Chapter 14

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Federico's pov

Finalmente tutto aveva un senso.

"Capisci a cosa mi riferisco?" Mi chiese Laura, dopo che la guardai.

"Perché nessuno me l'ha mai detto prima?"

"Nessuno l'aveva notato fino ad oggi. Tutti in classe parlavano di questo prima che venissi a cercarti. Pensi che potresti essere imparentato con lui?"

Guardai nuovamente la foto, sembrava non riuscissi a smettere di fissarla.

"No, non l'ho mai visto in vita mia."

"Beh, forse è meglio che io torni in classe adesso, tu vieni?"

"Ehm no e, grazie per avermelo detto."

"Non c'è bisogno che mi ringrazi, sono sicura che lo avresti scoperto eventualmente o che Nicola te lo avrebbe detto."

Si girò e andò via. Ecco perché Nicola aveva evitato di dirmelo. Ciò che mi disse in precedenza era crudele anche se non lo pensava davvero, o almeno era quello di cui mi convinsi io.
Quel gioco poteva perfettamente essere giocato in due.

"Hey aspetta!" Richiamai Laura e la bibliotecaria mi regalò uno sguardo mortale per dirmi di fare silenzio.

"Mi scusi." Sussurrai all'anziana signora che sedeva dietro la scrivania in legno.

"Si?" Mi rispose Laura girandosi nella mia direzione.

"Piaccio ancora a Sarah?"

Lei si sedette nuovamente sulla sedia su cui sedeva prima mentre parlavamo.

"Si, un sacco, e se me lo stai chiedendo perché vuoi che le dica di dimenticarti, non lo farò."

"No no, volevo chiederle di uscire veramente." Faticai a far uscire quelle parole, ma ci riuscii.
Sinceramente non capivo perché lo stessi facendo, ma Nicola necessitava un assaggio della sua stessa medicina.

"Oh! Ma è fantastico! Lei ne sarà così felice!" Disse battendo le mani delicatamente e allungando le ultime vocali.
Se solo avesse saputo che avevo solo intenzione di usare Sarah.
E, pensandola in quel modo, stavo facendo una cazzata.

"Si, le chiederesti di uscire al posto mio?" Non avevo mai chiesto a nessuno un appuntamento prima, e quella non sarebbe di certo stata la prima volta.

"No! Glielo chiederai tu da solo. Prendi tipo una dozzina di rose e dei cioccolatini." Scrollò le spalle e se ne andò. Sospirai, in cosa mi stavo andando a cacciare? Decisi di tornare a casa prima, cercando di ignorare Nicola fino al giorno successivo, e non mi sarei stupito se lui avesse deciso di fare la stessa cosa.

Ero seduto al tavolo della cucina pensando a come avrei chiesto di uscire a Sarah. Mia madre arrivò in cucina e si sorprese di vedermi così presto a casa.

"Cosa ci fai qui a quest'ora?"

"Non mi sentivo molto bene. Non preoccuparti, l'ho detto ai professori in anticipo."

"A cosa pensi?"

"Huh?"

Vide quanto fossi sovrappensiero.

"Cosa sta succedendo in quella tua piccola testolina?"

"Chiederò un appuntamento ad una ragazza."

Lei non tentò neanche di nascondere quanto fosse sorpresa.

"Ad una ragazza?"

Mia madre sapeva che fossi gay ma solo perché fui costretto a dirglielo. Quella era una delle ragioni per cui ci siamo dovuti trasferire, per evitare drammi nella mia vecchia scuola.

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora