16-"Ti amo."

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"Hai intenzione di mettere questo vestito?" Mi guardo allo specchio e annuisco.

"Non hai paura di rimanere nuda mentre balli?" Domanda ancora.

"No, stai tranquillo." Lui sbuffa.

"Non mi piace in ogni caso." Aggiunge.

"A me piace."

Sentiamo bussare alla porta e rispondiamo all'unisono.
Genevieve entra in stanza, già pronta e truccata.

"Hai bisogno di aiuto?" Mi domanda.

"Si, entra... Dille che questo vestito la lascierà nuda in mezzo alla pista da ballo." Dice divertito Chris.

"Tu non fare il cavernicolo geloso. Ti sta d'incanto Soph, sei bellissima."

Le sorrido e faccio la linguaccia a Chris.

"Non sono geloso." Genevieve ride e poi va verso la postazione dei miei trucchi.
"Vuoi fare un trucco pesante con colori scuri o leggero?"

"Non ho voce in capitolo?" Domanda Chris ancora disteso sul mio letto.

"No." Urliamo all'unisono io e Gennie.

"Mi avete rotto il cazzo, io vado da Ryan... ci vediamo tra un po'." Si alza dal letto e viene verso di me, mi posa un bacio sulla fronte.

"Che fate tu e Ryan?" Chiede Genevieve.

"Niente che vi riguardi." Esce dalla stanza sbattendo la porta.

"Oggi è strano." Sussurro a Genevieve.

"Anche a Ryan capitano questi giorni." Subito dopo questa frase cambia discorso.

"Gennie posso farti una domanda?" Lei annuisce mentre sistema i miei capelli.

"Tu sei ancora in contatto con Abby?" Aggiungo.

"Non la sento da quando ha lasciato Chris, non risponde alle mie chiamate e nemmeno ai miei messaggi, so che si è trasferita solo perché Chris me l'ha detto." Annuisco. Beh è strano...

"Perché non ti risponde alle chiamate ?"

"Perché è arrabbiata credo... Insomma nessuno l'ha difesa quando ha accusato Christian di averle messo le mani addosso, anche se tutti sapevamo che fosse vero." Mi angoscia la sua storia.

"E perché non l'avete difesa?" Domando ancora.

"Sophie, eravamo piccoli, Chris era considerato il re della zona, eravamo tutti amici capisci !? Non potevamo voltargli le spalle anche noi, soprattutto dopo la recentissima morte di sua madre, se non sbaglio erano passati solo due mesi." Hanno ragione, ma credo che se in quel periodo fossi stata qui con loro, mi sarei astenuta da questi discorsi... sono troppo per dei ragazzini di 15/16 anni.

"Ora non avresti nessun altro modo per contattare Abby?" Lei ci pensa un po' su.

"Ricordo solo che mamma si chiama Candice Lancaster, ma non è il cognome da sposata, non ricordo nemmeno il cognome di Abby, credo... forse... Whel!! Abby Whel." Annuisco.

Non so perché la storia di Abby mi interessi così tanto, ma in un certo senso sento che Christian c'entra molto, è sempre vago quando si parla di lei e ha detto esplicitamente che non me ne parlerà mai, non può dire questo a una ragazza che è figlia di due detective e giornalisti, in qualche modo devo placare il mio interesse e i miei dubbio.

"Che ne dici di rimanere qui?"

"Veramente stasera io pensavo di andare a casa di Chris...non mi ha invitata però vorrei comunque chiederglielo." Lei sorride.

Un regalo dal destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora