Chapter 24

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Nicola's pov

"Cosa!" Urlai. Che diavolo stava dicendo? Che cazzo ci faceva Alex laggiù? Forse cercava un qualche modo per vendicarsi di me.

"Ci ha visti." Disse Fede guardando fuori dal finestrino.

"È per questo che mi hai impedito di baciarti quella sera? Perché non me l'hai detto? Cazzo! Sapevo che era una cattiva idea." Dissi passandomi le dita tra i capelli e premendo sull'acceleratore. Federico finalmente girò la testa nella mia direzione, gli occhi sbarrati e le sopracciglia inclinate.

"Qual è stata una cattiva idea? La cena è stata perfetta."

"Non fare lo stupido Fede! Intendo riguardo a me e te, riguardo a noi. Cazzo, sapevo che non avrei dovuto iniziare nulla con te. E ora? Alex dirà tutto e cercherà di rovinarmi la vita ancora di più di quanto non abbia già fatto!" Urlai guardando la strada davanti a me. La rabbia stava pompando nelle mie vene e non riuscivo a pensare lucidamente in quel momento.

"Non ha intenzione di dire nulla, so che non lo farà!" Federico urlò e sentii la sua voce incrinarsi alla fine.

"Oh, davvero? E come fai ad esserne così sicuro? Sei andato a succhiargli il cazzo in bagno!?" Sputai fuori, premendo il freno e facendo sobbalzare l'auto per l'arresto improvviso. Non c'erano macchine quindi non interferii con il traffico e in ogni caso non me ne poteva fregare di meno.

"Era uno dei fottuti camerieri in quel fottuto ristorante! Ha promesso che non avrebbe detto niente e si è aperto con me, cazzo! Suo padre è morto e sua madre sta morendo! È imbarazzato per il suo lavoro e a volte salta i pasti perché non può permetterseli! Alle volte sei proprio un coglione!" Disse con gli occhi lucidi, dai quali presto iniziarono a piovere le lacrime che stava cercando di trattenere. Era davanti a me, il suo petto si alzava e si abbassava velocemente, e quando terminò di parlare era senza fiato. Mi diede un'ultima occhiata prima di uscire dall'auto e sbattere la portiera. Non avevo mai visto questo suo lato, così arrabbiato e sicuro di sé.

"Fede risali in macchina per favore. Non intendevo davvero quello che ho detto, non ne avevo idea." La mia voce si addolcì e mi resi conto di quello che gli dissi non molto tempo prima.
I genitori di Alex e il fatto che non avesse abbastanza soldi per potersi permettersi una giusta alimentazione era stata una notizia shock per me.
In ogni caso, quello che gli dissi non era necessario. Succhiare il cazzo? Da dove l'avevo presa?

"Vado a piedi da qui, grazie." Stava cercando di comportarsi duramente, ma lo conoscevo bene. Lo lasciai stare e lo guardai allontanarsi dalla macchina.

Dopo che camminò per qualche metro, mi avvicinai a lui lentamente.

"Non hai la minima idea di dove stai andando, vero?" Non aveva idea di dove ci trovassimo. Era nuovo in città e non lo stavo portando a casa sua, infatti, quel giorno presi la strada per casa mia.

"No." Disse a bassa voce, guardando in terra e sospirando sconfitto.

"Sali in macchina. Inoltre, sei il mio insegnante per il resto dell'anno scolastico, ricordi?" Sorrisi, cercando di alleviare la tensione. Lui salì in macchina e io partii. Rimase accigliato per tutto il tempo, avevo proprio detto una cazzata. E la cosa di Alex, la potevo anche far passare, dopotutto aveva promesso che avrebbe cercato di farmi riammettere a scuola.

"Fede mi dispiace, non intendevo davvero quello che ti ho detto prima. E immagino che perdonare Alex non mi farebbe male." Fede uscì dalla macchina senza dire una parola. Quando uscii dall'auto, lui mi stava già aspettando davanti alla porta di casa mia, in attesa che la aprissi e lo facessi entrare, aveva le braccia incrociate e batteva ripetutamente il piede sul terreno.

"Un po' più lento no eh?" Disse impaziente.

"Vai di fretta?"

"Sì, anche io devo studiare se non lo sapessi."

"Giusto."

Girai la chiave nella serratura e la aprii. Mia madre non era in casa, il che era positivo. Non avevo bisogno che mi stesse accollata per tutto il tempo che Fede fosse rimasto lì. Condussi il biondo di sopra nella mia stanza e passammo ore a ripassare cose stupide come i legami covalenti, qualcosa di matematica e di come To Kill a Mocking Bird non riguardi affatto un volatile. Per tutto il tempo Fede non si degnò di andare fuori tema, non mi ha nemmeno guardato negli occhi per tutto il tempo. Non avrei mai pensato che quello che gli dissi tempo addietro lo avrebbe colpito così tanto.

"Fede guardami."

"Non lo sto già facendo?"

"Dico sul serio Fede." Dissi spingendo tutti i libri per terra.

"Anche io sono serio. Perché l'hai fatto?" Fece un gesto con le mani indicando il punto in cui i libri giacevano sul pavimento.

"Perché sono stanco di imparare tutte quelle stronzate. Non è che dopo il liceo mi serviranno a qualcosa."

"All'università sì." Disse alzando un sopracciglio.

"Comunque, non possiamo prenderci una pausa da tutta questa merda e continuare domani? Devi ancora fare i tuoi di compiti."

"Okay." Disse mentre piegava le spalle e la testa dopo tutto il tempo in cui è stato piegato sui libri.

"Bene."

"Sì." Continuava a non essere sé stesso.

"Cazzo Fede, parlami. Non intendevo quello che ho detto prima, lo sai. Quante volte devo ripeterlo? Perdonerò Alex e gli darò una seconda possibilità ok?" Inclinai la testa cercando il suo volto, alla fine alzò lo sguardo e alzò gli occhi al cielo.

"Ma intendi ancora quello che hai detto su come non avresti mai dovuto iniziare qualcosa con me." Si accigliò e la scena si riprodusse nella mia testa.

"Cazzo no, non è così! Ero solo incazzato, ok?" Alzai la voce, ma feci del mio meglio per abbassarla per evitare che Fede si arrabbiasse più di quanto già non lo fosse.

"Ok." La sua risposta fu fredda. Si alzò in piedi e prese lo zaino portandoselo in spalla. Sapevo che non mi credesse e che non lo avrebbe fatto, non aveva importanza quante volte glielo ripetessi.

Mi alzai dal letto quando lui arrivò davanti la porta della mia stanza, mi avvicinai a lui e lo tirai indietro, chiudendo e bloccando la porta alle sue spalle. Cercò di aprire la porta ma non glielo permisi. Afferrai un pugno pieno di stoffa della sua maglia e lo spinsi con le spalle alla porta.

"Cosa stai-" Lo interruppi facendo connettere le nostre labbra, cercò di spingermi via come l'ultima volta, ma quella volta non lo feci scappare.
Dopo qualche secondo si arrese e mise una mano sulla mia nuca, tirandomi leggermente i capelli.
Flashback della prima volta che lo baciai mi tornarono in mente, sapevo bene che quella volta non avrei commesso lo stesso errore.

"Nico." Ansimò quando entrambi ci allontanammo leggermente per riprendere fiato.

"Fede." Chiamammo i nostri nomi all'unisono.

Fede tirò leggermente l'anello metallico sul mio labbro inferiore, mandandomi una scarica di calore attraverso tutto il corpo.
Lui fece un passo avanti facendone fare uno indietro a me. Mi spinse leggermente verso il letto fino al punto in cui il retro delle mie ginocchia toccarono il bordo del letto. Mi diede un'ultima spinta facendomi perdere l'equilibrio e cadere sul letto, e lui mi cadde addosso poco dopo.

Angolino Shipposo
Hello everyoneeee, come state?
Oggi vi lascio con la suspance ahahahah
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Chi lo sa ahahah
love you all so much<3

- Nessa<3

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora