19-" Promesso?"

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Sono in moto con Chris, i miei genitori sono già all'aereoporto, mentre Genevieve e Ryan sono dietro di noi.

Dopo poca strada, arriviamo a destinazione, a malincuore scendo dalla moto, posando il mio bel casco su esso.

"Mi raccomando non far mettere il mio casco a nessuna e non fare salire sulla moto nessun'altra ragazza."

Dico la frase con un po' ironicamente, anche se in realtà lui sa che gli sto dando una sorta di regola. Mi sorride e subito dopo sospira...

"Non ti preoccupare, lo terremo d'occhio noi, piccola newyorkese." Dice Ryan avvicinandosi a me e abbracciandomi.

"Ci vediamo presto Sophie!" Aggiunge.

Poi arriva il turno di Genevieve.

"Ricorda, il tempo che saremo lontani verrà rimpiazzato, tra un po', da altre mille esperienze che faremo insieme quando tornerai, nel frattempo ci accontiamo dei ricordi. Ti scriverò ogni giorno, sappi che non sarai mai sola. Ti voglio bene." Mi abbraccia fortissimo.

"Ti voglio bene anche io. Tienimi aggiornata." Dico.

Ho la voce tremante, non so cosa riuscirò a dire parlando con Chris.
Per fortuna, il primo a prendere parola è lui...

"Ti confermo che nessuna ragazza prenderà il tuo posto nella moto e nessuna si metterà il tuo casco." Ridiamo, anche se subito dopo sento un groppo in gola e al petto.

"Promesso?" Domando quasi sussurrando.

"Beh chissà, forse una o due." Lo fulmino con lo sguardo.

"Christian, smettila." Dico con un mix tra rabbia e divertimento.

"Sto scherzando, te lo prometto."

"Sarà meglio per te." Lo abbraccio forte, affondando il mio naso sul suo collo riempiendo le mie narici del suo profumo per l'ultima volta.

"Nel frattempo, per renderti meno dolorosa l'attesa, voglio darti una cosa..." Mi fa staccare da quell'abbraccio, anche se in quel momento era l'ultima cosa che avrei voluto fare.

Si toglie la felpa che ha addosso, restando con soltanto una maglietta a mezze maniche. Avrei potuto portare il suo profumo anche a New York, e non mi avrebbe potuto dare cosa migliore.

"Grazie." Riesco a dire con voce flebile e triste.

"Ci vedremo presto." Mi bacia la fronte.

"Ti amo." Sono le uniche parole che riesco a dire con sicurezza, senza voce tremante.

"Ti amo." Ripete con il mio stesso tono.

Nel frattempo i miei genitori escono fuori dall'aereoporto, passandomi la mia valigia.

Vedo lo sguardo di mia mamma, fulminare Chris e le sue mani, che sono in prossimità del mio culo; ma lui non si scompone e anzi, posa un altro bacio sulle mie labbra.

Poi si avvicina il mio orecchio e sussurra:
"Chiarisci una volta e per tutte le cose con Roy, ma poi, per cortesia, non parlargli più." Mi accarezza la testa.

"Parlerò con lui." Gli poso un altro bacio e poi rivolgendo un ultimo saluto ai ragazzi vado verso i miei genitori.
Prendo la valigia e mi addentro nell'aeroporto.

"Non so se mai riuscirò ad accettare la tua relazione con Christian."
Ed ecco il tono canzonatorio di mia madre, che dice ciò tirandomi per il braccio, una volta abbastanza lontani dai ragazzi.

"Non la accetti perché non lo conosci, se solo gli avessi dato un minimo di opportunità fidati che non la penseresti così."

"Opportunità o meno, lui ti ha distratta, ti ha portata mia da Roy, per quanto mi riguarda potrei anche pensare che ti abbia manipolata." Mi porto una mano nella fronte,sono esausta di questa conversione, anche se è appena iniziata.

"Quindi tu sei più convinta del fatto che lui mi abbia manipolata, distratta e portata via da Roy, ma non riesci ad accettare l'idea che forse tua figlia si è innamorata davvero?" Provo a farla riflettere.

"Per me mia figlia si è già innamorata davvero, ma di Roy, non di un delinquente che neanche dopo una settimana tu dici di amare." Adesso mi arrabbio.

"Okay, magari è sbagliato aver esposto subito i miei sentimenti per lui dopo poco tempo, ma fidati che nonostante il tempo sia stato poco lui è riuscito a darmi più di quanto mi ha dato Roy in un anno di relazione." Lei sbuffa a queste mia parole.

"Pensa un po', Roy adesso è inutile quando invece prima era l'amore della tua vita."

"Prima sì, quando ancora non conoscevo l'amore." Urlo.

"Adesso pensi di conoscerlo? Fidati che non sai ancora niente."

"Può darsi, ma ti assicuro che il bene che provo per Roy non è paragonabile al bene che provo per Chris." Dico scandendo bene tutte le parti parole, magari lo capisce meglio.

"Tesoro, ha 19 anni... non puoi comandarle chi amare, se si è innamorata di questo ragazzo è così, magari le passerá o magari no, ma non ci riguarda. Lasciala vivere la sua età." Interviene mio padre ponendo fine al litigio da noi iniziato.

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