6-"Volevo solo divertirmi un po'."

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Mi sveglio con un fortissimo mal di testa, prendo il telefono e controllo le varie notifiche.

Cazzo, ritrovo 18 messaggi mandati da Roy.

Mi sono completamente scordata di chiamarlo ieri sera.

Sono successe così tante cose ieri sera, e mano a mano che passano i minuti nella mia testa riaffiorano tutti i ricordi... è tutto limpido nella mia mente, soprattutto i ricordi con Chris, ma come mi è venuto in mente? Mi sento una stupida, per come mi sono comportata con Roy.

Non so se raccontargli di ieri o meno... Però intanto voglio sentirlo, chiedergli scusa.

Dopo alcuni squilli, finalmente sento la sua voce.

"Sophie, sei impazzita ?! Mi hai fatto spaventare a morte." Urla dall' altro capo del telefono.

"Ho chiamato Scarlett e Gary 5 volte nell'arco della stessa serata e poi ho chiamato anche tua mamma e mi ha detto che eri andata a letto. Ho avuto il cuore in gola per 5 ore piene." Aggiunge.

È arrabbiato e preoccupato, ha la voce tremante, mi sento così in colpa.

"Ti prego, scusami. Non so cosa sia-" mi blocco quando sento picchiettare alla finestra…

Guardo fuori da essa e vedo la faccia di Chris intenta ad osservarmi.
"Scusa, un attimo solo, metto il muto."

Lo sento annuire.
Apro la finestra, con uno sguardo molto serio e arrabbiato.

"Che cazzo ci fai qua?" Domando incrociando le braccia.

"Mi fai entrare?" Ha già un piede dentro, annuisco per non creare baccano e nemmeno polemiche.

"Entra, ma stai zitto, sono in chiamata con Roy."

Lui ride, ma poi si fa serio e dice:

"Figurati se è mia intenzione rovinare la tua relazione, ci hai già pensato tu." Gli do uno schiaffo sulla spalla.

"Hey amore, scusa ma è entrato un moscerino in camera mia e sto facendo di tutto per farlo uscire." Lo sento sorridere.

"Non preoccuparti. Voglio solo sapere se stai bene." Ha una voce così sconsolata.

"Si, sto bene. Scusa se ti ho fatto stare in pensiero." Intanto Chris fa le imitazioni di baci e carezze mentre parlo. Fa ridere, ma allo stesso tempo vorrei ucciderlo.

"Non ti preoccupare piccola, mi manchi e ti amo. Ci sentiamo più tardi." Ora è più calmo.

"Ti amo e mi manchi anche tu, a dopo."
Blocco la chiamata.

"Mi spieghi che cosa vuoi?" Urlo, riferendomi al fatidico moscerino presente nella stanza.

"Stai zitta, che se ci sente Genevieve viene subito qui. Anzi a proposito…" Chiude la porta a chiave e poi si avvicina a me.

"Ieri è stato uno sbaglio. Lo ammetto e in più ero super ubriaco, non dovevo fare quello che ho fatto. Ma a me è piaciuto."

Spalanco gli occhi quanto lo vedo venire verso di me con un passo abbastanza deciso e pronto a prendermi.

Inizio a muovermi respingendolo.
Lui mi blocca il polso, perché deve comportarsi così?

"Sophie."  Mi richiama, lo guardo. Non riesco a decifrare con sguardo io lo stia guardando.

Si fionda sulle mie labbra, inizia a mordermi il labbro inferiore e ha infilare la sua lingua nella mia bocca e con movimenti delicati inizia a muoverla. Stacco asciugandomi le labbra.

"Chris, giuro che mi metto ad urlare." Lo minaccio andando verso la porta. Mi blocca di nuovo, mettendosi la davanti la porta, coprendo la maniglia.

"Sophie, ti giuro ho provato a pensare a quanto quello che abbiamo fatto ieri sera sia sbagliato, ma non ci sono riuscito, mi è piaciuto. Non ti conosco nemmeno, ma quel bacio ieri mi è rimasto impresso." Ma che giustificazione è? Che sta dicendo?

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