Nicola aveva detto che il cafè era poco fuori città, a questo punto non saprei dire quanto è 'poco fuori città' dato che stava guidando da 20 minuti in autostrada.
"Esattamente, quant'è lontano questo cafè?"
"Circa mezz'ora o giù di lì, siamo vicini lo giuro." Il suo sguardo non lasciò mai la strada, nemmeno mentre parlava con me.
"Oh."
"Non ti hanno mai detto di non entrare in macchina con uno sconosciuto?"
"Ehm..."
Fui sorpreso dalla sua domanda. Mia madre mi aveva sempre avvisato di non avvicinarmi mai a una persona sconosciuta ma Nicola era un'eccezione, credo. Lo conoscevo dopotutto, non personalmente ovvio, ma per quello che mi era stato detto.
"Non devi rispondere, stavo solo scherzando."
All'improvviso calò il silenzio, ma, fortunatamente lui lo interruppe.
"Come mai sei così silenzioso?"
"Lo stesso vale per te."
"Beh in realtà io ho un motivo a differenza tua."
"Sentiamo, qual è la tua motivazione?"
"Sto guidando, non è ovvio?"
"Ma stai parlando adesso e stai anche guidando, quindi non è una motivazione valida."
"Preferivo quando eri silenzioso."
Il resto del viaggio fu silenzioso. Sul ciglio della strada vidi un cartello di benvenuto nella città dove si trovava il presunto cafè.
Finalmente arrivammo al cafè di cui parlava. Vidi delle grandi lettere in corsivo in alto che formavano la scritta 'The Rouge'. Dall'aspetto, sembrava elegante e costoso.
Nicola parcheggiò la sua elegante macchina vicino a un'auto simile alla sua ma rossa.Scesi dall'auto lasciando il mio zaino al suo interno. Salii le scale al lato dell'edificio seguendo Nicola. Lui aprì la porta e si mise vicino ad essa. Mi fermai dall'entrare pensando che entrasse per primo lui, ma con mio grande stupore, stava tenendo la porta aperta, per me.
"Vai." Mi disse lui.
Mentre entrambi entravamo nel locale, Nicola ormai dietro di me, mi fermai ad ammirare l'arredamento del locale. Il posto era uno spettacolo, c'erano lampadari e pavimenti eleganti, niente a cui io fossi abituato. Solo dall'aspetto potetti dire che costasse una fortuna stare seduti lì. C'erano poche persone, ma erano vestite con abiti eleganti e sembravano tipi d'affari. Forse erano ricchi.
"Nicola! Ragazzo mio!"
Sentimmo la voce di un'anziana donna provenire da quella che, pensai fosse la cucina.
"Barbara!" Gridò Nicola di rimando, non troppo entusiasta.
Corressi la mia postura quando vidi una donna anziana uscire dalla cucina con un grembiule legato intoro alla vita, ricoperto di farina. Venne dritta verso Nicola il più veloce che potette, senza accorgersi della mia presenza. Lei abbracciò Nicola, ma lui stette fermo senza fare nulla, rendendo l'abbraccio strano.
"È passato così tanto tempo dall'ultima volta che ti ho visto! Quanti anni sono passati? 3 anni? Da quando Sam-"
"Ehm si." Disse Nicola affrettandosi a interromperla. Sembrava preoccupato ma non ci feci molto caso finché lui fece cenno a Barbara che anche io ero lì.
"Chi è lui?"
"Sono Federico." Dissi allungando il mio braccio verso di lei per stringerle la mano.
Lei mentre scuoteva la mia mano, inclinò leggermente la testa, con uno sguardo curioso in viso.
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Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]
RomanceFᴇᴅᴇʀɪᴄᴏ ᴇ Nɪᴄᴏʟᴀ Dᴜᴇ ᴄᴜᴏʀɪ sᴏʟɪᴛᴀʀɪ Sᴀʀᴀɴɴᴏ sᴏʀᴘʀᴇsɪ ᴅᴀʟʟ'ᴀᴍᴏʀᴇ? O ғᴏʀsᴇ ɴᴏ? Lᴇɢɢᴇʀᴇ ᴘᴇʀ sᴄᴏᴘʀɪʀᴇ •𝚋𝚘𝚢𝚡𝚋𝚘𝚢 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚢, 𝚜𝚎 𝚜𝚎𝚒 𝚘𝚖𝚘𝚏𝚘𝚋𝚘 𝚗𝚘𝚗 𝚕𝚎𝚐𝚐𝚎𝚛𝚎, 𝚐𝚛𝚊𝚣𝚒𝚎 <𝟹 •ℕ𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 𝕤𝕒𝕣𝕒𝕟𝕟𝕠 𝕡𝕣𝕖𝕤𝕖𝕟�...