Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]

Chapter 12

Federico's pov

"Si forse." Disse piano Nico mentre usciva dalla mia stanza chiudendosi la porta dietro.
Probabilmente pensò che io non l'avessi sentito, ma lo feci. Qualcosa mi diede l'impressione che non volesse parlarne, ma non volevo lasciarmelo sfuggire. Camminai verso il mio letto ben fatto. Il fatto che lui avesse fatto il mio letto perché io non ci riuscii era così imbarazzante. Mi distesi su di esso e presi il telefono, zero messaggi. Cosa avrei dovuto fare quel fine settimana? Quello prima era stato abbastanza noioso, non poteva essere in quel modo di nuovo.

"Fede?"

Sentii bussare alla porta della mia camera seguito da quella che sembrava la voce di Nicola. Mi alzai per andare ad aprire.

"Pensavo che te ne fossi già andato."

"Beh, stavo per farlo, ma poi ho pensato che forse potresti scrivermi qualche volta, nel caso fossi annoiato. Quando mi sono trasferito qui, nel primo periodo, i fine settimana andavano sempre allo stesso modo, sdraiato a letto senza far nulla."

Era quasi come se Nicola mi avesse letto nel pensiero.

"Si, in effetti è piuttosto noioso."

Il mio tentativo di non sembrare un asociale fallì miseramente.
Lui rise e infilò la mano all'interno della tasca anteriore dei jeans. Notai quanto fossero stretti i suoi jeans quando fece fatica a tirare fuori il telefono dalla tasca. Non avevo mai notato quanto fossero grandi le sue mani finora.

"Tieni." Disse sorridendo mentre mi passava il suo telefono per poterci aggiungere il mio numero. Guardai il telefono, ovviamente era un iPhone. Decisi di prendere il mio telefono in modo che anche lui potesse aggiungere il suo numero.

"Tieni." Feci del mio meglio per mantenere la conversazione più breve possibile, quando sentii sua madre chiamarlo dal vialetto.

"Grazie, appena arrivo a casa ti scrivo. Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami o mandami un messaggio."

Il modo in cui scosse la testa cercando le parole esatte da dire mi divertii. Poi scese le scale ed uscì di casa. Tutto ciò che accadde fu inaspettato.

Passarono 20 minuti e ancora non mi aveva scritto nulla. E se voleva che gli scrivessi prima io? Ma poi sarei sembrato disperato e non volevo infastidirlo. Mi passai le dita tra i capelli, un'abitudine che iniziai a prendere da lui, mentre tornai sul mio letto. Il mio zaino che era al lato della mia scrivania attirò la mia attenzione. Merda. La Rossi aveva detto che per lunedì avremmo dovuto consegnarle un altro compito. Mi alzai dal letto e andai alla scrivania, sedendomi sulla sedia su cui poco tempo prima si era seduto Nicola. Il sedile era ancora un po' caldo. Aprii il cassetto laterale e tirai fuori un foglio a righe e una penna. Almeno quella volta sapevo cosa scrivere.

Passarono un paio d'ore e finalmente finii con il mio compito, più o meno cinque fogli. La mia testa era talmente presa dal tentativo di rendere perfetto il saggio che stavo scrivendo che mi dimenticai completamente di Nicola. Il mio telefono era in mezzo al letto, mi alzai in piedi e non sentii più le gambe, segno del fatto che ero rimasto seduto per troppo tempo, e recuperai il telefono. Premetti il tasto home per vedere se compariva qualcosa sullo schermo. Una chiamata persa e un messaggio di Nicola. Mi affrettai a sbloccarlo per provare a chiamare Nico e a mandargli un messaggio. Feci entrambe le cose ma lui non rispose né alla chiamata né al messaggio. Ricontrollai l'orario in cui mi chiamò e l'ora in cui ha mandato il messaggio. Il messaggio era arrivato poco dopo che io iniziai a lavorare al saggio mentre la chiamata era di 'solo' un'ora fa. Questo è quello che succede a lasciare il telefono in modalità silenziosa. Cazzo. Mi sedetti sul letto e buttai indietro la testa contro la testiera. Perché, perché non ho controllato quando potevo. Ma ovviamente non potevo, ero così vicino ad ottenere una borsa di studio. Mantenni una media perfetta durante tutti gli anni del liceo, non potevo lasciare che nessuno cambiasse ciò, nemmeno un insegnante omofoba. Iniziai a chiudere gli occhi e mi addormentai senza rendermene conto.