Chapter 31

354 17 9
                                    

Nicola's pov

Dopo aver pagato uscii dal negozio e chiamai a casa di Fede.

"Pronto?" Rispose la madre di Federico.

"Oh, signora De Lucis, Federico è a casa?"

"A dire la verità ti stavo per chiamare, pensavo fosse con te."

"Non è a casa?"

"No, ho provato a chiamarlo ma non mi risponde."

"Ah, vado a vedere se è a scuola allora. Grazie comunque." Dissi poco prima di agganciare.

Mentre guidavo fino a scuola un pensiero mi colpì all'improvviso, Michele. 
Se si è anche solo azzardato a sfiorare il mio gattino, giuro che lo ammazzo.

Senza pensarci due volte premetti più forte sull'acceleratore, per arrivare alla mia meta più in fretta. Appena arrivai a destinazione vidi Raoul parcheggiare, c'era una macchina della polizia all'esterno e un paio di insegnanti parlavano con un poliziotto.
I miei palmi iniziarono a sudare e il mio cuore iniziò a battere più velocemente del normale, l'adrenalina scorreva nelle mie vene. Parcheggiai la mia auto e, appena uscii sbattei la portiera e corsi dal gruppo di insegnanti, oltrepassando Raoul.

"Dove cazzo è lui!" Gli urlai contro, e appena mi sentirono alzare la voce, sembrarono spaventati.

"È nell'ufficio del preside." Disse uno di loro. Sbuffai e mi diressi all'interno dell'edificio scolastico. I miei occhi scansionarono ogni centimetro della scuola per trovare Fede o Michele, ma non c'era traccia di nessuno dei due. Ma poi con la coda dell'occhio notai il più grande appoggiato alla parete esterna dell'ufficio del preside.

"Cosa cazzo ti avevo detto! Dov'è Federico?" Gli urlai in faccia, quasi sputandogli addosso. Lui inizialmente non rispose, non reagì nemmeno alle mie urla. Rimase lì, fermo con un cipiglio in volto. Formai un pugno con una mano e feci per colpirlo ma prima che il mio pugno collidesse con la sua faccia sentii la voce di Federico.

"Nico fermo."

Federico's pov

"Ci vediamo domani Fede!" Disse Alex quando ci separammo a metà del corridoio. Controllai l'orario sul telefono, erano le 14:01, avevo cinque minuti per arrivare nell'aula dove avrei passato un'intera ora di punizione. Chiusi il mio armadietto lasciandoci all'interno il mio telefono, non volendo che suonasse nel bel mezzo della punizione per poi doverlo consegnare al professore.

Una volta entrato nella stanza, vidi che era completamente vuota, l'unica eccezione era il prof.

"Sono l'unico in punizione oggi?" Chiesi al prof Grieco, l'insegnante di fisica.

"No, in un paio di minuti dovrebbe arrivare anche un altro ragazzo." Disse sfogliando un libro e poggiando i piedi sulla cattedra. Io invece mi avviai in fondo alla classe e mi sedetti affianco ad una finestra e, osservando attraverso quest'ultima guardai tutti entrare nelle macchine dei propri genitori per fare ritorno al proprio nido. 
Diamine, avrei dovuto avvertire Nico prima di venire qui.

Ignorai quel pensiero, sperando che Nicola avesse altri impegni quel giorno e non mi venisse a prendere. Iniziai a perdermi tra i miei pensieri mentre guardavo fuori dalla finestra finché non sentii dei passi entrare nella stanza.

"Ah eccoti finalmente! Siediti vicino al ragazzino con la parlantina lì giù." Disse puntando alla sedia vicino alla mia. Deglutii appena vidi chi fosse la terza persona presente nella stanza, Michele.

"Sarò di ritorno prima che finisca l'ora per congedarvi. Farete meglio a non scappare o sarete tenuti a presentarvi qui per una settimana." Disse Grieco prima di abbandonare la classe, chiudendosi la porta alle spalle.

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora