50-"Sembriamo una coppia di sposini..."

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"Sophie, tu nella valigia metti anche dei vestiti eleganti?"

Siamo entrambi concentri dalle due latate opposte del letto con le nostre due valigie aperte e la stanza cosparsa di roba da metterci dentro.

Il viaggio per Roma si avvicina e siamo ancora in alto mare per quanto riguarda la valigia.

"Certo, se ci dovesse capitare di andare a mangiare fuori come vorresti andarci?" Domando ironicamente.

"Ti stavo solo domandando, non fare polemiche." Commenta infastidito.

"Non sto facendo polemiche, ti sto solo facendo notare che hai fatto una domanda stupida." Sottolineo anche io irritata.

"Si, cosa che a te non capita mai?"

"Non sto dicendo che non mi capita, ma anche quando capita a me tu non perdi occasione di farmelo notare. Per cui sto ricambiando." Lo sento sbuffare mentre aggiunge alla valigia altri capi.

"Sembriamo una coppia di sposini che litiga come due anziani." Sorrido a quell'esclamazione detta da Chris.

"Beh, magari sposini potremmo diventare sposini prima di essere anziani... Non credi?"

"Prima o poi." Risponde secco.
Okay, non toccherò mai più il tasto matrimonio.

Per ora tra me e lui stiamo vivendo dei periodi di alti e bassi. Non è così grave come può sembrare, solo che ultimamente mi capita spesso di essere nervosa, sarà per il caldo e la continua stanchezza che sento addosso, non so se questa estate è effettivamente più calda delle altre, ma sto soffrendo maledettamente per il caldo.

È passato quasi un mese da quel famigerato litigio che abbiamo avuto e da allora non è successo poi niente di così grave.
Almeno a noi...
Da quel che ho saputo Genevieve e Ryan hanno deciso di intraprendere due strade totalmente diverse.

Genevieve sta frequentando dei corsi a Stanford per riuscire a lavorare in una importante compagnia aerea, quindi è già partita da 2 giorni.
Mentre Ryan, adesso ha trovato lavoro come meccanico durante le gare di formula uno.
A volte coinvolge anche Chris, devo dire che vengono pagati abbastanza.

Io d'altro canto ho trovato lavoro come cameriera, in un ristorante nei dintorni. Non è un lavoro a tempo pieno, mi chiamano principalmente nei fine settimana, quando sanno di avere il pienone di gente.
Ma a differenza dei miei amici sono quella che fa il lavoro più deludente...

Non perché lo trovo deludente nel vero senso della parola, ma stando in piedi anche 12h di fila nei weekend vengo pagata veramente una miseria, ma questi soldi ci servono, sono proprio fondamentali se vogliamo mandare avanti questa casa e noi stessi.

I miei genitori non sanno ancora che vivo con Chris, anche se da quando Genevieve è partita la mia copertura dicendo che vivo con lei è un po' saltata.

Sanno che mi trovo bene con due ragazze e che ormai vivo con loro.
Ma sono a conoscenza del fatto di dovergli dire che ormai non tornerò a New York se non per prendere le mie cose e portarle qui da Chris... Mi sembra ancora un passo troppo importante, ma con lui sto bene, sono felice. Ci meritiamo questa stabilità.

"Ma mi stai ascoltando?" Mi risveglio dal trance dei miei pensieri.

"Non ero attenta." Dico continuando a piegare roba e a metterla in valigia.

"Ho detto che partiremo tra due giorni, ma penso sia il caso che prima di partire tu faccia dei controlli." Dice smettendo per un attimo di buttare vestiti in valigia e guardandomi in viso.

"Controlli?" Annuisce.

"Si, magari un esame del sangue." Sbarro gli occhi.

"Cosa? Perché?" Non li ritengo necessari, come specificavo prima lavoro molto, sono molto stanca, sento caldo... non ho alcun altro tipo di problema.

"Non voglio che tu stia male mentre siamo in vacanza... Ultimamente sei sempre stanca, lamenti sempre di avere mal di testa, e dormi tutto il giorno. Mi preoccupo."
Si avvicina verso di me con uno sguardo preoccupato e attento. Ha ragione, ma davvero penso sia dovuto solo al lavoro... un po' allo stress.

"Vedremo, non li ritengo necessari." Continuo a negare infastidita dalla sua insistenza. Lui per tutta risposta mette le mie mani sui suoi fianchi e mi stringe a sé.

"Per una volta, una sola volta da quando ti conosco, puoi ascoltarmi senza protestare? Sembri una bambina capricciosa." Sembra quasi un rimprovero, ma me lo dice ridendo e poi infine posandomi un bacio sul naso.

"Va bene. Ma li faccio dopo la vacanza, se continuo a stare male." Sussurro l'ultimo pezzo.

"Testarda."

"Rompi palle." Si allontana da me con un ghigno sul volto e continua a preparare la valigia.

"Hai parlato con Ryan?" Domando cambiando discorso.

"Si. Ma davvero non lo capisco per ora."

Io ho parlato con Genevieve, mi ha detto che dopo aver subito violenze, quella notte, aveva parlato con Ryan e che avevano chiarito, mi era bastata come risposta, ma non sapevo che avessero ancora colluttazioni per questo.

In più so pure che lei ha iniziato un percorso di aiuto psicologico, in una clinica, pensavo che l'aiutasse abbastanza, che stesse meglio, finalmente.
Le sono stata tanto accanto in questo periodo, alle volte rimaneva anche a dormire qui da noi, sfrattando Chris nel divano per dormire con me. Ma chiaramente questo aiuto psicologico non la sta aiutando molto...
Non è più la stessa, ha perso il suo sorriso, la sua vitalità, la voglia di fare e di far fare agli altri.
Non è più la mia Gennie.

"Piccola, tutto ok?" La voce roca e vicina di Chris mi risveglia.

"Si, sto bene. Tu hai fame? Io sto veramente morendo di fame." Dico chiudendo la valigia e andando verso la cucina.
Lui mi segue a ruota.

"Tu hai sempre fame. Avrai già preso quattro chili da tre settimane a questa parte." Mi giro di scatto guardandolo malissimo.

"Sul serio?" Chiedo titubante. Io non mi sono accorta di questi kg in più.

"No, era per dire. Però sei ingrassata un po'."

Me lo sta dicendo di nuovo?! Allora è un coglione.

"Sei uno stronzo."

"Come dici, piccola? Ah sì, ti amo anche io." Ghigna venendo verso di me.

Mi tocca il fianco sinistro con fare provocante. Freno ogni sua possibile immaginazione a sfondo sessuale.

"Non ho voglia." Lo respingo.

"Non ci credo." Mi smentisce sorridendo.

"Non puoi non avere voglia di me." Aggiunge.

"Vai a fanculo." Mi sposto scansandolo malamente.

"Non ci sto più dietro i tuoi sbalzi d'umore, mi confondi." Ammette allontanandosi da me.

"È solo un brutto periodo." Sminuisco la sua preoccupazione nei miei confronti.

"C'è qualcosa che non va in te ultimamente." Insiste ancora.

"Si, saranno forse i quattro chili in più?" Domando ironicamente per poi lasciare la stanza.

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Spazio autrice:
Ciao lettorii ❤️
Vi volevo comunicare che la storia dei nostri due amati protagonisti: Chris e Sophie, sta per giungere al termine... Quindi preparatevi e godetevi gli ultimi capitoli perché ne succederanno delle belle, ci saranno molti colpi di scena. Vi ringrazio sempre per tutto il supporto che mi date anche soltanto mettendo un voto ad ogni capitolo. Grazie grazie grazie❤️

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