Chapter 7

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Presto Nicola uscì di casa, i suoi occhi mi sembrarono rossi e più mi si avvicinava più rossi diventavano. Salì in macchina, batté la portiera e in seguito annusò un paio di volte l'aria fresca circostante.

"Non dobbiamo uscire oggi, se non ti va." Non vorrei forzarlo a fare qualcosa se non se la sente e, dopo ciò che successe poco fa non penso saremmo usciti comunque.

Lentamente uscì dal vialetto di casa sua e premette l'acceleratore.

"No! Voglio uscire." Sospirò, continuando a guidare.

"Davvero, non dobbiamo uscire per forza, va bene lo stesso." Preferii non uscire piuttosto che uscire e sentirmi a disagio ed indesiderato.

"Ho detto che voglio uscire, ma a me sembra che sei tu quello che non vuole uscire con me." Disse con tono duro Nicola.

"No no, ti sbagli, io voglio ma tu non sembri-"

"Io voglio uscire e anche tu, discorso chiuso." Rimasi zitto non volendo farlo arrabbiare ancora di più. Iniziai a guardare un punto indefinito e a pensare a tutto ciò che successe in queste poche settimane e, quando mi ripresi e guardai fuori dal finestrino eravamo sull'autostrada. Poggiai la testa contro il sedile e guardai verso di lui e notai un particolare, sul contachilometri si leggeva chiaramente 100.

"RALLENTA!" Dissi entrando in panico. Stava considerando il fatto che c'ero anche io lì con lui?

"Non preoccuparti." Disse sicuro di sé.

"Possiamo finire nei guai! O anche peggio, potremmo fare un incidente e non uscirne vivi!" Dissi agitandomi sul sedile e gesticolando con le mani.

"Non potrà mai essere peggio di ciò che provo io adesso." Disse sussurrando e pensando che io non lo avessi sentito, ma lo sentii.

"Cosa?" Dissi fingendo di non aver capito ciò che disse, anche se dubitai che lo ripetesse nuovamente.

"Ho detto che, dalla persona che ha saltato la scuola due volte in sole due settimane, i guai sono qualcosa che avresti già dovuto superare."

"Ma questo è completamente diverso!" Si era diverso. Saltare la scuola non portava gravi conseguenze, a differenza dell'eccesso di velocità che poteva anche farlo arrestare. In quel momento era completamente fuori di testa. A che diamine stava pensando?

"No, non lo è." Disse ridacchiando lievemente. Tolse una mano dal volante ed aggiustò lo specchietto, inclinandolo di poco. Dopo averlo regolato, svoltò a sinistra dirigendosi verso una specie di vecchio edificio. Era grande, molto grande, ma a quanto pare era vuoto.

Lentamente Nicola parcheggiò la sua costosa auto vicino al vecchio edificio. Esso era circondato da alberi ad alto fusto. Più guardavo quel posto, più mi sembrava spazzatura. Nicola scese dall'auto ed ebbi paura di quali avrebbero potuto essere le sue intenzioni. Il sole era alto in cielo dopo l'acquazzone di quella mattina ma, sotto a quegli alberi non sembrava proprio. Quando scesi dalla macchina era buio e faceva freddo. Il mio respirò accelerò e notai che Nicola era già vicino al retro dell'edificio. Ben presto si rese conto del fatto che io non l'avessi seguito sin da quando lui scese dalla macchina. Si voltò indietro verso di me, mi guardò e piegò la testa di lato.

"Perché sei ancora lì? Vieni qui." Urlò da lontano e io iniziai ad avere dei ripensamenti su tutto ciò.

"Non ne sono sicu-"

Lui si guardò intorno, osservando l'ambiente circostante. Lo sentii ridere da lontano e lo vidi mettersi le mani sulle ginocchia, lasciando cadere la testa tra le braccia. Dopo essersi calmato dal suo improvviso attacco di risate, si alzò in piedi e iniziò a parlare.

Locker 17 ~ strecico💜❤️ [DISCONTINUED]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora