1-"Andremo a New Orleans"

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La mia vita e un continuo mix di emozioni, ho un ragazzo che amo e che mi ama, due amici meravigliosi, Gary e Scarlett.
Sono due gemelli, Scarlett è bellissima con quei suoi capelli rossi e le labbra sottili, ed è anche molto brava nello studio, Gary è un po' piú superficiale su tutto, li conosco da quando ho 5 anni, abbiamo trascorso insieme tutta la vita fino ad ora e sono davvero contenta di avere persone come loro a supportarmi sempre.

Ho due genitori che pur di vedermi felice farebbero qualunque cosa, si chiamano  Meryl e Ralph Hartley.
Viaggio tantissimo per via del lavoro dei miei genitori, ma questa cosa non mi pesa per niente, amo viaggiare, soprattutto con loro.
Ho una vita altamente magnifica, peccato per quel velo di monotonia che a volte tende a incupire le mie giornate.

Però sono sicura che oggi sarà diverso.
Sono le 8 del mattino, mi sto preparando per scendere a fare colazione, i miei sono già a tavola, per cui devo darmi una smossa.

Dopo la colazione ho un impegno con Gary e Scarlett, successivamente vado a pranzo con Roy, il mio fidanzato.

"Sophie, avanti sennò farai tardi." Urla mia mamma dal piano di sotto.
Metto il mio solito profumo, prendo il telefono dal comodino e scendo giù a fare colazione.
Mi siedo al tavolo dove già hanno iniziato a mangiare, e inizio a sorseggiare il mio caffè.

"Tesoro, dobbiamo parlare." Sono entusiasti nel pronunciare queste parole.

"Vi ascolto." Dico prendendo una brioche.

"Siamo stati contattati, per eseguire un servizio a New Orleans, ti andrebbe di venire con noi?" Li guardo esterrefatta e spalanco gli occhi.

"Non vedo l'ora! Quando partiamo?" Domando entusiasta.

"Partiamo tra due giorni e torneremo tra un mese esatto." Non nego che mi ferisce molto l'idea di dover stare lontana da Roy per un tempo così lungo, ma sono sicura che ne varrà la pena. Glielo comunicherò a pranzo.

"Sono entusiasta, davvero."
Finiamo la colazione ed esco di casa per raggiungere Gary e Scarlett.

Ci siamo dati appuntamento alle 10 del mattino, sono le 10:30 ma ancora non spuntano.
Decido di fare un salto al bar dove Roy lavora, sperando abbia il turno al bancone.

Entro e lo trovo proprio al bancone intento a servire due caffè, a due signori che parlano banalmente di politica.
Mi siedo sulle sedie disposte proprio lungo il bancone e saluto con un neutro "Buongiorno".
Lui si gira con il foglio pronto a segnare la mia ordinazione.

Appena riconosce il mio viso, mi sorride e mi fa segno con la mano di aspettare un minuto.
Va dalla sua collega a dirgli qualcosa e successivamente, togliendosi la divisa, viene verso di me.

Mi posa un bacio sulle labbra e mi accarezza la faccia.
"Buongiorno." Mi dà un altro bacio, e poi un altro ancora.

"Ora dovresti essere con Scarlett e Gary, che fai qui?" Domanda bloccandomi, posando le braccia al livello del bancone.

"Sono in  ritardo e non è nemmeno poco notevole… Per cui ho pensato di passare qui da te e vedere cosa stessi facendo."

"Mi dispiace di aver interrotto il tuo turno… se devi tornare a lavorare fai pure. Tanto dal pranzo in poi sei tutto mio." Aggiungo baciandolo.
Lui sorride.

"Si, tra un po' riprendo a lavorare, ho chiesto a Lily la pausa sigaretta." Mostro la mia faccia più offesa.

"Quindi adesso ho la stessa importanza della sigaretta?" Sdrammatizzo con una risata poco dopo.

"Guarda che per i fumatori, la sigaretta è parte integrante della loro vita, come tu sei parte integrante della mia."

Sorrido accarezzandogli la guancia.
"Ora torna a lavorare, ci vediamo dopo pranzo."

Un regalo dal destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora