32-"Tra quanto parti?"

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Gary ha accettato il mio invito, per cui sono già davanti al Joe's Bar aspettando che lui si faccia vivo. E proprio mentre faccio questo, vedo Roy venirmi incontro.

"Ciao Sophie!" Mi abbraccia. Inaspettatamente ricambio l'abbraccio, picchiettando amichevolmente il palmo della mano sulla sua spalla.

"Ciao Roy, come va?" Chiedo per cortesia.

"Tutto bene. Tu invece? Come stai?" Mi chiede continuando ad abbracciarmi.

"Tutto bene." Mi stacco dall'abbraccio, stava durando decisamente troppo.

"Ho saputo di te e Gary. Da quanto state insieme? Due mesi?"
Annuisco.

"Vi auguro il meglio, davvero. E sono contento che con l'altro sia tutto finito. Non mi piaceva proprio... com'è che si chiama?"

"Christian." Ogni volta che pronuncio il suo nome, sento dentro delle emozioni contrastanti. Anche se "non mi piaceva proprio" poteva evitarlo.

"Bene, ora torno a lavoro. Ci sentiamo!"

Sorrido e sventolo la mano mentre lo vedo allontanarsi.

Devo ammettere di essere davvero contenta di aver mantenuto un rapporto decente con Roy, mi sarebbe dispiaciuto troppo se ci fossero stati screzi o continui battibecchi tra noi, alla fine ci siamo voluti tanto bene entrambi.

Penso ci abbia messo meno tempo lui a perdonarmi che io stessa.

"Che ci facevi con Roy?"

Sobbalzo a quel tono di voce duro e basso vicino al mio orecchio, portandomi una mano al petto.

"Gary, mi sono spaventata!" Mi giro verso di lui.

"Mi ha solo saluta. Non ci vedevamo da tanto." Aggiungo. Lui annuisce.

Si avvicina posandomi un bacio sulle labbra.

"Di cosa devi parlare?" Lo prendo per mano, ed entrando al bar vado verso Roy.

"Roy scusa, possiamo sederci dove vogliamo o ci sono dei tavoli prenotati?"

"Tranquilla,dove volete." Sorrido e prendo di nuovo per mano Gary trascinandolo in un tavolino.

"Amore, mi stai staccando il braccio."

"Scusa." Lo lascio e gli faccio cenno di seguirmi.

Ci sediamo e inizio a parlare.

"Tu conosci il lavoro che fanno i miei, no?" Lui annuisce.

"Bene, ehm... devono partire per andare a New Orleans a concludere un caso... e devo andare con loro."

Sarebbe stato inutile girarci intorno blaterando, e penso mi sarebbe venuto molto difficile nascondere la mia felicità e rimpiazzarla a un finto dispiacere.

"A New Orleans? Dove c'è quel pazzo omicida del tuo ex? Te lo puoi scordare."

È categorico.
Pensa veramente di potermi impedire di partire con i miei genitori? Manco lo fosse lui...

"Vedi, non mi hanno dato scelta. Non preoccuparti però, starò attenta." Insisto, con tono calmo per non creare discussioni in un luogo pubblico.

"Piccola, ho detto di no. Parlerò io con i tuoi."

Non può parlare con i miei, sennò loro gli direbbero che sono stata io a dirgli di voler andare con loro. Devo pensare a una risposta abbastanza incisiva.

"Ma lascia perdere, alla fine non è una cosa così rilevante." Lui scuote la testa freneticamente.

"Resterai qui."

Ora ho voglia di dargli un pugno.

"Gary, davvero lascia stare. Andremo a stare da un' amica di mia mamma, come la prima volta, Chris sarà come se non esistesse. Davvero, fidati di me."

Provo a convincerlo senza confondermi nelle stesse parole, Gary non può mandarmi a tutto a puttane per colpa della sua gelosia ossessiva.

"Prometti di chiamarmi, messaggiarmi e avvisarmi su qualsiasi cosa?" Annuisco ripetutamente.

"Ti ho chiesto se me lo prometti, non se sei d'accordo." Odio il suo essere così scontroso.

"Te lo prometto." Annuisce e dopo un po' riprende a parlare.

"Tra quanto parti?"

"Tra 5 giorni." Acciglia il suo sguardo a quelle parole. Che c'ha adesso?

"Oggi mi stai facendo incazzare più di tutti gli altri giorni, quando pensavi di dirmelo?" Assottiglio gli occhi, non mi piace che si rivolga a me in questo modo.
Gli spaccherei il naso.

"L'ho saputo oggi anche io, che vuoi che ti dica !?" Sbuffo incazzata.

"Me ne sto andando a casa, quest'uscita è stata inutile era meglio se te lo scrivevo per messaggio." Mi alzo prendendo la borsa.

"Vieni subito qua! Stiamo ancora parlando." Urla mentre già me ne sto andando.

"Ci vedremo quando sarai più calmo."
Esco dal bar.

"Chris, certe solo per te le riesco a fare." Dico sussurrando prima di allontanarmi completamente dal quel posto.

Ritorno a casa e la prima cosa che mi viene in mente di fare è chiamarlo.

Dopo ripetuti squilli la chiamata si interrompe e da questo capisco che è occupato abbastanza da non potermi rispondere.

Nel frattempo però mi arriva un messaggio da Genevieve:"Stronza, quando pensavi di dirmelo?"

Rispondo prontamente, capendo subito a cosa si riferisce:"Noto con stupore che ti è arrivata la notizia del mio ritorno."
Metto alcune faccine che ridono e invio.

La sua risposta non tarda ad arrivare:"Si, e me l'ha detto una persona che teoricamente di te non sapeva più nulla." Cazzo, fanculo Chris, non sai tenerti la bocca chiusa.

"Ti spiegherò meglio la situazione tra un po' di giorni." 
Digito velocemente.

Non risponde più e ne approfitto per prendermi un po' di tempo con me stessa.

Riempio la vasca e mi immergo dentro ad essa per provare a rilassarmi. Dopo poco sento vibrare il telefono e, data la poca lontananza dalla vasca lo prendo subito, dopo essermi asciugata la mano nella mia tovaglia.

È Chris, mi sta videochiamando. Felice di quella mini-sorpresa rispondo subito.

"Come mai non mi hai risposto prima?" Domando.

"Stavo lavorando, assieme a lui." E per un nanosecondo inquadra Ryan. Non mi da nemmeno il tempo di salutarlo che subito sposta l'inquadratura di nuovo su se stesso e abbassa il telefono.

Poi esce fuori. Lo capisco dal sole che picchia forte sul telefono e dalla sua mano che si posiziona esattamente sopra gli occhi, sulla fronte, per permettergli di vedere meglio lo schermo.

"Ma sei nuda?" Chiede a bassa voce.

Potrei pure rispondergli di no, alla fine non è che abbia una visuale appagante. Riesce a vedere il mio collo, le spalle e l'acqua calda che arriva fino al mento.

"Niente che tu non conosca." Rispondo sogghignando.

"Lo so, era proprio per dare via ai ricordi che te l'ho chiesto."

"Va bene, allora ti lascio ai tuoi ricordi, volevo solo sapere che facevi."

"Ti richiamo stasera." Chiudo la chiamata e continuo a godermi il mio bel bagno caldo.

Mi sento molto disonesta, non come quando è accaduta la stessa cosa con Roy, forse ora un po' meno, alla fine non vedo Chris, non lo bacio e non sto tradendo fisicamente Gary, ma io lo sento... sento più tensione, più passione in una sola videochiamata con Chris che in un'intera serata con Gary.

Perché questo ragazzo riesce a farmi commettere anche le cose che più odio?

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