Chapter 43

314 16 6
                                    

Federico's pov

Provai a richiamare Alex ma non rispose. Iniziai ad incamminarmi verso la stanza di Nico, ed appena arrivai a metà strada il mio telefono riprese a suonare, Alex.

"Pronto?"

"Dove cazzo siete tu e il tuo ragazzo?" Sembrava arrabbiato.

"A casa di Nico, perché? C'è qualcosa che non va?" Gli chiesi, ignaro di ciò che gli stesse dando fastidio.

Nicola's pov

Aspettai che Fede tornasse in camera mia. È da un po' di tempo che è giù. Mi preoccupai immediatamente. E se fosse svenuto di nuovo?

Mi alzai immediatamente per andarlo a cercare ma, appena feci un passo verso la porta, lo vidi sbucare all'interno della stanza con una mano sul fianco, iniziò a picchiettare un piede sul pavimento legnoso, con le sopracciglia inarcate e un cipiglio che gli copriva il volto.

"Cosa?" Chiesi.

"Ti dice niente Alex?" Merda.

"Porca merda! Era lui a chiamarti?" Misi velocemente le scarpe, inciampando sui miei stessi piedi, fortunatamente non caddi. Ma Federico iniziò a ridere per la mia goffaggine.

"Sì. Non posso credere che ti sia dimenticato di lui. A che diavolo stavi pensando?" Disse mettendosi le scarpe il più velocemente possibile, senza prendersi il tempo di rimettersi i suoi vestiti. Rimanendo quindi in quelli striminziti che gli diedi io qualche ora prima.

"Era andato via con quel castano a fare chissacché. Come potevo sapere che fosse rimasto lì? In più, dove pensi di star andando?" Indicai ciò che stava indossando.

"Con te?"

"No, non con quei vestiti addosso."

"Perché? Non c'è nessun problema, mi porto una coperta dietro. E poi stiamo parlando come se la tua macchina non avesse i riscaldamenti." Non volevo che prendesse freddo per poi ammalarsi. E l'ultima cosa che volevo era che stesse male.

"No. Non voglio che ti ammali." Insistetti io. Lui si avvicinò a me, così vicino che riuscivo a sentire il suo respiro. Le sue braccia si allacciarono al mio collo nel mentre che lui si alzava sui miei piedi per poter raggiungere le mie labbra. Piantò un delicato bacio su di esse provocandomi con le sue iridi blu. Come facevo a dire di no a quello?

"V-Va bene." Mi arresi. Non c'era nulla da fare. Federico era la mia debolezza.

...

"Quanto manca?" Fede era sdraiato sui sedili posteriori, sotto ad una coperta. Le strade erano ricoperte di neve, era una vista stupenda.

"Solo pochi minuti." Non avevo ancora avuto l'occasione di chiedergli della notte prima, forse quello sarebbe stato il momento giusto.
"Amore?"

"Sì?" Mi rispose immediatamente.

"C-Che te n'è parso della scorsa notte? Non devi dirmelo se non vuoi. Sai cosa? Lascia stare, è una cosa stupida, dimentica quello che ho detto." Balbettai leggermente all'inizio, pentendomi subito di averglielo chiesto.

"Non è una cosa stupida. E in risposta alla tua domanda, ho amato la scorsa notte." L'ha amata. Il mio cuore iniziò a battere molto velocemente. L'ha amata.

"Anche io l'ho amata." Dissi io sorridendo, un sorriso che mi ritornò indietro dopo pochissimo.

"Ha fatto decisamente male, ma lo rifarei definitivamente di nuovo. E magari, la prossima volta sarà ancora meglio, ora che so come funziona." La prossima volta, ha detto che ci sarà una prossima volta. E farò tutto il possibile di farlo sentire al meglio possibile.

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora