2-"Non sarai gelosa?!"

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Ieri sono andata a letto molto presto, probabilmente per via della stanchezza.

Dopo esser tornata a casa dal pranzo con Roy, ho iniziato a comporre la valigia mettendo tutti i capi più eleganti.

Domani partiamo, prevedo una giornata molto impegnativa, ma anche molto intensa per quanto riguarda le emozioni.
Come ho già specificato più volte, sono abituata a partire spesso,per via del lavoro dei miei, ma ogni volta che ho in programma un volo per una meta della quale non conosco proprio niente, se non il nome, mi emoziona.

Vorrei tanto fare queste cose con Roy, ma per via del lavoro gli è impossibile viaggiare, per cui ogni volta gli porto una cartolina da tutti i luoghi che visito, gli spedisco foto, e poi gli porto qualche regalino al mio rientro.

La nostra relazione è basata su estrema fiducia, lui si fida ciecamente di me e io di lui, ci conosciamo da 2 anni circa, per questo credo anche che ormai conosciamo tutti i nostri aspetti positivi e negativi.

Non litighiamo quasi mai, se non per sciocchezze, per il nostro cantante preferito, serie tv o film... Non abbiamo mai avuto una discussione pesante.

Non nego che a volte la monotonia del nostro rapporto mi annoia, ma poi penso a quanto lui mi ami e a quanto per me sia importante, ignorando poi i brutti pensieri...

Mi risveglio dal loop dei miei pensieri e scendo giù, già vestita, pronta per uscire una volta finita la colazione.
Oggi sono sola a casa perché i miei genitori prima di partire devono sistemare varie cose in ufficio, per cui ho chiesto a Roy se volesse venire a casa mia a fare colazione.

È in ritardo di 10 minuti, per adesso.
Inizio preparando il caffè con un po' di latte per entrambi e metto a tavola qualche brioches preconfezionata aspettando che lui arrivi.

Dopo qualche minuto sento bussare alla porta, mi precipito ad aprire.
Apro la porta e trovo Roy accanto a me con una scatola di cioccolatini in mano.
"Questi sono per farmi perdonare del ritardo." Mi bacia appassionatamente.

"Sei più che perdonato." Gli stampo un altro bacio.

"Sei emozionata per domani?" Domanda, mentre lo prendo per mano e lo porto in cucina.

"Un poco, è sempre un'emozione indescrivibile."

"Quando hai detto "ti preparo la colazione" pensavo che avresti cucinato qualcosa, invece hai solo messo tante merende con un'enorme quantità di calorie sul tavolo... Mi hai deluso Sophie." Dice ridendo fragorosamente.

"Vaffanculo. Se vuoi mangiare rimani, sennò vai via. Le mie merende non si sentiranno sole." Gli faccio la linguaccia.

"Mi accontenterò del cappuccino."

Facciamo colazione raccontandoci come si susseguirá la nostra giornata, perché probabilmente non la trascorreremo insieme.
Io finirò di sistemare le ultime cose in valigia, andrò a salutare i miei gemellini preferiti e successivamente si vedrà, credo che andrò a letto presto.

"Domani mi accompagni all'aereoporto?" Chiedo a Roy sul ciglio della porta.

"No amore, non credo, finirò il turno stanotte alle 3.30 per avere la paga extra, quindi non fare affidamento su di me." Non nego che ci sono rimasta male, anche se lo capisco.

"Ah, va bene... Allora è sicuro, ci rivedremo tra un mese."
Lui annuisce baciandomi la fronte.

"Non farmi stare in pensiero, chiamami tutte le volte che puoi, e divertiti tanto." Mi bacia tante volte fino a quando non è costretto ad andare.

Rientro in casa continuando a sistemare la valigia e a metterci tutte le ultime cose, prima di chiuderla definitivamente e posarla in salotto.

Sento un forte boato proveniente dal piano di sotto, per cui mi affretto a scendere e controllare.
"Scusa tesoro se ti abbiamo spaventata, ma sono cadute queste cartelle con il nostro piano lavorativo." Sospiro sollevata.

"Tranquilla mamma. Com'è andata? Avete risolto tutto a lavoro?" Loro annuiscono e mio padre da una tasca tira fuori 3 biglietti sventolandoli.

Un piccolo urletto di felicità rimbomba per tutta la stanza.
Do un bacio nella guancia sia a mia mamma che a papà.

"Non ci sono a pranzo, vado fuori con Scarlett e Gary." Metto le scarpe ed esco di casa.

In teoria dovremmo vederci al bar dove lavora Roy, ma sono in anticipo di 20 minuti, quindi entro e osservo il mio ragazzo lavorare.
Lo trovo scherzare armoniosamente con la sua collega, il che non mi fa ingelosire, come ho detto prima mi fido molto di Roy, anche se mi sembrano un po' troppo vicini.

Per disturbare il meno possibile il suo lavoro, vado a sedermi in un tavolino aspettando i miei amici, ed essendo che ancora Roy non si è accorto del mio arrivo resto a guardarlo ancora un po'.
Dopo poco, sento arrivare al tavolo sia Scarlett che Gary.
"Ciao bellissima" Mi salutano entrambi.

"Ciao ragazzi. Sedetevi subito, che sto morendo dalla fame." Sorrido.

"È il nostro ultimo pranzo insieme, o meglio, non ne faremo altri per tanti altri giorni, quindi c'è da festeggiare." Gary alza una mano in segno di richiamo per i camerieri.

E guarda caso si presenta proprio la ragazza con la quale Roy stava scherzando armoniosamente poco fa. Si chiama Sarah.

"Ciao ragazzi, cosa posso portarvi?" Usa il solito tono da cameriera educata e contenta, ma si vede che è tutto l'opposto rispetto che contenta.

"5 porzioni abbondanti di patatine fritte e 3 panini con l'hamburger." Do un calcetto sotto il tavolo a Gary, che lo ignora palesemente.

"Ah ehm... 3 bottiglie di birra."
La ragazza va via con l' ordinazione tra le mani.

"Gary, 5 porzioni di patatine fritte non saranno un po' troppe??" Domando versandomi un po' d'acqua.

"Scusa non eri tu quella che stava morendo dalla fame!?" Ridiamo e tra un discorso e l'altro iniziano ad arrivare i nostri ordini.

Intanto Roy non si è ancora accorto della mia presenza, quasi quasi vado a parlarci.
"Quindi Sophie, New Orleans?" Chiede Scarlett.

"Eh già, sono emozionata." Addento il panino tra una parola e l'altra.

"Comportati bene e non tradire i tuoi migliori amici." Ridiamo insieme.

"Non lo farei mai."

Dopo poco sento toccarmi la spalla e vedo Roy dietro di me.

"Scusate ragazzi, ve la rubo un'attimo."
Mi prende per mano e mi porta più un là.

"Scusa, ti ho vista poco fa, ma ero proprio immerso nel lavoro e non potevo proprio staccare." Sorrido, provando ad essere più comprensiva possibile.

"Stai tranquillo. Non ho nemmeno fatto caso a questo particolare." Sarò bugiarda, ma non voglio fare una scenata di gelosia per quella sua amica, Sarah. E poi non sono gelosa... almeno provo ad appigliarmi profondamente a questo pensiero.

"Sai comunque ho ripensato alla proposta di accompagnarti all'aereoporto domani, e accetto. Stacco da qua alle 3.30, se tu hai l'aereo alle 5, vengo a prendere sia te che i tuoi, ovviamente, e vi accompagno."

"Grazie. Sono già le 3 del pomeriggio, credo che adesso andremo via, ma ti chiamo più tardi."

Lo bacio e lui mi stringe forte a se.
"Ah, e salutami Sarah." Lui mi guarda storto e poco dopo sorride.

"È una mia amica, lavoriamo insieme ogni giorno per tutto il giorno quasi, non sarai gelosa?!"
Scrollo la spalle.

"Mah, gelosa, io?!" Sorrido.
"Manco per sogno. Però tu salutala da parte mia." Dico dopo una breve pausa.
Lui mi prende la mano e mi tira verso di se.

"Aspetta!" Mi bacia il naso in modo dolce e poi si allontana tornando a lavoro.
Vado di nuovo verso i ragazzi.

"Ragazzi non so voi, ma io adesso devo andare. Salutatemi tanto i vostri genitori." Con i genitori di Gary e Scarlett ho un buonissimo rapporto.

"Piccola Sophie, comportati bene e non farci stare in pensiero." Dopo qualche abbraccio sdolcinato, vado verso l'uscita del locale, credo sia l'ora di iniziare a sistemare tutta la mia camera e pulirla da cima a fondo, per poi fare la mia dormita pre-viaggio.

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