11-" Per adesso voglio stare qui, con te"

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"Sophie, ti prego svegliati, sto iniziando a preoccuparmi." La voce preoccupata di Chris rimbomba per tutta la stanza.

La luce del sole entra dalla finestra e questo mi costringe ad aprire gli occhi e guardarmi intorno.
Sono in camera mia...

"Chris, ma che..." Mi tocco la testa, mi fa un male allucinante.

"Come stai?" Mi passa una aspirina con un bicchiere d'acqua.

"Che ci fai tu qui?" Domando, prendendo quella medicina.

"Ieri dopo aver fumato, sembrava che tu stessi bene, mi ero anche meravigliato della tua reazione all'erba, sennò non ti avrei fatto fumare così tanto... poi siamo usciti dal bagno e-" Lo blocco.

"Si, ricordo tutto, ci siamo baciati a Genevieve?Lei se n'è accorta e io sono svenuta... giusto?"

"Mi hai preso la mano,non mi hai baciato."

"Sei svenuta e io ti ho riportato qui a casa, e ora sono tornato qui per vedere come stavi, mi sono preoccupato."
Mi precipito ad abbracciarlo.

"Se non ci fossi stato tu mi sarebbero successe un sacco di cose poco gradevoli e io-"Mi interrompe, stringendo anche la presa nell'abbraccio.

"Ma io c'ero e ci sono. Stai tranquilla."
Mi stendo di nuovo nel letto.
"Chris sono confusa." Lui si stende accanto a me.

"Anche io, se può interessarti." Mi giro e lo guardo stranita.

"Per cosa sei preoccupato tu?"

"Mai nessuna mi ha provocato così tanto interesse come te adesso." Sorrido. Usa sempre delle belle parole, la nostra relazione è iniziata subito male, ma ora sembra che si stia iniziando a riprendere.

"Sto sbagliando con Roy e ho sbagliato con Genevieve, ho sbagliato con te...inizio a pensare che sono io quella sbagliata." Mi interrompo per due secondi.

"E non so se fidarmi di te o meno... le cose che mi ha raccontato Genevieve sono tante eh... sono confusa." Continuo.

"Le cose che ti ha raccontato Gennie sono cose passate. Io sono un'altra persona, sono cambiato da allora..." Mi piace il fatto che adesso tenda a spiegarmi più cose, invece di urlare ed andarsene... se davvero sta cambiando per me, è un notevole miglioramento, mi piace questo Chris.

È disteso accanto a me, allora mi faccio spazio tra il suo braccio destro e il fianco, e stendo la mia testa sul suo petto.
Lui mi abbraccia, e sospira...
Fa un buonissimo profumo, la sua pelle, i suoi vestiti, i capelli.

Io non so cosa mi stia succedendo, ma a me piace lui, non so perché, ma quando sto con lui; e soprattutto negli ultimi due giorni ci sono stata tutto il tempo, io mi sento bene.

"Sophie, che facciamo?" Sussurra, baciandomi la testa.

"Per adesso voglio stare qui, con te." Mi stringe più forte.

"Io non credo che tu stia sbagliando, comunque."

Quell'affermazione mi fa così bene, so che l'ha detto di proposito per non farmi sentire in colpa, ma mi fa bene lo stesso.
"Aveva ragione Genevieve." Fa un verso di domanda.

"A che ti riferisci?"
"Ottieni sempre quello che vuoi." Lui sorride.

"Sophie, non sei un oggetto... ora sei tra le braccia, ma ti conosco e so che tra due minuti saresti anche capace di urlarmi contro tutte le mie colpe peggiori." Mi accarezza la faccia.

"Si, ne sarei capace, ma non lo farò."
Restiamo ancora un poco a coccolarci, ma poi lui si sposta e si alza dal letto.

"Devo andare, avevo un impegno con Ryan, gli racconterò di noi e tu fai lo stesso con Genevieve, sono nostri amici." Annuisco, ma prima che lui esca dalla finestra lo blocco.

Un regalo dal destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora