Chapter 16

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Federico's pov

"Romperai con Sarah?" Mi chiese Nicola mentre tornavamo alla macchina.

"Io- io non lo so..."

"Dovresti." Insistette.

"Non posso semplicemente andare da lei e dirle che la lascio senza un motivo dietro." Alzai le mani davanti a me.

"Ma lo farai?"

"Nico, ascoltati. Andrò sicuramente da lei e le dirò 'Hei Sarah, ti lascio perché sono gay e ti stavo solo usando per far ingelosire il ragazzo che mi piace. Ma, nessun rancore, okay?'"

"Se la metti in questo modo, elimina la parte che sei gay." Ridacchiò e continuò a guidare.

Cosa avrei dovuto fare con Sarah, era una ragazza così dolce e anche popolare. Se sarei potuto tornare indietro e non chiederle di uscire, lo avrei fatto.

"Sono i miei vestiti quelli?" Indicai i vestiti sul sedile posteriore dell'auto, erano quelli che avevo il giorno in cui siamo scappati da scuola, quando stava diluviando e ne siamo finiti fradici. Perché li aveva ancora? Mi guardò e girò la testa all'indietro.

"Io- ehm... li ho lavati per te."

Buttai la testa indietro dalle risate.

"Ma se non lavi nemmeno i tuoi vestiti."

Lo potetti vedere girare gli occhi ma ignorai il suo gesto.

"È successo solo per queste due settimane."

"Certo, certo." Dissi sarcasticamente.

Decidemmo entrambi di tornare a scuola, i miei voti non sarebbero migliorati affatto se avessi continuato a saltare la scuola.

"Allooora, hai intenzione di scaricare Sarah?" Disse Nicola mentre camminava al mio fianco per arrivare in classe.

"Devo farlo, vero? Ma perché sei così impaziente che io la lasci?"

Aveva la testa rivolta verso il basso e le sue mani erano nelle tasche anteriori dei suoi jeans.

"Perché non riesco a sopportare il fatto che qualcun altro, che non sia io, dica che sei suo."

Ciò che disse era leggermente udibile. Lo disse sottovoce ma riuscii a sentirlo lo stesso e, dopo queste sue parole, sentii il mio cuore battere all'impazzata. Non avrei mai immaginato di sentire quelle parole uscire dalla bocca di Nicola, a dirla tutta non avrei mai immaginato che il destinatario di quelle parole fossi io.

"Che hai detto?"

"Perché la stai solo illudendo."

Mentiva, ma aveva ragione.

"Va bene."

La campanella della terza ora suonò. Ero sicuro che Sarah mi avrebbe chiesto come mai non c'ero alla fine della prima ora per accompagnarla alla sua seconda ora di lezione.

Mi affrettai a cercare di raggiungerla quando la vidi camminare lungo il corridoio. La terza ora era la sua ora nell'aula studio, ne avrei potuto approfittare.

"Hei!" La chiamai da dietro e lei si girò.

"Hei." Si accigliò.

"Possiamo parlare?"

"Certo."

La presi per mano e la portai in biblioteca. Tirai fuori una sedia da sotto un tavolo per farla sedere. Avevo intenzione di scaricarla, ma volevo farlo con gentilezza. Si sedette ed io la seguì, mi sedetti proprio di fronte a lei.

All'inizio ci fu un silenzio imbarazzante. Presi un respiro profondo e deglutii. Non iniziava bene.

"Mi dispiace. Sarah sei adorabile sotto ogni aspetto ma non posso stare con te. Non fraintendermi, sei una ragazza fantastica ma-"

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora