Chapter 27

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Federico's pov

Passarono più di venti minuti e Nicola non era ancora sceso, perché ci stava mettendo tanto? I miei denti iniziarono a scontrarsi a causa di quella fredda notte invernale. Fortunatamente non nevicò quella notte, altrimenti a seguito di quel lasso di tempo passato ad aspettare Nicola, sarei potuto andare in ipotermia. Unii le mani e me le portai davanti alla bocca, respirandoci sopra, cercando di riscaldarmi in qualche modo. Tutto ciò che avevo indosso erano gli stessi vestiti di quella mattina, dato che Nicola non mi diede modo di andare a casa mia a cambiarmi.

Un'ora passò e Nico non era ancora sceso, mi arresi. Probabilmente si era addormentato o magari sua madre l'aveva tenuto a parlare, non sapevo che fare. Camminai attorno alla casa, solo per non trovare la macchina di Nicola nel punto dove l'aveva parcheggiata.
Era andato via?
Ero rimasto a gelare lì fuori per un'ora, e lui semplicemente era andato via, lasciandomi lì?
Proprio quando iniziai a pensare che in qualche modo, stesse iniziando ad addolcirsi, mi diede la conferma di starmi sbagliando.
Iniziai a camminare, sperando di avvicinarmi a casa mia, anche se non avevo la minima idea di dove andare. Inserii la mano nella tasca posteriore dei miei jeans, dove sapevo di aver lasciato il telefono, non c'era. Cazzo. Avevo in mente di usare il navigatore, ma a quanto pare non mi era possibile. Era piuttosto buio fuori, per non parlare di quanto freddo facesse. Stavo letteralmente gelando dalla testa ai piedi. Non sarebbe stata una sorpresa se in quella settimana mi fossi ammalato.

Mi sentivo come se avessi camminato per ore lì intorno, ma sapevo che non fosse vero. Continuai a camminare, cercando qualche punto di riferimento a me familiare che mi potesse aiutare a tornare a casa, ma non avevo la minima idea di dove fossi. Non riuscivo più a sentirmi i piedi, né le mani o il naso. Il mio respiro iniziava a farsi pesante, e non mi ero portato l'inalatore dietro. Mi sedetti su una panchina, sotto alla fermata dell'autobus, cercando di riprendere fiato. Dopo qualche minuto, sotto le fioche luci prodotte dai lampioni, vidi un paio di oscure figure camminare verso di me. Non volendo rischiare che qualcosa di brutto potesse accadere, mi alzai e ripresi a camminare. Mentre procedevo su una strada a me totalmente sconosciuta, potetti notare le loro ombre che mi seguivano, il mio respiro si appesantì nuovamente ma non mi fermai, non sapevo per quanto tempo sarei riuscito a resistere.


Nicola's pov

Corsi fuori dalla porta di casa, ma non vidi la mia macchina parcheggiata, così tornai sui miei passi e chiesi a mia madre dove fosse la mia auto.

"L'ho messa in garage quando sono tornata, come faccio sempre d'altronde." Mi rispose lei dalla cucina.

Alzai gli occhi al cielo e andai in garage. Entrai all'interno della mia auto e la accesi. Non aspettai che il motore si scaldasse e partii subito, uscendo dal garage e in seguito dal vialetto di casa.
Il mio cuore batteva mille battiti al minuto. Sentivo un peso sullo stomaco diventare più pesante ogni volta che passavo per una strada vuota senza nessuna traccia di Federico. Ero sicuro che in quel momento stesse pensando le peggio cose di me, cazzo. Ogni volta che cercavo di rimediare a qualcosa, qualcos'altro doveva sempre mettersi in mezzo e mandare tutto a puttane.

Continuai a cercare per tutte le strade e i vicoletti in cerca di Fede, ma di lui nessuna traccia. Il suo telefono continuava a suonare, e ciò mi rendeva ancora più frustrato di quanto già non fossi. Cercai per quasi tutte le strade attorno casa mia, ma ancora non l'avevo trovato. Volevo arrendermi, ma non sarei riuscito a vivere se gli fosse successo qualcosa.

Arrivai ad un semaforo rosso, e da lontano notai un paio di ombre riflesse sulle case. Non ci feci molto caso dato che sembravano esserci tre ombre invece di una. Passai il semaforo e continuai sulla strada opposta a quella, ma anche lì nessuna traccia di Fede. Il mio istinto mi diceva di tornare indietro e cercare per quella strada dove vidi poco prima le tre ombre, quindi premetti l'acceleratore e mi fiondai su quella strada.


Federico's pov

Più camminavo, più mi sentivo le gambe cedere. A quel punto non cercavo nemmeno di tornare a casa, volevo soltanto sfuggire a quelle due ombre che mi continuarono a seguire per circa un chilometro. Ogni tanto dei sussurri raggiungevano le mie orecchie, e da ciò capii che fossero due ragazzi a seguirmi. L'ansia che mi aveva abbandonato non molto tempo prima, si rifece strada all'interno della mia mente, facendomi pensare subito a tutti i peggiori scenari che sarebbero potuti accadere da lì a poco. Mi fermai e sentii i loro passi fermarsi dietro di me, in quel momento fui ad un passo dall'arrendermi e accasciarmi lì, sul ciglio della strada.

"De Lucis, ci rincontriamo." Disse una voce familiare alle mie spalle, ma non riuscivo a capire chi ne fosse il proprietario. Sentivo dei passi farsi sempre più vicini che però si fermarono quando, alla fine della strada, si iniziò ad intravedere della luce. Le ruote slittarono sulla strada ghiacciata, emettendo un suono abbastanza fastidioso. Era Nicola. Appena vidi il suo viso, mi sentii come se potessi finalmente respirare, ma allo stesso tempo volevo prenderlo a schiaffi.

"Entra!" Urlò dall'interno dell'auto, dopo aver velocemente abbassato il finestrino dal lato del passeggero. Lottai contro la voglia di rifiutare la sua offerta, ma quello non era il momento adatto per essere testardi. Spalancai la portiera, entrai in macchina e la richiusi velocemente per fare in modo che Nicola partisse il più in fretta possibile, e in tutto ciò, non riuscii a capire chi mi avesse seguito per tutto quel tempo.

"Non finisce qui Tobbi!" Furono le ultime parole che sentimmo. 

Mi girai verso Nicola e vidi che aveva gli occhi rossi e gonfi. Aveva pianto?

"Ti hanno fatto del male?" Mi chiese freneticamente.

"No, tu stai bene?" Gli chiesi. Dovevo essere io quello a fare le domande lì.

"Non ti preoccupare per me." Allungò una mano per prendere la mia, ma appena le nostre mani si toccarono, la tolse via immediatamente.

"Sei gelato!" Accostò al lato della strada e si tolse il cappotto dandolo a me.

"Mettitelo." Mi disse, e io lo feci.

"Mi dispiace Fede mi sono dimenticato, mia madre mi ha chiamato..." All'inizio lo ascoltai, ma poi venni distratto da delle luci blu e rosse che illuminavano la fine della strada che stavamo percorrendo.

"... per questo me ne sono dimenticato. Ho passato un'ora a cercarti e- Fede mi stai ascoltando?" Mi disse, ma io non mi girai a guardarlo.

"Guarda." Puntai alle luci, non ero sicuro da dove provenissero. Ma come girammo l'angolo per arrivare a casa mia li vidi lì davanti.

"Che ci fanno i carabinieri fuori da casa mia?" Chiesi a Nicola. Mi girai verso nella sua direzione ma lui allontanò lo sguardo. Ripetei la domanda, ma lui non rispose.


Angolino dell'Avocado 

Hello everyoneeeeeee, come state?
Dopo quasi un mese mi rifaccio viva ahahah
Amatemi ahaha
Love you all<3

- Nessa<3



Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora