Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]

Chapter 28

Nicola's pov

Capii di aver fatto bene a fidarmi del mio istinto, appena lo vidi. Stava essendo seguito da un paio di persone, ma non riuscivo a vedere chi fossero. Accelerai, iniziando a slittare leggermente sulla strada ghiacciata e quando fui davanti a lui, mi fiondai a premere il freno.

"Entra!" Urlai dopo aver abbassato il finestrino. Lui sembrò sollevato quando mi vide. All'inizio esitò ad entrare in auto ma poi lo fece.

"Non finisce qui Tobbi!" Sentimmo entrambi mentre ci allontanavamo. Riuscii a capire chi fosse, e se mai avesse tentato anche solo di sfiorare Federico lo avrei ucciso con le mie stesse mani.

Fede si girò nella mi direzione e io feci del mio meglio per evitare di guardarlo.

"Ti hanno fatto del male?" Gli chiesi cercando di non fargli pensare ad altre cose.

"No, tu stai bene?" Mi chiese. Perché me lo stava chiedendo? Alzai lo sguardo sullo specchietto retrovisore, i miei occhi erano rossi e gonfi a causa delle lacrime versate pochi minuti prima. Se non lo avessi trovato sarei impazzito ancora di più.

"Non ti preoccupare per me." Gli presi una mano, ma la ritrassi immediatamente.

"Sei gelato!" Passare ore in quel freddo gelido era un inferno, si sarebbe sicuramente ammalato prima o poi. Accostai al lato della strada e mi tolsi il cappotto, ne aveva bisogno più di me in quel momento.

"Mettitelo." Fece come gli dissi e presi la strada per casa sua.

"Mi dispiace Fede mi sono dimenticato, mia madre mi ha chiamato per andare di sotto. Non sapevo cosa volesse dirmi, ma per fortuna era una buona notizia! Non che sia una scusa plausibile per essermi dimenticato di te, mi sono solo distratto. Mi riammetteranno a scuola a quanto pare, mia madre mi aveva detto di scrivere una stupida lettera e l'ho fatto, ho usato alcuni dei consigli che mi hai dato questo pomeriggio per scriverla. Non pensavo che Alex l'avrebbe fatto davvero. Comunque, ho scritto la lettera, mi ci è voluto un sacco di tempo, tutto il tempo in cui hai girovagato per strada. Appena finii di scriverla mia mamma ha ricevuto una chiamata da tua madre e, in quel momento capii che fosse per te.  Ho corso su per le scale fino ad arrivare in camera mia e ho iniziato a chiamarti dalla finestra ma non c'eri, quindi ho provato a chiamarti al cellulare ma era sul pavimento perché lo avevi dimenticato. E probabilmente ti avrei trovato molto prima se mia madre non avesse parcheggiato la mia macchina in garage. Mi dispiace davvero tanto Stre, ho fatto una cazzata lo so. Ogni volta che provo a fare qualcosa per bene, dopo un po' va tutto a puttane. È successo tutto insieme e non ho avuto tempo per ragionare, per questo me ne sono dimenticato. Ho passato un'ora a cercarti e- Fede mi stai ascoltando?" Mi girai verso di lui e scoprii che non stava prestando attenzione alle mie scuse o alle mie spiegazioni. Si girò nella mia direzione, i suoi occhi erano puntati sulle luci rosse e blu che brillavano alla fine della strada. Ci avvicinammo a casa sua e i carabinieri erano parcheggiati al suo esterno.

"Guarda." Disse puntando alla scena che ci si presentava davanti agli occhi.

"Cosa ci fanno i carabinieri fuori da casa mia?" Chiese con gli occhi sbarrati, Dio i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi. Io spostai lo sguardo, non volevo che si arrabbiasse per ciò che feci. Non avevo altra scelta. Mi ripeté la domanda ma io non risposi.

"Li hai chiamati tu, non è vero?" Mi disse con la voce spezzata. Non avevo scelta, stavo impazzendo per cercarlo e non sarei riuscito a vivere se gli fosse successo qualcosa. I carabinieri non furono molto d'aiuto, dato che in fin dei conti riuscii a trovarlo.

"Non ho avuto altra scelta Fede. Ti stavo cercando da mezz'ora, mi stavo per arrendere e non volevo pensare a ciò che ti sarebbe potuto succedere in quel momento. Senti, se tua madre è arrabbiata mi prenderò io la colpa, è colpa mia dopotutto." Dissi nel mentre che mi massaggiavo le nocche.