Serena e Alex dietro di lei che li osservano in modo intenso.

" Carolina perché devi sempre farci sgamare?!" mormora Albe guardandola in cagnesco.

"Non è colpa mia se mi date un telefono con il flash messo!" risponde altrettanto la ballerina

"È perché non l'hai tolto, rincoglionita?"

"Ragazzi ora è inutile litigare" dice Alex.

Nel frattempo Mattia e Christian osservano la scene impassibili.

"Non sapete farvi gli affari vostri, vero?" dice con tono di rimprovero Christian

"No" dicono in coro tutti e 4 i ragazzi con la coda tra le gambe.

"Chi vi ha detto dove eravamo?" chiede scocciato Mattia, ancora seduto sulle gambe del moro.

"Luigi" afferma Carola rivelando il colpevole.

Il cantante sentendo pronunciare il suo nome si avvicina al gruppetto e dice"Mi avete chiamato? "

"Giggino perché gli hai detto dove eravamo? Lo sai come sono fatti" piagnucola Mattia.

Luigi si gira verso la ballerina stranamente non sorpreso e dice
"Carola ti avevo detto di lasciarli stare!"

"Lo so ma non ho resistito! SONO I MIEI PICCOLINI"

Il cantante scuote la testa in disaccordo.

"Sei tremenda"

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Ciao a tutti, questo è il 24esimo capitolo e spero che vi sia piaciuto.

💙

FIRST LOVE//zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora