Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]

Chapter 32

Federico's pov

"Nico fermo." Interruppi Nicola prima che potesse fare del male a Michele. Lui lo lasciò andare e si catapultò su di me, stringendomi nelle sue braccia come se la sua vita dipendesse da quel momento. Dopo un paio di minuti mi allontanai leggermente, spezzando l'abbraccio.

"Fede ti ho chiamato e non hai risposto a nessuna delle mie chiamate. Sia io che tua mamma stavamo impazzendo, non sai quanto mi ero preoccupato." Io guardai in basso alle sue nocche.

"Posso spiegare Stre solo-" Gli misi un dito sulle labbra per farlo stare zitto.

"Mi puoi portare a casa per favore? Sono stanco, stanotte dopo quello che è successo ho dormito poco." Lo sorpassai facendomi strada verso la sua auto. Dopo poco sentii i suoi passi dietro di me.

"Grazie." Dissi in labiale a Michele. 

È davvero una brava persona, deve solo capirlo.

Finalmente arrivai all'esterno della scuola e, girandomi non trovai Nicola. Non era rimasto indietro per finire quello che aveva iniziato con Michele, vero? Ripercorsi i miei passi velocemente e li sentii parlare nel corridoio. Mi nascosi dietro ad una parete, cercando di non farmi scoprire ad origliare.

"Non lo amo cazzo! Non hai mai sentito dell'usare qualcuno? È questo quello che vuoi sentire?" Sentii Nicola urlare. La mia vista venne immediatamente offuscata dalle lacrime che minacciavano di venire liberate.
Sta, sta parlando di me? Non può essere.

Mi misi a correre verso la sua macchina non volendo ascoltare nient'altro. Quando arrivai alla mia meta, le mie guance erano rigate dalle lacrime e riuscivo a sentire la pelle attorno ai miei occhi iniziare a gonfiarsi. Mi sedetti all'interno dell'auto e mi coprii la faccia con le mani cercando di ovattare il mio pianto.

Nicola's pov

"Nico fermo." Disse Federico ed io mi girai a guardarlo. Era illeso ed aveva il suo telefono in mano. Cosa?

Mollai Michele e mi avvicinai a Fede e lo tirai in un abbraccio non fregandomene un cazzo se qualcuno potesse vederci. Lasciai andare un sospiro di sollievo vedendolo tutto intero. Dopo un paio di minuti si allontanò leggermente da me.

"Fede ti ho chiamato e non hai risposto a nessuna delle mie chiamate. Sia io che tua mamma stavamo impazzendo, non sai quanto mi ero preoccupato." Gli dissi ma lui non mi guardò nemmeno. Guardava le mie mani, merda.

"Posso spiegare Stre solo-" Lui mi zittì posizionando l'indice sulle mie labbra.

"Mi puoi portare a casa per favore? Sono stanco, stanotte dopo quello che è successo ho dormito poco." Iniziò a camminare verso l'uscita ed io lo seguii. 

Che ho fatto?

"Grazie." Disse in labiale a Michele, lui pensava che non avessi visto ma non era così. 
Perché cazzo lo sta ringraziando? Dopotutto era lui che lo stava seguendo per picchiarlo stanotte.

Prima che potessi seguire Federico fino all'esterno della scuola, Michele mi prese per un braccio facendomi fermare. Aspettai che Fede fosse fuori per poter parlare con lui.

"Devi dirglielo." Mi disse.

"Dirgli cosa?" Gli chiesi non sicuro di cosa stesse parlando. Lui scosse la testa e si guardò le mani.

"Perché noi due non andiamo d'accordo. Di come Sam ha dato la sua vita per te, letteralmente. Non puoi nasconderglielo per sempre lo sai? Se mai lo venisse a scoprire da qualcuno che non sia tu, so per certo che qualsiasi cosa ci sia tra di voi si rovinerà." Disse seriamente. Michele non si era mai preoccupato per me, nemmeno quando andavamo d'accordo. 
Non so cosa gli abbia detto Fede, ma è bello riuscire finalmente a parlare in questo modo con lui. Senza finire la conversazione con un naso rotto o un occhio nero.