Chapter 39

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Nicola's pov

Mi svegliai il mattino seguente con una mano addormentata, per aver avuto Federico sopra di essa per tutta la notte. Distesi un braccio per riuscire a prendere il mio telefono dal comodino, erano solo le 9:00 del mattino. Mi passai le dita tra i capelli, evitando di muovermi troppo, in modo da non svegliare il bimbo che dormiva. Iniziai a richiudere gli occhi, quando sentii qualcuno cercare di aprire la porta d'ingresso alla stanza per poi bussare, dopo aver notato che era chiusa a chiave. Ma che cazzo!
Feci del mio meglio per liberare la mia mano da sotto Federico senza svegliarlo. Fortunatamente, su rigirò leggermente su se stesso ma, non si svegliò.

Mi alzai e, in punta di piedi, camminai verso la porta e sentii nuovamente bussare.

"Chi è?" Chiesi a bassa voce attaccato alla porta.

"Anna." Aprii leggermente la porta.

"Che vuoi?" Lei tentò di guardare dietro di me, cercando Fede.

"Buon Natale anche a te. Mamma vuole sapere dove sei. Non sta impazzendo come al suo solito, è solo preoccupata. Le ho detto che hai passato la notte qui con me ed Ettore, quindi se ti chiede qualcosa dille che eri qui. Ho pensato che non volessi che io le raccontassi la verità. Oh e un'ultima cosa. Era con la madre di Federico ieri sera, e ha menzionato quanto Fede sia un così bravo ragazzo per stare a casa tutta la notte e non essere uscito a fare festa."

"Buon Natale. Aspetta, quindi Fede è... sgattaiolato fuori?" La guardai con gli occhi sgranati e lei annuì.

"Le ha mentito, non so come lei pensi che sia ancora in camera sua ma tu consiglio di riportarlo a casa ora. Prima che sua madre si renda conto che non è lì." Mi guardai alle spalle, vedendo Federico dormire tranquillamente, non volevo svegliarlo ma dovevo.

"Sai mucca, scegli meglio i ragazzi rispetto alle ragazze. Assomiglia anche un po' a Sam, no?" Disse Anna guardando alle mie spalle.

"Perché cazzo dovete compararlo tutti a Sam? Dovreste tutti darci un taglio a questa storia." Le urlai dimenticandomi che nella stanza ci fosse Federico dormiente.

"Amore?" Disse assonnato Stre. Io mi sciolsi al nomignolo, e mia sorella iniziò a sorridere come un ebete. Sbattei la porta in faccia ad Anna e mi avvicinai al mio ragazzo.

"Buon Natale amore." Dissi prima di lasciargli un delicato bacio sulle labbra. Lui inclinó leggermente la testa confuso e guardò fuori dalla finestra.

"Merda! Devo tornare a casa! Altrimenti mia madre mi ammazza." Disse borbottando l'ultima parte. Si alzò di scatto, quando gli arrivò un dolore fulminante al fondoschiena. E per cercare di alleviarlo portò immediatamente una mano nella zona dolorante. Senza ottenere risultati.

Cacciò un urletto di dolore e provò a sedersi sul letto, non riuscendoci. Dato che un'altra fitta lo aveva appena colpito, quindi si arrese e restò in piedi, iniziando a fare avanti e indietro per la stanza.
Io a quella vista avevo capito cos'avesse, ed iniziai a ridacchiare sotto i baffi.

"Che ti ridi!? Perché mi fa male il sedere!?" Mi chiese dolorante, facendo il finto offeso.

"Stre, è normale che ti faccia male dopo ieri sera. Ti ricordo che l'abbiamo fatto due volte, di fila. E la seconda volta hai iniziato tutto tu, quindi ora non ti lamentare." Dissi prendendolo un po' in giro, ridacchiando.

Lui mise il broncio e continuo a fare avanti e indietro per la stanza, preoccupato.

"Comunque fammi sciacquare un'attimo la faccia e ti accompagno io." Dissi andando in bagno.

"Ok."
"Aspetta un attimo." Disse lui realizzando qualcosa di cui non ero a conoscenza, ancora per poco.

"Cosa?" Gli chiesi io interrogativo.

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora